Ecco cosa succede se smetti di assumere Zucchero

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Il cervello diventa tollerante allo zucchero – ciò significa che ne è necessario sempre di più per raggiungere lo stesso ‘picco’. Il modo in cui la nicotina e l’eroina dirottano il percorso dei tramettitori del piacere nel cervello e rendono le persone dipendenti, secondo evidenze neurochimiche e comportamentali è lo stesso meccanismo di dipendenza dello zucchero.

 

Ci sono anche innumerevoli articoli e libri sulla sconfinata energia e la felicità ritrovata in coloro che hanno rinunciato allo zucchero per sempre. Nonostante l’onnipresenza di zucchero nella nostra alimentazione, la nozione di dipendenza da zucchero è ancora un argomento piuttosto tabù. Sembra qualcosa di cui possiamo avere il controllo, ma studi hanno osservato che bastano 3 giorni di astinenza per avere gli stessi sintomi di un drogato.

E’ stato riscontrato che se smetti di mangiare qualsiasi alimento che non contenga naturalmente zuccheri, nella tua vita accadranno queste 5 cose a dir poco straordinarie.

 

 

1. La tua energia aumenterà

 

Ironicamente, la stragrande maggioranza delle persone tende a mangiare cibi pieni di zucchero, tra cui le cosiddette bevande energetiche e bevande contenenti caffeina, quando si sente stanco. Al contrario, senza tutto quello zucchero, avremmo la certezza di poter raggiungere un livello energetico superiore. In altre parole, tutto lo zucchero in eccesso blocca la capacità del nostro corpo di mantenere le riserve di energia a livelli massimi. A questo possiamo aggiungere il fatto che non ci sarà più alcun sù e giù del livello di zucchero nel sangue, in modo che la sonnolenza pomeridiana diventerà solo un’esperienza del passato.

 

 

2. Il tuo peso si stabilizzerà

 

Lo zucchero ti fa desiderare ancora più zucchero, e non stiamo parlando solo di zucchero nella sua forma grezza. Ammettiamolo: la maggior parte degli zuccheri viene dai cibi ad alto contenuto di grassi e/o da cibi ad alto contenuto di carboidrati che sono stati elaborati o contengono centinaia di ingredienti indesiderati. Ovviamente, a questi cibi è da escludere la frutta che è per la maggior parte zucchero “buono”. Andando a disintossicare il corpo dallo zucchero, il corpo non sarà sottoposto alla necessità di affrontare tutte quelle calorie supplementari. Non si sente la fame, e si finirà per perdere peso – o almeno non vedere la lancetta della bilancia fluttuare continuamente.

 

 

3. L’intestino e il colon lavoreranno in modo più efficiente

 

Se i tuoi organi interni potessero dirti cosa desiderano ogni giorno, ti direbbero tanta fibra e una quantità minima di cibi leggeri, facili da digerire. Quando si rimuove lo zucchero dall’alimentazione, si abitua la pancia e l’intestino a ripristinare la loro capacità di elaborare ciò che si mangia. Potresti anche andare in bagno più spesso… ma questa è una buona cosa! Significa che tutto sta tornando alla “normale routine”.

 

 

4. Smetterai di desiderare altro zucchero

E’ un dato di fatto: lo zucchero richiama altro zucchero! Dopo che avrai eliminato lo zucchero dal tuo regime alimentare, comincerai lentamente a perdere il desiderio di mangiare cibi contenenti zucchero. Quando mangerai della frutta, troverai il suo gusto molto più dolce e gustoso, e se mangerai una fetta di torta, sarai sbalordito da quanto il suo gusto sarà eccessivamente dolce e nauseante.

 

 

5. La tua pelle avrà un aspetto più sano

Hai notato che molte persone non riescono a risolvere dei problemi alla pelle, come l’acne, nonostante le creme, le maschere e gli unguenti che utilizzano? Ti sei mai chiesto il perché? Lo zucchero fa male alla pelle partendo dall’interno fino all’esterno. Molte persone hanno riscontrato sulla loro pelle straordinari benefici dopo che hanno interrotto l’assunzione di zucchero.

