La gabbia del culto dei morti – Salvatore Paladino

Tra poco si festeggeranno i defunti, e le persone andranno a trovarle portando candele e fiori… le candele saranno accese per persone che non ci sono più, neanche le ossa, e i fiori per fare qualcosa a quei corpi che non ci sono più, un gesto d’amore…

Queste sono lugubrazioni mentali, pazzia totale, avvallata dalla chiesa e dai poteri costituiti che traggono profitto da questa insulsa manifestazione annua.

L A P P A N I… S I E T E  S O L O  L A P P A N I….

Potete essere gente istruita, colta e di alto lignaggio ma in realtà siete solo LAPPANI!!!

 

Il risveglio dell’Umanità

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“Hanno sistematicamente distrutto o occultato il più possibile le antiche conoscenze poiché esse contenevano il segreto della nostra identità e della vera natura della vita.

Hanno manipolato tutte le maggiori indagini e ricerche volte a studiare le antiche conoscenze occulte e i manufatti antichi diffusi in tutto il mondo, assicurandosi che niente trapelasse della nostra vera natura e origine e che, nel caso in cui qualcosa emergesse, non venisse mai reso pubblico, né il suo vero valore venisse compreso.

risveHanno creato le religioni per imprigionare le menti della popolazione, riempirle di un senso di limitazione e di inferiorità e dipingere le conoscenze esoteriche come espressione del “male”

Hanno fondato la “scienza” per legittimare solo la sfera fisica e negare l’esistenza di altre frequenze di vita e sopprimere la conoscenza del nostro io multidimensionale. Ciò viene fatto ricompensando quelli che si allineano al partito e distruggendo la reputazione di chi non lo fa.

Hanno introdotto i media per sommergere le nostre menti con la realtà che vogliono imporci; e per attaccare, ridicolizzare, condannare e distruggere chiunque minacci di denunciare la truffa e l’illusione su cui essa si poggia..

Ci hanno bombardato con un’orgia di stimoli fisici e materialistici in cui il successo è giudicato sulla base di ciò che hai piuttosto che di ciò che sei. Hanno focalizzato il mondo e la comunicazione su tutto ciò che è materiale – soldi, le vincite al lotto, il possesso delle cose, e hanno stimolato in noi un’ossessione nei confronti del sesso come esperienza fisica piuttosto che spirituale. Il sesso basato esclusivamente sulla dimensione fisica mantiene a basso livello la nostra frequenza essendo un atto puramente fisico.

Il sesso basato sull’amore aumenta la nostra frequenza poiché ci riconnette con la nostra scintilla di puro amore. Hanno isolato l’energia maschile e femminile, ponendole in contrapposizione e impedendone la fusione dell’energia maschile e femminile all’interno di tutti noi, fusione che potrebbe dar luogo a una terza forma di energia, una forza vibrazionale potenzialmente elevata, e che potrebbe liberarci da questa prigione vibrazionale, la Matrice.

Hanno riempito i nostri alimenti, le nostre bevande, le nostre medicine, i vaccini, l’acqua, l’aria e l’ambiente elettromagnetico di sostanze chimiche e frequenze destinate a sopprimere in noi la capacità di sperimentare la nostra personalità multidimensionale e a bloccare i canali attraverso cui i nostri più elevati livelli possono comunicare con la dimensione fisica. L’agenda relativa al codice genetico che ci viene propinata in maniera così positiva come uno strumento per prevenire malattie presenta in realtà retroscena e motivazioni assai più sinistri.

Hanno celebrato riti satanici altamente negativi in corrispondenza dei maggiori punti di vortice del pianeta al fine di mantenere bassa la frequenza dell’intero campo magnetico globale – il campo all’interno del quale operiamo. In questo modo, il nostro campo di energia può essere soppresso dal punto di vista vibratorio vivendo all’interno di un ambiente vibratorio tanto basso. Hanno creato guerre e conflitti a tutti i livelli della società globale, diffondendo dipendenza finanziaria e insolvenza per mantenerci in stati bassi dal punto di vista vibratorio come la paura, il senso di colpa, la rabbia, il risentimento e la frustrazione.”

Se vuoi vivere una vita più piena, devi prima conoscere le tue potenzialità, scoprire chi sei veramente. La meditazione è la strada che ti porta a questa conoscenza.

È la scienza della consapevolezza.

