OVERTHINKING: COME LIBERARSENE?

overthinking

di Carolina Lambiase

L’ “Overthinking”, letteralmente pensare troppo o rimuginare, è un fenomeno in forte crescita nella nostra società. Il pensiero ossessivo è difficile da controllare; esistono persone maggiormente soggette rispetto ad altre… La medicina cinese attribuisce questo fenomeno ai soggetti le cui caratteristiche materiali e spirituali evidenziano una prevalenza dell’elemento terra; queste persone presentano una predominanza di tutte quelle attività legate alla loggia energetica stomaco milza pancreas. Organi che, quando non sono in equilibrio,possono causare sentimenti di ansia, preoccupazione e un’attività di pensiero eccessiva e senza freni.

Nel campo psicologico sono in molti a ritenere l’overthinking una piaga dell’età moderna legata all’insicurezza e confusione che la stessa società ha creato, bombardando i singoli individui di informazioni e schemi precostituiti; condizioni che possono generare una negatività tale begli individui da ripercuotersi persino sul modo di pensare. La psicologa e naturopata Kelly Neff suggerisce 8 modi per eliminare questa attitudine dalla nostra mente e dalla nostra vita:

 

  1. Ammettere di avere un problema

Il primo passo verso la guarigione è riconoscere il problema. Se si ha la sensazione di non riuscire a uscire da quel flusso di pensieri tanto da sentirsi frustrati ed infelici, siete in overthinking! Non lasciate semplicemente passare il momento; agite per uscirne!

 

  1. Perdonati: I nostri cervelli sono calibrati in questo modo

La colpa di questo rimuginare continuo non è nostra! La cosa più sbagliata che si possa fare è pensare di avere un problema; il cervello è naturalmente predisposto a un’attività di pensiero elevata. Susan Nolen-Hoeksema, esperta in questo campo sostiene che“il nostro cervello è impostato per poter pensare molto”, perché i nostri pensieri e ricordi sono intrinsecamente tessuti insieme, non divisi in compartimenti stagni. Così, quando si è sotto stress o semplicemente di cattivo umore, un pensiero triste può essere la scintilla che scatena un incendio di negatività. La capacità di interconnessione “a ragnatela” del nostro cervello è proprio la benzina che fa aumentare tale negatività. Ma naturalmente a tutto c’è un rimedio…

 

  1. Respira

La prima cosa da fare è la più semplice e naturale: respirare. La respirazione aiuterà ad allentare la pressione e a riconnetterci con la Madre Terra. A volte capita che la pressione causata da tutti questi pensieri metta a dura prova anche le attività più naturali come respirare; la frustrazione fa sì che il respiro diventi affannoso, inoltre la mancanza di ossigeno al cervello può portare ad un ulteriore stato confusionale. Quando questo accade mettetevi sdraiati, ispirate con il naso ogni due secondi ed un espirate con la bocca 10 minuti minimo. Tramite questa tecnica di respirazione potrete condurre mente corpo in uno stato di relax assoluto… Un gesto semplice che aiuta a diminuire l’anidride carbonica nel sangue con effetti benefici sul sistema surrenale e sull’ossessività del pensiero.

 

  1. Parla di meno, scrivi di più

Tanti “over-pensatori”, in particolare le donne, credono che parlare  per “buttare fuori”le proprie paturnie possa essere la risoluzione, ma in realtà raramente ha un effetto benefico, di solito peggiora le cose, in particolare se di fronte si ha un’altra persona che tendente all’overthinking, in questo caso il pensiero negativo di uno influenzerà l’altro e viceversa ed alla fine avrete solamente accumulato altra negatività.

È importante esternare i propri problemi(come abbiamo detto nel primo punto in particolare ammettere di avere un problema) e la scrittura è il metodo migliore. Con questo metodo, mettendo su carta tutto ciò che gira in modo confusionario nella vostra mente, avrete l’opportunità di ordinarlo.

 

  1. Pratica sport o un hobby… tieniti impegnato!

L’esercizio fisico è il modo migliore per scaricare ansia e negatività. Naturalmente “mens sana in corpore sano”;tenere occupati corpo e mente in attività d’apprendimento o creativa può essere di grande aiuto! Fate ciò che credete più giusto per sentirvi meglio, osate. Sono in molti a sostenere che le persone soggette ad “overthinking” sono anche le più creative! Potreste scoprire doti che non pensavate neanche di avere e trovarvi in contesti che sentite più vostri rispetto alla situazione angusta di partenza.