 

Pronti per iniziare la disintossicazione da zucchero ed eliminarlo dalla tua vita?

Più velocemente inizierai e più velocemente potrai cogliere i vantaggi di vivere senza lo zucchero.

Infatti, alla luce degli innumerevoli pericoli sul consumo eccessivo di zucchero, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dimezzato la dose che veniva consigliata negli anni precedenti.

Inizia a piccoli passi valutando tutto ciò che stai mangiando e bevendo.

Ricordati che ci vogliono circa tre settimane, affinché un nuovo modo di fare qualcosa diventa una routine confortevole. Se hai fatto dei piccoli passi falsi, come mangiare uno snack al bar dopo una giornata di lavoro stressante, basta andare avanti e ricominciare da subito.

 

 

Fonte:
dionidream.com

 

Puoi veramente cambiare il DNA, ecco come! il determinismo genetico è una teoria sbagliata!

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di Carolanne Wright

Se credete di essere in balia del vostro codice genetico, una grande notizia, non lo siete. Secondo la scienza dell’epigenetica (lo studio di come i fattori ambientali al di fuori del DNA influenzano i cambiamenti nell’espressione genica), le cellule staminali e anche il DNA possono essere modificati attraverso campi magnetici, coerenza cardiaca, stati mentali positivi e intenzione. Importanti scienziati di tutto il mondo concordano: il determinismo genetico è una teoria sbagliata.

 

Smettetela di credere di essere vittime genetiche

Il DNA con cui nasciamo con non è l’unico fattore determinante per la nostra salute e il nostro benessere. Il biologo di cellule staminali Bruce Lipton, Ph.D., parla della differenza tra il determinismo genetico e l’epigenetica in un’intervista con la rivista Super Coscienza:

“La differenza tra questi due è significativa perché questa convinzione fondamentale chiamata determinismo genetico letteralmente significa che la nostra vita, che è definita come le nostre caratteristiche fisiche, fisiologiche e comportamentali, emotive è controllata dal codice genetico. Questo tipo di sistema di credenze fornisce un’immagine di persone vittime: se i geni controllano la nostra funzione vitale, allora le nostre vite vengono controllate da cose al di fuori della nostra capacità di cambiarle. Questo porta al vittimismo che ci fa credere che le malattie presenti nelle famiglie vengono propagate attraverso il passaggio di geni associati con tali attributi. Prove di laboratorio mostrano che questo non è vero.”

La teoria di Lipton è confermata da Carlo Ventura, MD, Ph.D., professore e ricercatore presso l’Università di Bologna in Italia. Il Dr. Ventura ha dimostrato attraverso test di laboratorio che il DNA delle cellule staminali può essere modificato utilizzando le frequenze del campo magnetico.

È come una macchina del tempo. Stai riprogrammando in qualche modo a ritroso queste cellule in uno stato di incertezza in cui è in qualche modo possibile qualsiasi tipo di decisione; anche la scelta di diventare qualsiasi tipo di cellula dell’organismo. E basti pensare all’enorme potenziale di questa scoperta.

Egli aggiunge che due scienziati vincitori del Premio Nobel hanno scoperto anche “che le cellule adulte possono essere riprogrammate epigeneticamente indietro ad uno stato in cui possono eventualmente dare origine a cellule nervose, cellule cardiache, cellule muscolari scheletriche o cellule che producono insulina.”

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La modifica del DNA attraverso l’intenzione

Secondo l’Istituto di HeartMath a Boulder Creek, California, l’epigenetica ha a che fare con molto più che il DNA, il nostro ambiente e le esperienza di vita. Dopo due decenni di studio, i ricercatori hanno scoperto che fattori come l’amore e l’apprezzamento o ansia e la rabbia influenzano anche la programmazione di una persona. In un esperimento, determinati partecipanti sono stati in grado di cambiare il DNA con stati mentali positivi.