La bellezza della scienza dell’interiorità è che permette a chiunque lo desideri, di sperimentare ed esplorare la sua interiorità, per proprio conto. In questo modo si elimina la dipendenza da un’autorità esterna, il bisogno di essere affiliati a qualche organizzazione e l’obbligo di accettare una certa ideologia. Quando hai compreso quali sono i passi da compiere, puoi camminare a modo tuo, a seconda di quella che è la tua individualità.

 

Fonte:
kricio.com

 

 

Ecco che cosa fa la carne alla mente dell’uomo

È noto anche che i cani, sebbene in natura siano carnivori, se si vuole che montino con efficacia la guardia e aggrediscano persone a loro sconosciute, debbono essere alimentati con razioni di carne superiori al normale. Analogamente, accade agli uomini quando mangiano carne, rendendoli aggressivi, atti al litigio, allo scontro, in buona sostanza il mangiare carne provoca nel cervello un disequilibrio mirato alla divisione enfatizzando l’ego e la natura animale che è insita in noi.


Fonte:
dionidream.com

Il messaggio più significativo di ogni tempo – Charlie Chaplin e il Discorso all’Umanità

Il grande dittatore (titolo originale The Great Dictator) è un film statunitense del 1940 diretto, prodotto e interpretato da Charlie Chaplin.
Questo è il discorso finale, Il Discorso all’Umanità:

 

Mi dispiace. Ma io non voglio fare l’imperatore. No, non è il mio mestiere. Non voglio governare, né conquistare nessuno; vorrei aiutare tutti se è possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi, esseri umani, dovremmo aiutarci sempre; dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo. Non odiarci e disprezzarci l’un l’altro.

In questo mondo c’è posto per tutti: la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi; la vita può essere felice e magnifica.

Ma noi lo abbiamo dimenticato.

L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell’odio, ci ha condotto a passo d’oca a far le cose più abiette.

Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi; la macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà; la scienza ci ha trasformato in cinici; l’abilità ci ha resi duri e cattivi.

Pensiamo troppo e sentiamo poco.

Più che macchinari, ci serve umanità.

Più che abilità, ci serve bontà e gentilezza.

Senza queste qualità, la vita è violenza, e tutto è perduto. L’aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti. La natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà dell’uomo, reclama la fratellanza universale, l’unione dell’umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini, donne , bambini disperati.

Vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente.

A coloro che mi odono, io dico: non disperate, l’avidità che ci comanda è solamente un male passeggero. L’amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano, l’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. E il potere che hanno tolto al popolo, ritornerà al popolo.

E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.

Soldati! Non cedete a dei bruti! Uomini che vi sfruttano! Che vi dicono come vivere! Cosa fare! Cosa dire! Cosa pensare! Che vi irreggimentano! Vi condizionano! Vi trattano come bestie! Non vi consegnate a questa gente senza un’anima!

Uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore.

Voi non siete macchine, voi non siete bestie, siete uomini!

Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore. Voi non odiate coloro che odiano solo quelli che non hanno l’amore altrui.

Soldati! Non difendete la schiavitù! Ma la libertà!

Ricordate,

Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere: mentivano, non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. I dittatori forse son liberi perché rendono schiavo il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse! Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere! Eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza! Combattiamo per un mondo ragionevole; un mondo in cui la scienza e il progresso, diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati! Nel nome della democrazia siate tutti uniti!

 

 

OVERTHINKING: COME LIBERARSENE?

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di Carolina Lambiase

L’ “Overthinking”, letteralmente pensare troppo o rimuginare, è un fenomeno in forte crescita nella nostra società. Il pensiero ossessivo è difficile da controllare; esistono persone maggiormente soggette rispetto ad altre… La medicina cinese attribuisce questo fenomeno ai soggetti le cui caratteristiche materiali e spirituali evidenziano una prevalenza dell’elemento terra; queste persone presentano una predominanza di tutte quelle attività legate alla loggia energetica stomaco milza pancreas. Organi che, quando non sono in equilibrio,possono causare sentimenti di ansia, preoccupazione e un’attività di pensiero eccessiva e senza freni.

Nel campo psicologico sono in molti a ritenere l’overthinking una piaga dell’età moderna legata all’insicurezza e confusione che la stessa società ha creato, bombardando i singoli individui di informazioni e schemi precostituiti; condizioni che possono generare una negatività tale begli individui da ripercuotersi persino sul modo di pensare. La psicologa e naturopata Kelly Neff suggerisce 8 modi per eliminare questa attitudine dalla nostra mente e dalla nostra vita:

 

  1. Ammettere di avere un problema

Il primo passo verso la guarigione è riconoscere il problema. Se si ha la sensazione di non riuscire a uscire da quel flusso di pensieri tanto da sentirsi frustrati ed infelici, siete in overthinking! Non lasciate semplicemente passare il momento; agite per uscirne!

