Il Cibo, la Genetica e il Karma – Conferenza del Dottor Franco Berrino – Milano, 4 febbraio 2015

berrino2Per anni si è creduto che il nostro destino fosse scritto nei geni che abbiamo ereditato dai nostri genitori, quindi nel nostro DNA, che può essere danneggiato da cause ambientali, come radiazioni, virus, sostanze mutagene o altro, ma che non è in nostro potere modificare. Nel secondo millennio questa presunzione è stata modificata: il DNA, infatti, contiene un milione di interruttori che possono accendere e spegnere i nostri geni e modificarne l’azione; su questi interruttori possiamo agire con il cibo, con l’esercizio fisico e, come è stato recentemente dimostrato, anche con la mente, con la meditazione. È la rivoluzione epigenetica.

“Gli studi biomedici hanno dimostrato l’esistenza di una rete immensamente complessa di vie di segnale metaboliche, ancestralmente conservate, che se opportunamente modulate possono prevenire o rallentare l’accumulo di danni alle cellule, aumentare la durata della vita libera da malattie o facilitare le guarigioni – spiega il dottor Berrino. La parola Karma significa ‘Azione’. Sino a che punto ogni nostra azione è figlia di un nostro libero pensiero? Sino a che punto è figlia di un qualcos’altro, di una azione, di un Karma, di un destino che noi non vediamo, di cui non abbiamo coscienza, ma che fa parte della nostra stessa natura di mammiferi pensanti? Quali tracce di attivazione/disattivazione genica ereditate dai nostri antenati e accumulate nel corso della nostra vita condizionano le nostre reazioni, il nostro comportamento, e anche il rischio di ammalarci?”

 

Il video della conferenza inizia dopo il 15° minuto:

 

Lo scritto che segue è tratto dal libro “L’unico mondo che abbiamo” di Thich Nhat Hanh, Terra Nuova Edizioni, citato anche dal Dottor Berrino nella sua conferenza.

 

Nella vita di oggi la gente è convinta che il proprio corpo le appartenga e che possa farne tutto quel che vuole: “abbiamo diritto a vivere la nostra vita”, dice. La legge dà sostegno a questa dichiarazione, che è una delle tante manifestazioni di individualismo. Secondo gli insegnamenti del Buddha, invece, il tuo corpo non appartiene a te: appartiene ai tuoi antenati, ai tuoi genitori, alle generazioni future; appartiene anche alla società e a tutti gli altri esseri viventi. Tutti loro si sono radunati insieme – alberi, nuvole, terreno, ogni cosa – per generare la presenza di questo corpo. I nostri corpi sono come la Terra. Il Bodhisattva Sostenitore della Terra tiene insieme ogni cosa.

Mantenere in buona salute il proprio corpo è un modo di esprimere gratitudine e lealtà all’universo intero, a tutti gli antenati, alle generazioni future. Dal nostro benessere possono trarre beneficio tutti quanti: non solo gli esseri umani ma gli animali, le piante e i minerali. Questo è un precetto da bodhisattva. Quando pratichiamo i Cinque Addestramenti alla Consapevolezza ci troviamo già sul sentiero del bodhisattva. Noi siamo ciò che consumiamo. Se osserviamo in profondità quali generi consumiamo ogni giorno, e in che quantità, arriveremo a conoscere molto bene la nostra natura. Certo, dobbiamo pur mangiare, bere e consumare, ma se lo facciamo in modo inconsapevole possiamo arrivare a distruggerci il corpo e la coscienza, mostrandoci ingrati verso gli antenati, i genitori e le generazioni future. A volte apriamo il frigorifero e ne tiriamo fuori qualche cibo che non ci fa bene; lo sappiamo, siamo abbastanza intelligenti da riconoscerlo, eppure non ci fermiamo e lo mangiamo lo stesso, cercando di mascherare così il disagio che abbiamo dentro.

In altre parole, consumiamo per dimenticare le nostre preoccupazioni e ansie. La pratica che il Buddha ha raccomandato è questa: quando in noi emerge un sentimento di ansia o di paura non dovremmo cercare di reprimerlo col metodo di darci ai consumi, dovremmo invece invitare l’energia della consapevolezza a manifestarsi….

Ci sono gioie che possono essere nutrienti e risananti, che possono darci calma, agio, pace e freschezza, che ci aiutano a rimanere limpidi e lucidi: è di questo genere di gioia che abbiamo bisogno. Altri tipi di gioia possono originare molte sofferenze, in seguito – il piacere di mangiare cibi non salutari o di bere alcolici, di mangiare troppi dolci, di ingerire sostanze che sono tossiche per il corpo. Dobbiamo distinguere fra i due generi di gioia: una è risanante e nutriente, l’altra è distruttiva. Il cibo che mangiamo può rivelare l’interconnessione fra l’universo, la Terra, tutti gli esseri viventi e noi stessi. Ogni boccone di verdura, ogni goccia di salsa di soia, ogni pezzetto di tofu contiene la vita del sole e della Terra. In un pezzo di pane possiamo vedere e assaporare l’intero universo! Possiamo cogliere il significato e il valore della vita, in quei preziosi bocconi di cibo.

La possibilità di sedersi a tavola con la famiglia e gli amici e assaporare ottimo cibo è in sé un’occasione preziosa, che non tutti hanno. Sono in tanti a soffrire la fame, al mondo; quando tengo fra le mani una ciotola di riso o un pezzo di pane so di essere fortunato e provo compassione per tutti coloro che non hanno cibo da mangiare e che non hanno amici o una famiglia. È una pratica molto profonda; per farla non occorre andare al tempio o in chiesa, la possiamo praticare direttamente alla nostra tavola. Mangiare in consapevolezza ci permette di coltivare in noi i semi della compassione e della comprensione, i quali rafforzeranno la nostra determinazione a fare qualcosa per aiutare chi è affamato e solo a ricevere il nutrimento di cui ha bisogno.