Un individuo in possesso di tre campioni di DNA è stato portato a generare una coerenza cardiaca – uno stato benefico di equilibrio e armonia mentale, emotiva e fisica – con l’ausilio di una tecnica che utilizza la respirazione del cuore HeartMath e le emozioni positive intenzionali. L’individuo è riuscito, come da istruzioni, intenzionalmente e contemporaneamente a rilassare due dei campioni di DNA di diversa misura e lasciare il terzo invariato.

I volontari del gruppo di controllo che avevano bassa coerenza cardiaca non sono stati in in grado di alterare il DNA.

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Una dieta nutriente quantistica

Se vogliamo nutrire i nostri corpi a livello cellulare (e non promuovere le malattie), l’istituto raccomanda una dieta ricca di sostanze nutritive quantistiche. Quando siamo stressati o negativi, le nostre riserve energetiche biologiche vengono deviate dal l’importante compito di rigenerare e riparare il corpo. Siamo in grado di contrastare questa fame cellulare, concentrandoci su stati genuini di cura, apprezzamento e amore. Queste emozioni positive migliorano il nostro sistema energetico e alimentano il corpo, anche fino al livello di DNA. HeartMath chiama tali sentimenti positivi “nutrienti quantistici.”

L’istituto offre diversi strumenti gratuiti che aiutano a creare uno stato coerente, in modo rapido e semplice. Due esempi possono essere trovati qui e qui.

 

Attraverso:

ununiverso.altervista.org

 

Fonti Articolo:

http://www.naturalnews.com

http://www.heartmath.org

http://www.superconsciousness.com

http://www.heartmath.org

http://www.heartmath.org

http://item-bioenergy.com

 

Circa l’autrice:
Carolanne crede con entusiasmo che se vogliamo vedere cambiamenti nel mondo, dobbiamo essere il cambiamento. Come nutrizionista, chef di alimenti naturali e coach di benessere, Carolanne ha incoraggiato altri ad abbracciare uno stile di vita sano, organico, di gratitudine e orientamento gioioso per oltre 13 anni. Attraverso il suo sito web Thrive-Living.net lei si collega con altre persone da tutto il mondo che condividono la stessa visione. Segui Carolanne su FacebookTwitter e Pinterest.

 

Artrite – Un metodo naturale per liberarsene definitivamente

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Dottor Herbert M. Shelton, tratto da “Scienza e Salute”, dicembre 1988

“Non esiste una cura per l’artrite”, sentenzia la voce alla radio, “ma c’è li farmaco tal dei tali». Il farmaco “tal dei tali” è una medicina notevolmente pubblicizzata per «alleviare» i dolori dovuti a mal di testa, neurite, neuralgia, reumatismi ed artrite. Naturalmente il suo corso regolare è quello di fungere da palliativo nei confronti dei sintomi, piuttosto che allontanare le cause. Il mal di testa è un sintomo. Può essere “alleviato” temporaneamente con l’aspirina che non fa nulla per eliminare le cause dei mai di testa. Questi metodi abusano dell’organismo umano eppure sono molto popolari e alla fine arrecano più male che bene.

La salute scaturisce da uno stile di vita giusto; la malattia scaturisce da uno stile di vita errato.

La persona che riesce a vedere nello stile di vita errato le cause della malattia è mentalmente preparata ad accettare un piano razionale (e radicale) per l’assistenza del corpo e della mente, non solo come mezzo di preservazione, ma anche di ripristino della salute. Gli elementi di un successo illimitato sono contenuti nei principi della salute che deriva da uno stile di vita salutare.
I reumatismi, l’artrite e la gotta sono in effetti tre termini che indicano una medesima condizione: l’infiammazione delle articolazioni.