 

  1. Perdonati: I nostri cervelli sono calibrati in questo modo

La colpa di questo rimuginare continuo non è nostra! La cosa più sbagliata che si possa fare è pensare di avere un problema; il cervello è naturalmente predisposto a un’attività di pensiero elevata. Susan Nolen-Hoeksema, esperta in questo campo sostiene che“il nostro cervello è impostato per poter pensare molto”, perché i nostri pensieri e ricordi sono intrinsecamente tessuti insieme, non divisi in compartimenti stagni. Così, quando si è sotto stress o semplicemente di cattivo umore, un pensiero triste può essere la scintilla che scatena un incendio di negatività. La capacità di interconnessione “a ragnatela” del nostro cervello è proprio la benzina che fa aumentare tale negatività. Ma naturalmente a tutto c’è un rimedio…

 

  1. Respira

La prima cosa da fare è la più semplice e naturale: respirare. La respirazione aiuterà ad allentare la pressione e a riconnetterci con la Madre Terra. A volte capita che la pressione causata da tutti questi pensieri metta a dura prova anche le attività più naturali come respirare; la frustrazione fa sì che il respiro diventi affannoso, inoltre la mancanza di ossigeno al cervello può portare ad un ulteriore stato confusionale. Quando questo accade mettetevi sdraiati, ispirate con il naso ogni due secondi ed un espirate con la bocca 10 minuti minimo. Tramite questa tecnica di respirazione potrete condurre mente corpo in uno stato di relax assoluto… Un gesto semplice che aiuta a diminuire l’anidride carbonica nel sangue con effetti benefici sul sistema surrenale e sull’ossessività del pensiero.

 

  1. Parla di meno, scrivi di più

Tanti “over-pensatori”, in particolare le donne, credono che parlare  per “buttare fuori”le proprie paturnie possa essere la risoluzione, ma in realtà raramente ha un effetto benefico, di solito peggiora le cose, in particolare se di fronte si ha un’altra persona che tendente all’overthinking, in questo caso il pensiero negativo di uno influenzerà l’altro e viceversa ed alla fine avrete solamente accumulato altra negatività.

È importante esternare i propri problemi(come abbiamo detto nel primo punto in particolare ammettere di avere un problema) e la scrittura è il metodo migliore. Con questo metodo, mettendo su carta tutto ciò che gira in modo confusionario nella vostra mente, avrete l’opportunità di ordinarlo.

 

  1. Pratica sport o un hobby… tieniti impegnato!

L’esercizio fisico è il modo migliore per scaricare ansia e negatività. Naturalmente “mens sana in corpore sano”;tenere occupati corpo e mente in attività d’apprendimento o creativa può essere di grande aiuto! Fate ciò che credete più giusto per sentirvi meglio, osate. Sono in molti a sostenere che le persone soggette ad “overthinking” sono anche le più creative! Potreste scoprire doti che non pensavate neanche di avere e trovarvi in contesti che sentite più vostri rispetto alla situazione angusta di partenza.

 

  1. Medita per raggiungere la consapevolezza

Lao Tzu disse che “se si è depressi si vive nel passato, se siete ansiosi di vivere in futuro, e se si è in pace si vive nel presente.” L’essere umano è sempre incline al pensiero verso ieri e ancora di più a quello verso domani, senza rendersi conto che l’unico momento che può essere vissuto realmente è oggi. Questo continuo protrarsi verso il futuro oppure indietreggiare verso il passato rende infelici e negativi.

La meditazione può aiutare ad acquisire quella consapevolezza che permette di vivere il presente con pace e serenità; a tal proposito è consigliata “la pratica della consapevolezza”,una forma di meditazione in cui ci si concentra sul momento presente senza giudizio. Questa tecnica suggerisce di accettare e riconoscere i pensieri negativi per poi lasciarli andare.

 

  1. Circondati dell’universo

Quando ci preoccupiamo, stiamo essenzialmente sperando di controllare il flusso della vita. Le filosofie orientali sostengono che ciò che accade nella vita sia già stato scelto come percorso dalla nostra anima. Dunque ciò che viviamo in realtà è stato già scelto in passato per far sì che imparassimo qualcosa e il nostro “io” cosciente non deve far altro che accettare il flusso della vita per vivere serenamente.

