Gatto in Scatola

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Quando vidi un Giaguaro dentro una scatola (per sua volontà) capii che doveva esserci sotto qualcosa.

Non sotto alla scatola. Dico proprio  sotto questo amore per le scatole che i felini mostrano di avere, soprattutto gatti, piccoli e grandi.

3-giaguaro-in-scatolaIl Giaguaro è, per tutte le tradizioni dove sia presente, animale sciamanico per eccellenza.
Miti e leggende lo descrivono come gran viaggiatore tra i Mondi.
Di fatto gli abitanti dell’Amazzonia riportano che è l’unico animale che assume Ayahuasca, la famosa Pianta Maestra visionaria. Riportano che, nonostante la sua dieta strettamente carnivora, ne sgranocchi i tronchi e poi, quando inizia a sentire l’effetto, faccia dei salti all’indietro, probabilmente manifestazione fisica del suo allontanamento da questa realtà, che peraltro padroneggia benissimo, con squisita nobiltà e ferocia.

E se il Giaguaro non è animale sciocco, altrettanto misterioso, magnetico, magnifico e magico è il gatto, consigliere e alleato di maghi e streghe.
Insomma, se esseri di tale profondità amano visceralmente le scatole, dovremmo “think out of the box”, come dicono gli anglofoni, pensare fuori dagli schemi, e chiederci il perché!

Magari attraverso le nostre ipotesi ci avvicineremmo di qualche centesimo di millimetro alla loro magia.

 

Ecco la mia ipotesi.

È, dicevo, una questione di profondità. Sono animali profondi, come noi, e spesso anche molto più di noi. Suscitano meraviglia e curiosità e meritano attenzione.
Anche le scatole sono profonde. Oltre che lunghe e alte… Ecco, in questo caso, secondo me, le dimensioni contano.

4-gatto-multidimensionalePer quanto riguarda le scatole, si tratta di 3 dimensioni, altezza, lunghezza e profondità.
Per quanto riguarda i felini… Credete che loro siano, come la maggioranza degli esseri umani, animali di 3 dimensioni, o, altrimenti detto, di terza dimensione? Vi sembra? Chiedetelo al vostro gatto, che cosa ne pensa. Io penso di no.

Gatti “domestici” e gatti grandi e selvaggi sono tra gli animali più multidimensionali del creato terrestre.

Non oso azzardare un numero di dimensioni ma di certo, sono sicura, è un numero imbarazzante per ogni essere umano.
Sono così selvatici e bizzarri, maestri e terapeuti, veggenti e guerrieri dell’astrale, proprio perché sono per loro natura “più di là che di qua”, abitanti multidimensionali di molti Mondi contemporanei e paralleli.
Eppure la maggior parte del loro tempo e della loro identità sembra che li spendano tra di noi, in questo nostro mondo 3D.
Sono venuti qui per noi, sono i nostri messaggeri celesti, protettori, guaritori, poeti, maestri di individualismo e di amore allo stesso tempo.

Sembrano pazzi a volte, giocosi e bizzarri, magari perché stanno alleviando col senso dell’umorismo e la creatività più sfrenatamente “out of the box” il loro disagio, o la loro noia, di stare in un mondo consuetudinario e prevedibile.

5- gatto-e-scatolaMa è bene che si adattino, che accorcino i loro orizzonti, esattamente come li estendono, anche se accorciarli è più doloroso.
È bene che facciano anche loro finta di essere “normali”, miopi e ottusi esseri 3D, amanti del cartone.
È  bene che si contengano, insomma.
Dategli una scatola e loro ci metteranno dentro tutto il loro mondo, tutti i loro mondi.
Dategli una scatola e li aiuterete.
La scatola è amore e odio, è utero terreno, calvario e liberazione, limitazione e definizione.
La scatola è il Dio del Limite di questi esseri devoti all’Infinito.

Dategli una scatola.

E se non la avete, per oggi, va bene anche una scatoletta.

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Fonte:
miskajani.blogspot.ch

 

L’inganno e la durezza delle festività

di Aldo De Tata

I-want-you-ti-spend-a-lot-nataleCelebriamo le festività non certo per nostra iniziativa, ma per volere di chi ha deciso per noi, e la cosa più triste è che lo facciamo senza nemmeno rendercene conto. Ci illudono di agevolarci, ma nel contempo ci tolgono la libertà decisionale con odiosi raggiri. Attenendoci alle leggi di una democrazia universale, dovremmo festeggiare quando ne abbiamo voglia e non certo quando ci impongono di farlo.

Che senso ha festeggiare il compleanno? Infondo non è altro che la lampante manifestazione dell’inevitabile deterioramento organico. Chi ha deciso che dobbiamo commemorare questo triste evento? Non certo noi.

A cosa serve festeggiare il Natale e il Capodanno? Serve a incrementare il dolore di persone che soffrono di solitudine e abbandono sociale; durante queste feste si sentono maggiormente sole ed emarginate dalla società. È vero che i bambini vivono il Natale come una magia; d’altra parte anch’io lo ricordo come qualcosa di incantevole, ma poi la disillusione è molto più devastante, poiché la vera magia non è illusione… ma qualcosa che si promulga nel tempo.

A cosa serve festeggiare il carnevale? Pur non sapendo cosa sia esattamente, ci sentiamo quasi obbligati a mettere una maschera che rimarrà abbarbicata nell’anima di ognuno di noi e nell’incapacità di ribellarci a chi con astuzia ci manovra. Ma guardiamo anche il lato positivo: a carnevale ci si può ubriacare fino a non più riconoscersi e fare a botte fino a massacrarsi per futilità.