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La gotta si riferisce all’infiammazione delle articolazioni delle dita dei piedi. Il reumatismo invece è più ampio e si riferisce all’infiammazione muscolare. La lombaggine è un termine utilizzato per indicare i reumatismi alla regione lombare, i reumatismi possono interessare anche la regione dei muscoli intercostali. L’artrite reumatoide e l’artrite deformante sono reumatismi alle articolazioni che hanno subito processi deformanti.
Queste condizioni possono essere acute, subacute o croniche. La forma acuta è in genere quella più grave ed è accompagnata da febbre. La forma subacuta dei reumatismi o dell’artrite è simile a quella acuta, tranne che per il fatto che i suoi sintomi non sono sempre così gravi. La forma acuta e quella subacuta delle malattie reumatiche possono manifestarsi di tanto in tanto e diventare gradualmente croniche. La gotta cronica e l’artrite cronica tendono a diffondersi da un’articolazione all’altra e nel tempo le strutture articolari possono essere distrutte mentre la parte terminale delle ossa finisce per unirsi, dando origine all’anchilosi.

Si crede che queste condizioni siano determinate da germi e siano affiancate a raffreddori, tonsillite ed altri problemi. Non è vero che i raffreddori, la scarlattina, la tonsillite, il morbillo ed altre “malattie” acute, che spesso precedono i reumatismi, sono la causa dei reumatismi acuti o cronici, in quanto si tratta di crisi dovute a una debilitazione costituzionale da cui dipendono anche i reumatismi o l’artrite.
I reumatismi acuti, semplici o cronici, l’artrite deformante, la osteoartrite cronica o le semplici artriti sono anch’esse delle crisi che compaiono in seguito a un indebolimento costituzionale, consistente innanzitutto di una diatesi reumatica o predisposizione e in secondo luogo di una debilitazione combinata e di una tossiemia determinate da abitudini di vita errate e da regimi alimentari sbagliati.
L’artrite reumatoide dipende da una nutrizione sbagliata in coloro che soffrono di predisposizione alla gotta. E’ legata ai calcoli alla cistifellea e ai reni, all’indurimento delle arterie, ai depositi calcarei nelle valvole dei cuore e a tutte le forme di “reumatismi” ai quali viene dato il nome di gotta.
Appartiene alle «malattie da deficienza».

reumatismiI reumatismi e i reumatismi al cuore sono determinati da un’autoinfezione e da abitudini che debilitano e indeboliscono i poteri digestivi; successivamente se quelle pratiche indebolenti persistono si manifesta la fermentazione intestinale; questa fermentazione altera l’alcalinità dei sangue e spiana la strada ai reumatismi e alle malattie al cuore nelle persone predisposte, o comunque prepara le condizioni allo sviluppo di queste malattie.
Sebbene i sintomi gastrointestinali cronici siano comuni a tutte le artriti croniche, non si sa se la persona in genere riesca a rendersi conto che questi reumatismi provengono dall’iperalimentazione o comunque da combinazioni alimentari improprie.

L’individuo predisposto ai reumatismi rappresenta una persona che “vive bene”, ma non saggiamente. Ama “la buona cucina” e abbondanza, e come regola preferisce mangiare amidi e zuccheri in eccesso.

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Queste abitudini persistono fino al momento in cui non si è più capaci di “amministrare” il cibo.
Troppi amidi o troppi amidi e zuccheri combinati costituiscono uno dei fattori preponderanti nella predisposizione a reumatismi in qualsiasi forma essi si manifestino; non è più il tempo del pane con la marmellata, del pane con lo zucchero o con lo sciroppo, dei dolci o dei cereali con lo zucchero che hanno giocato un grande ruolo nella manifestazione dei reumatismi, dell’artrite, della gotta, molto più di qualsiasi altro cibo o di combinazioni di cibi: il pane con la carne, le uova con il pane, il pane con la frutta, il pane tre volte al giorno, il pane ogni volta che si mangia, o tra un pasto e l’altro o il pane con le patate, con i dolci, ecc..