Lasciate andare le preoccupazioni! Tenerle strette non servirà a risolvere i problemi. Abbracciate le leggi dell’universo e amate ogni momento. E’ una forma di liberazione e di pace; significa che si è disposti ad avere fiducia che tutto ciò che accade abbia un tempo e luogo giusto: la convinzione che si è esattamente dove si deve essere senza preoccuparsi del peso della giustizia o meno delle cose.

 

  1. La realtà è una nostra creazione. Non averne paura!

Dobbiamo essere consapevoli della forza dei nostri pensieri. Se si ha ossessivamente paura di perdere qualcosa, in realtà si sta aumentando la probabilità che questo accada. La paura non è uno scudo difensivo verso i problemi, ma il modo migliore per farci logorare da questi. Più energia si invia in quella direzione, più è probabile che le cose temute accadano. La legge di attrazione ci insegna che noi creiamo la nostra realtà attirandola tramite i pensieri. Quindi il passo più importante per allontanarsi da tutta questa negatività, è imparare a pensare in maniera felice! Pensate in grande, ogni volta che un tarlo vi opprime la testa pensate alla cosa che vi rende più felici e subito dopo a quella che vorreste davvero. Non abbiate paura di vivere le vostre preoccupazioni; la capacità che ha il vostro cervello di essere così concentrato è affascinante, imparate a trarne il massimo.

Abbandonate gli schematismi mentali e i preconcetti ed amate ciò che siete, amate ciò che fate e ancora di più amate la capacità che avete di poter cambiare voi stessi.

 

Fonte:
dionidream.com

 

 

ESSI VIVONO, NOI DORMIAMO

Essi vivono’ è un film di fantascienza degli anni 80 che include alieni, un lottatore della WWF e un sacco di occhiali da sole. Mentre, a prima vista, la pellicola può sembrare un calderone pieno di sciocchezze, ‘Essi vivono’ comunica in realtà un forte messaggio riguardo l’élite e l’utilizzo dei mass media per controllare le masse. Il film descrive ciò che noi chiamiamo illuminati? Questo articolo esaminerà il significato più profondo dello strano, ma affascinante film di John Carpenter. Guardare “Essi Vivono” è una esperienza conflittuale. Si tratta di una strana combinazione tra messaggi che aprono la mente e una fiacca recitazione, un potente commento sociale, con gli effetti speciali di un B-movie degli anni ’50.

Tutto ciò fa costantemente oscillare l’opinione degli spettatori da “Wow, che genialata!” a “Semplicemente banale!”, è difficile valutare correttamente il film da un punto di vista cinematografico. Tuttavia, il “messaggio” in esso contenuto è oro allo stato puro. Basato sul racconto di Ray Nelson “Eight O’Clock In The Morning“, il film è una di quelle rare storie sovversive che costringe gli spettatori a mettere in discussione il loro mondo e la realtà che li circonda. Perché, nonostante il fatto che il film parli di spaventosi alieni, comunica agli spettatori verità che vengono a malapena accennate nei film “normali”. In effetti, analizzando più a fondo la trama, ci si potrebbe rendere conto che vi sia più “scienza” che “fiction” nella storia di Essi vivono… soprattutto quando uno possiede “occhiali da sole che vedono la verità”.

L’eroe del film, interpretato dal wrestler Rowdy Roddy Pipper WWF, è un vagabondo che apparentemente non ha nome. Nella storia breve e nei crediti del film, viene indicato col nome di Nada, che significa ‘niente’ in spagnolo. Mentre questo niente senza nome soffre ed è senza casa, riesce, nonostante tutto, a portare alla luce il governo segreto alieno che controlla il mondo. Come c’è riuscito? Con l’unica cosa di cui avesse bisogno: La Verità. Ah beh, anche con delle armi. Ne usa un sacco durante il film. Una cosa da sottolineare è il fatto che Nada, nonostante avessero tentato di metterlo a tacere più volte, in cambio di “generose ricompense”, mantenne la sua integrità e non accettò mai di svendersi agli alieni. Per finire il film è pieno di perle di saggezza.

 

film completo:
http://www.tanker-enemy.tv/they-live.htm

 

Chi ha scelto i tuoi genitori?