A cosa serve festeggiare la Pasqua? A imbottigliarci per ore nel traffico; ma d’altra parte… qualcuno ha deciso che si deve partire tutti allo stesso momento, e se vogliamo essere dei perfetti sottomessi, non abbiamo altra scelta.

Se di punto In bianco m’inventassi che a luglio bisognerebbe fare una settimana bianca al mare, nessuno mi darebbe ascolto poiché non sono nessuno; e allora perché dare ascolto a persone senza moralità?

Vorrei precisare che le mie sono soltanto riflessioni senza finalità. In un mondo democratico è giusto che ognuno si comporti come meglio crede, pur essendo consapevole di persistere in una falsa democrazia e un’ingannevole schiavitù del proprio essere.

 

Fonte:
detata.altervista.org

 

La lamentela danneggia i neuroni

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Ecco che ci ritroviamo al mattino, con un caffè in mano al bar, ad ascoltare il nostro collega che si lamenta di come vanno le cose “Avanti di questo passo, chissà dove andremo a finire!” “Il mondo va a rotoli!” “L’economia ci sta mettendo in ginocchio!“. Noi annuiamo senza nemmeno renderecene conto e rinforziamo la lamentela.

La qualità delle vibrazioni emesse quando siamo in presenza di persone che si lamentano o che chiacchierano senza un fine costruttivo e propositivo, ha un effetto nocivo sui neuroni del nostro cervello. La lagnanza e la chiacchiera sono il frutto di un atteggiamento arcaico, una strategia di sopravvivenza, adottata dal nostro inconscio per liberarci di stati mentali ed emotivi aberranti, che va a discapito di chi ne subisce l’influsso passivo.

È stato scientificamente provato che le onde magnetiche caratteristiche di lamentela e chiacchiera spengono letteralmente i neuroni dell’ippocampo preposti tra l’altro alla risoluzione dei problemi. Rimanere esposti per più di trenta minuti a lagnanze, negatività e chiacchiere superflue provoca danni effettivi a livello cerebrale, sia che provengano da persone in carne ed ossa che dai media, in primis la televisione.

Cosa fare di fronte a manifestazioni di questo genere? I media si possono spegnere. Con le persone, se proprio non si può fuggire, si può cercare di dirottare la conversazione verso argomenti propositivi, o addirittura, suggerire molto diplomaticamente al lamentoso, di fare tre respiri profondi, espirando forte con la bocca.

Naturalmente noi stessi dovremmo evitare di cadere in lagnanze e inutili chiacchiere, consapevoli del fatto che oltre a nuocere chi ci sta intorno, stiamo letteralmente sprecando energia che può essere trasformata.

Siamo così abituati a lamantarci e ad ascoltare le lamentele, da esserne perfino assuefatti.

Ma se ascoltare le lamentele degli altri spegne i neuroni, quando sei tu a farlo… Cosa succede?

Fisiologicamente, le celulle del nostro cervello si specializzano con contenuti di basso livello, perdendo nel tempo in creatività e capacità di risolvere le situazioni critiche, uscire dalle difficoltà e mettere in moto l’inventiva, cosa che si sviluppa normalemnte nelle persone che invece di scegliere la lamentela, trasformano le “crisi” in opportunità: un cervello in movimento, volto continuamente a creare, permette nell’insieme di essere più consapevoli.

Esotericamente accade che la personalità sta agendo con il pilota automatico, addensando sempre di più quel meccanismo per cui l’ego prende il sopravvento sull’Essere. Ovviamente, questa percezione esula dall’insieme di cui facciamo parte e ci allontana sempre più dalla Realtà Reale, cristallizzando gli schemi (e i programmi mentali) che ci fanno percepire la virtualità come realtà oggettiva.

Energeticamente sappiamo bene, anche grazie alle moderne scoperte della Fisica Quantistica, che dove il pensiero va, l’energia fluisce e crea! Più i miei pensieri sono orientati alla mia sfortuna, alla crisi e il lavoro che scarseggia, al politico che si fa le vacanze di lusso alla faccia del popolo che muore di fame eccetera, più sto nutrendo di energia quella determinata situazione. Psicologimente si creerà un circolo vizioso, per cui tali pensieri, diverranno l’unica realtà possibile, moltiplicando le situazioni attorno a me a conferma di questo.

Può capitarci di vivere in contesti nei quali siamo sottoposti a forti pressioni e disequilibri, ambienti carichi di stress e negatività che agiscono come dei veri e propri virus, su tutti i fronti – mentale, emozionale e fisico.

È altresì vero che più innalziamo il nostro livello energetico più la realtà circostante reagisce alla nostra qualità vibrazionale. Non solo attraiamo nella nostra vita situazioni e persone affini a ciò che siamo, ma influiamo positivamente anche sullo stato dell’ambiente che ci circonda e sulle persone con cui ci relazioniamo.

 

Per approfondire LIFESURFING di Claudia Galli

lifesurfing-libro

 

Claudia Galli

Lifesurfing – Libro

Sulle Onde del Potere Creativo per Rimuovere gli Auto-Sabotaggi e Svelare una Magica Realtà

 

 

Fonte: http://www.dionidream.com/la-lamentela-danneggia-neuroni/