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Nel caso di un reumatismo al cuore, le fibrine si depositano nelle valvole, che non riescono a chiudersi normalmente, così si origina il difetto a livello delle valvole. Comunque, non si può affermare che l’artrite alle ginocchia, per esempio, causi dei problemi al cuore. E’ più giusto dire che il cuore è danneggiato dalle tossine che hanno causato l’artrite, in quanto il difetto al cuore è anche dovuto a un’autoinfezione imposta da una tossiemia primaria o metabolica. Le malattie al cuore hanno un’altra causa forse più comune. Circa 90 anni fa Sir Lauder Brunton ha affermato che i salicilati (l’aspirina) se da un lato “alleviano” il dolore dei reumatismi, dall’altro aggravano la malattia al cuore.

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Oggi i medici persistono nell’utilizzazione dei salicilati in caso di reumatismi e spesso discutono il problema della grande incidenza di malattie cardiache che fanno seguito ai reumatismi.
Salicylic_AcidIl dr. Richard C. Cabot nel suo Manuale di Medicina afferma a proposito dei reumatismi: «Le droghe definite salicilati, a cui appartengono le aspirine, ci permettono di alleviare il dolore di questa malattia. Non la curano, non abbreviano la durata della malattia, non proteggono il cuore, non fanno nulla se non alleviare il dolore e questo è già tanto. Sono stati una grande benedizione, rendendo così non più necessario l’uso della morfina e di droghe simili come una volta venivano utilizzate».
Non è vero “che non fanno nulla se non alleviare il dolore.” Infatti, il loro operato si ripercuote a livello dei nervi che diventano insensibili e ovviamente la cosa non può avvenire senza danno ai nervi in particolare e allo stesso corpo in generale. Qualsiasi studio accurato su tale argomento rivelerebbe i foro effetti dannosi.

Perché sottomettersi agli effetti dannosi di una cura, che non abbrevia la malattia e non protegge il cuore? In che modo questi veleni e i loro effetti dannosi possono effettivamente essere detti una benedizione? Solo nel senso che essi hanno sostituito delle droghe più dannose come la morfina, che sicuramente costituisce il peggiore tra i due mali.

tonsillePer un certo periodo di tempo era piuttosto diffuso cercare di porre rimedio a queste affezioni eliminando i denti, le tonsille, la cistifellea, l’appendice, le ovaie, ecc.. L’eliminazione di questi cosiddetti “sfoghi di infezione” era ritenuto essenziale non perché causassero l’artrite, ma perché rappresentavano parte della patologia generale. E’ vero le secrezioni devono essere drenate, ma non è necessario rimuovere gli organi. Essi possono tornare a godere di ottima salute.
Perché sottoporsi ad un’operazione per la rimozione dell’appendice, della cistifellea per curare i reumatismi, quando la causa dei reumatismi, dell’appendicite, della colecistite è la stessa?

Poiché tutte queste affezioni sono determinate da un’unica causa, la tossiemia, può una qualsiasi persona dotata di un briciolo di intelligenza aspettarsi di curare una delle tre affezioni, eliminando uno degli organi? I medici promettono di eliminare la gotta, l’artrite, i reumatismi attraverso l’operazione di un’appendice infiammata o di una cistifellea – queste ultime affezioni derivano dalla stessa causa che ha prodotto la prima. Ma la cosa è altrettanto assurda proprio come eliminare un durone dall’alluce operando e incidendo il mignolo. Anche quando il cuore viene coinvolto, i reumatismi hanno la tendenza a guarire, sebbene qualche volta il cuore possa essere danneggiato permanentemente e sebbene l’infiammazione reumatica del cuore qualche volta si concluda con la morte. Guarire da un’infiammazione reumatica acuta delle dita dei piedi (gotta), delle articolazioni (artrite) o dei muscoli (reumatismi muscolari) non significa tornare in buona salute. Una crisi può passare e alcuni giorni dopo o altre settimane se ne manifesta un’altra. Le crisi vanno e vengono, ma la tossiemia che è alla loro base, le alterazioni dei metabolismo e lo stile di vita errato continuano.