Quello che possiamo fare è riflettere sulla quantità di carne che mangiamo. Da più di duemila anni molti buddhisti praticano il vegetarianismo, allo scopo di nutrire la compassione per gli animali; oggi si è scoperto anche che passare a una dieta vegetariana potrebbe essere uno dei modi più efficaci per combattere la fame nel mondo e il riscaldamento globale. La pratica di allevare animali a scopo alimentare ha causato al pianeta uno dei danni ambientali peggiori ed è responsabile di un quarto delle emissioni totali di gas serra del mondo.

Il nostro modo di alimentarci e di produrre cibo può essere molto violento nei confronti di altre specie, del nostro stesso corpo e della Terra. Il nostro modo di alimentarci fa soffrire profondamente la Madre Terra. Gli animali da macello sono la maggiore fonte mondiale di inquinamento delle acque: i rifiuti delle fattorie e dei macelli si immettono nei corsi d’acqua da cui attingiamo l’acqua potabile. Nei soli Stati Uniti per coltivare foraggio per gli allevamenti si sono disboscati oltre centocinque milioni di ettari di foresta. Per farne pascoli per bovini, si incendiano e radono al suolo le preziose foreste pluviali tropicali che regolano la temperatura del pianeta e che offrono dimora alla maggior percentuale delle specie vegetali e animali della Terra. Dei milioni di tonnellate di cereali che si coltivano, una parte consistente non è destinata all’alimentazione umana ma all’allevamento dei bovini da carne e alla produzione di alcolici.

Una relazione dell’Agenzia per la Protezione Ambientale sulla produzione agricola statunitense per l’anno 2000 riporta che circa l’ottanta per cento di tutti i cereali coltivati negli Stati Uniti è destinato al consumo degli allevamenti nazionali e internazionali di bovini, pollame e pesce: l’ha dichiarato la stessa Associazione Nazionale dei cerealicoltori. Osservando in profondità il boccone di carne che hai sulla forchetta, dunque, ti renderai conto che per produrre quel singolo pezzetto di carne è stata usata un’enorme quantità di cereali e di acqua. Anche per fabbricare alcolici si impiega una quantità spaventosa di cereali e di acqua. Decine di migliaia di bambini ogni giorno muoiono di fame o malnutrizione: quei cereali potrebbero nutrirli. Quando beviamo alcolici in consapevolezza ci rendiamo conto che stiamo bevendo il sangue dei nostri figli. Stiamo mangiando i nostri figli, nostra madre e nostro padre. Ci stiamo mangiando la Terra…. 

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Fonti:
dionidream.com
aamterranuova.it

 

Passaparola: i 12 comandamenti contro il cancro, Dott. Franco Berrino

 

Le dodici azioni quotidiane anticancro:

1. Non fumare. Non fare uso di tabacco

2. Non fumare in casa. Appoggia le politiche contro il fumo sul luogo di lavoro

3. Fai in modo di mantenere il peso corporeo salutare

4. Sii fisicamente attivo tutti i giorni. Limita il tempo che trascorri seduto

5. Segui una dieta sana:
mangia principalmente cereali integrali, legumi, verdura e frutta
limita i cibi ad alto contenuto calorico (cibi con alto contenuto di zuccheri e grassi)
ed evita le bevande zuccherate
evita la carne conservata; limita la carne rossa e i cibi ad alto contenuto di sale

6. Se bevi alcolici, limitane l’assunzione. Per la prevenzione del cancro non è consigliabile bere alcolici

7. Evita lunghe esposizioni al sole, con particolare attenzione ai bambini. Usa le protezioni solari. Non utilizzare lampade solari

8. Sul luogo di lavoro, proteggiti dall’esposizione ad agenti cancerogeni seguendo le istruzioni in merito alla sicurezza

9. Controlla se in casa sei esposto ad alti livelli di radiazioni radon. Attivati per ridurre i livelli di esposizione al radon

10. Per le donne:
l’allattamento riduce il rischio di cancro nella donna. Se puoi, allatta il tuo bambino
la terapia ormonale sostitutiva (HRT) aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro. Limita l’uso dell’HRT

11. Assicurati che il tuo bambino sia vaccinato per:
Epatite B (per i neonati)
Papillomavirus – HPV (per le ragazze)

12. Aderisci ai programmi di screening per:
cancro all’intestino (uomini e donne)
cancro al seno (donne)
cancro alla cervice (donne)

 

Fonte:
www.salute.gov.it

 

Professor Franco Berrino: La vera dieta mediterranea e le 10 regole d’oro per vivere in salute.

 

Dieta-mediterraneaSecondo il Professor Franco Berrino la vera dieta mediterranea è costituita prevalentemente da: Cereali integrali, Pasta di grano duro, Legumi, Verdure non amidacee, Olio di oliva, Frutta, Semi oleaginosi, Pesce.

 

Studi-su-dieta-mediterranea-e-salute-infantileConviene invece cercar di evitare: Carni, Salumi, Formaggio, Burro, Margarine, Patate, Zucchero, Dolciumi, che sono portatori di varie patologie quali stitichezza, asma, faringiti, ecc.

 

 

carni-latticini-zuccheri-farine-raffinate-causano-stitichezza-asma

 

zucchero-e-farina-00-i-principali-veleni

 

WCRF-2013-Istruzioni-nutrizionali-per-la-prevenzione-del-cancro-e-delle-sue-recidive

 

 

verità-scomode-bugie-rassicuranti-manipolazione-gente