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di Barbara Gagliano

Si, lo so. E’ capitato anche a te ed è stato duro accettarlo. Molti di noi passano buona parte della propria vita biasimando i propri genitori per gli sbagli che immancabilmente si sono ripercossi sulle nostre vite; sbagli che ci hanno fatto continuamente oscillare tra quello che avremmo potuto essere e che invece non siamo diventati a quello che siamo e che non avremmo voluto essere; ci lamentiamo di non aver fatto nulla di male per meritarci di tutto ciò e, oltretutto, non abbiamo neanche chiesto di essere messi al mondo. Li odiamo, li rimproveriamo, rinfacciamo loro tutto quello che non ci hanno dato e forse un po’ a tutti (chi più, chi meno) sarà capitato di chiedersi se la cicogna non avesse sbagliato indirizzo al momento del recapito.

Ma come stanno veramente le cose? Chi sceglie per noi i nostri genitori al momento della nascita? Se ci dicessero che abbiamo scelto noi stessi i nostri genitori, come cambierebbe il nostro modo di pensare?

Beh, immancabilmente, per chi è estraneo a tale argomento, questo nuovo paradigma ribalterebbe completamente la situazione.

Concordo con la teoria secondo la quale siamo noi a scegliere i nostri genitori. Le lezioni che apprendiamo sembrano combaciare perfettamente con le loro debolezze. Siamo venuti al mondo per imparare lezioni specifiche, necessarie per la nostra evoluzione spirituale. Nel momento in cui decidiamo di incarnarci ci guardiamo intorno alla ricerca della coppia di genitori che rispecchierà i nostri schemi. Così, in realtà, i genitori che abbiamo scelto in questa vita sono una perfetta coppia di esperti di ciò che abbiamo scelto di imparare. Quando cresciamo, tendiamo a puntare il dito contro di loro accusandoli ma in realtà siamo stati noi a sceglierli.

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La presa di responsabilità

Innanzitutto, il primo passo interiore che ci viene chiesto una volta presa consapevolezza di aver scelto i nostri genitori, ci impone una profonda presa di responsabilità di fronte a questa realtà: non possiamo più scaricare su qualcun altro la responsabilità per quello che abbiamo dovuto attraversare, per i nostri fallimenti, i nostri problemi, i nostri schemi e via dicendo. Riprendendoci indietro la responsabilità di tutto ciò, ci riprendiamo anche il nostro potere: il potere di cambiare le situazioni che non ci vanno più bene e guarendo noi stessi aiuteremo anche i nostri cari a rimarginare le ferite degli stessi schemi che si portano dietro.

 

Il perdono

Guardare i nostri genitori con nuovi occhi, comprendere che le loro debolezze sono le nostre stesse debolezze, consapevolizzare che nonostante tutto hanno fatto del loro meglio per allevarci in base alla comprensione, alla consapevolezza e alla conoscenza di cui disponevano, ci conduce immancabilmente al perdono verso di loro e, forse, anche verso noi stessi. Il perdono nei loro confronti non solo ci libera dal peso che ci siamo portati dietro in chissà quanti anni di affanni, ma ci permette anche di poter instaurare un rapporto migliore con i nostri genitori e, di conseguenza, anche con i nostri figli.

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Il non-attaccamento

Maturare dentro di noi la consapevolezza di aver scelto i nostri genitori ci conduce, oltretutto, a guardare anche i nostri figli con occhi nuovi. I nostri figli non ci appartengono, non siamo noi che abbiamo scelto di metterli al mondo, ma siamo solo i “custodi” di meravigliose creature che ci hanno scelto come canali d’amore per entrare a far parte di questa umanità.

Questa nuova consapevolezza ci permette non solo di sgravarci dalla responsabilità della loro scelta di essere venuti al mondo ma ci permette anche di amarli nel giusto modo, sgombri da attaccamenti ed aspettative.

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Sui figli
di Kahlil Gibran

E una donna che reggeva un bambino al seno disse:
Parlaci dei Figli.
E lui disse:
I vostri figli non sono figli vostri.
Sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa.

Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,
E benché vivano con voi non vi appartengono.

Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri:
Essi hanno i loro pensieri.
Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime:
Esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.
Potete tentare di essere simili a loro, ma non farvi simili a voi:
La vita procede e non s’attarda sul passato.
Voi site gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito, e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
Affidatevi con gioia alla mano dell’Arciere;
Poiché come ama il volo della freccia così ama la fermezza dell’arco.

 

Fonte:
www.ildiscodifesto.it