Non c’è bisogno di meravigliarsi e di chiedersi perché queste affezioni artritiche difficilmente riescano ad essere superate. Sono delle condizioni estremamente debilitanti, in cui la tossiemia è notevole e spesso ha raggiunto l’ultimo stadio.
Il metabolismo è stato alterato eppure queste persone sofferenti non vogliono abbandonare quelle vecchie e cattive abitudini che hanno determinato l’affezione. Si scoraggiano facilmente, cosa di cui i trattamenti e le terapie precedenti sono in gran parte responsabili. Molti non ricorrerebbero a nessun tipo di consiglio se la gravità dei sintomi non glielo imponesse.
L’eliminazione di tutte le abitudini debilitanti e che favoriscono l’assorbimento dei veleni nel tratto gastrointestinale, permette di evitare gli “attacchi” dei reumatismi, della gotta, dell’artrite anche se è stata acquisita una certa predisposizione verso di essi.

Al contrario, data una predisposizione o diatesi verso una malattia, sia essa la gotta, l’artrite, la tubercolosi, la neurastenia, il morbo di Bright o qualsiasi altro nome, aggiunta alla debilitazione e alla tossiemia, allora non mancherà che si manifesti una vera crisi.
Spesso sentiamo che le istituzioni mediche trattano l’artrite attraverso la dieta, anche se non riescono ad ottenere gli stessi risultati raggiungibili con il trattamento Igienico. Innanzitutto, perché ignorano la debilitazione e la tossiemia e lo stile di vita da cui essi dipendono. In secondo luogo, perché gli individui assuefatti alle droghe, utilizzano il cibo come droghe, cioè cercano di curarsi con la dieta senza allontanare le cause dell’artrite.
L’artrite è incompatibile con gli zuccheri e gli amidi, in seguito al cattivo funzionamento dei metabolismo.

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Comunque, i migliori risultati si ottengono non attraverso una mera riduzione dei carboidrati, ma attraverso una riduzione generale dei regime alimentare, in quanto i carboidrati non sono gli unici colpevoli. La tossiemia appare in seguito all’abuso che si protrae nel tempo di qualsiasi cibo ingerito impropriamente e nelle combinazioni errate.
Quindi non tanto la riduzione dei cibo, quanto l’astinenza da qualsiasi cibo, per un certo periodo, riuscirà ad eliminare rapidamente l’irritazione gastrointestinale che rappresenta il punto di partenza di tutti i casi di artrite reumatoide. A ciò si aggiungerà una correzione dello stile di vita nella sua totalità e un riposo adeguato per recuperare a pieno l’energia nervosa.
La salute non deriva da trattamenti, terapie, cure, bensì da uno stile di vita salutare che ne permetterà il ripristino e la salvaguardia. La persona che soffre di artrite può ritrovare la salute se impara a vivere in modo appropriato prima che le articolazioni siano stato danneggiate in modo eccessivo.
 


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Fonte:
www.dionidream.com

 

 

Professor Franco Berrino: La vera dieta mediterranea e le 10 regole d’oro per vivere in salute.

 

Dieta-mediterraneaSecondo il Professor Franco Berrino la vera dieta mediterranea è costituita prevalentemente da: Cereali integrali, Pasta di grano duro, Legumi, Verdure non amidacee, Olio di oliva, Frutta, Semi oleaginosi, Pesce.

 

Studi-su-dieta-mediterranea-e-salute-infantileConviene invece cercar di evitare: Carni, Salumi, Formaggio, Burro, Margarine, Patate, Zucchero, Dolciumi, che sono portatori di varie patologie quali stitichezza, asma, faringiti, ecc.

 

 

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zucchero-e-farina-00-i-principali-veleni

 

WCRF-2013-Istruzioni-nutrizionali-per-la-prevenzione-del-cancro-e-delle-sue-recidive

 

 

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