 

  1. Medita per raggiungere la consapevolezza

Lao Tzu disse che “se si è depressi si vive nel passato, se siete ansiosi di vivere in futuro, e se si è in pace si vive nel presente.” L’essere umano è sempre incline al pensiero verso ieri e ancora di più a quello verso domani, senza rendersi conto che l’unico momento che può essere vissuto realmente è oggi. Questo continuo protrarsi verso il futuro oppure indietreggiare verso il passato rende infelici e negativi.

La meditazione può aiutare ad acquisire quella consapevolezza che permette di vivere il presente con pace e serenità; a tal proposito è consigliata “la pratica della consapevolezza”,una forma di meditazione in cui ci si concentra sul momento presente senza giudizio. Questa tecnica suggerisce di accettare e riconoscere i pensieri negativi per poi lasciarli andare.

 

  1. Circondati dell’universo

Quando ci preoccupiamo, stiamo essenzialmente sperando di controllare il flusso della vita. Le filosofie orientali sostengono che ciò che accade nella vita sia già stato scelto come percorso dalla nostra anima. Dunque ciò che viviamo in realtà è stato già scelto in passato per far sì che imparassimo qualcosa e il nostro “io” cosciente non deve far altro che accettare il flusso della vita per vivere serenamente.

Lasciate andare le preoccupazioni! Tenerle strette non servirà a risolvere i problemi. Abbracciate le leggi dell’universo e amate ogni momento. E’ una forma di liberazione e di pace; significa che si è disposti ad avere fiducia che tutto ciò che accade abbia un tempo e luogo giusto: la convinzione che si è esattamente dove si deve essere senza preoccuparsi del peso della giustizia o meno delle cose.

 

  1. La realtà è una nostra creazione. Non averne paura!

Dobbiamo essere consapevoli della forza dei nostri pensieri. Se si ha ossessivamente paura di perdere qualcosa, in realtà si sta aumentando la probabilità che questo accada. La paura non è uno scudo difensivo verso i problemi, ma il modo migliore per farci logorare da questi. Più energia si invia in quella direzione, più è probabile che le cose temute accadano. La legge di attrazione ci insegna che noi creiamo la nostra realtà attirandola tramite i pensieri. Quindi il passo più importante per allontanarsi da tutta questa negatività, è imparare a pensare in maniera felice! Pensate in grande, ogni volta che un tarlo vi opprime la testa pensate alla cosa che vi rende più felici e subito dopo a quella che vorreste davvero. Non abbiate paura di vivere le vostre preoccupazioni; la capacità che ha il vostro cervello di essere così concentrato è affascinante, imparate a trarne il massimo.

Abbandonate gli schematismi mentali e i preconcetti ed amate ciò che siete, amate ciò che fate e ancora di più amate la capacità che avete di poter cambiare voi stessi.

 

Fonte:
dionidream.com

 

 

La guerra occulta alla Ghiandola Pineale è stata avviata molto tempo fa!

La guerra occulta alla Ghiandola Pineale è in atto basta dare uno sguardo alla realtà e renderci conto che non siamo nient’altro che schiavi di società segrete e governi ombra. Incapaci di capire quanto la spiritualità e l’ambiente circostante possano incidere sulla nostra salute e sul nostro benessere…

 

I nutrizionisti di Harvard eliminano latte e derivati dalla guida per l’alimentazione sana

HEPApr2013

Gli esperti di nutrizione della Harvard University hanno eliminato latte e latticini dalla loro guida per un’alimentazione sana Healthy Eating Plate, che si basa “esclusivamente sulle migliori conoscenze scientifiche disponibili, e non è stata sottoposta ad alcuna pressione politica o commerciale dalle lobby dell’industria alimentare”.

L’invito degli scienziati è quello di “moderare il consumo di latte o di altri prodotti lattiero-caseari a massimo 1-2 porzioni al giorno”, con benefici soprattutto per i bambini. Per gli adulti, invece, consumarli non è essenziale, per una serie di motivi.

Per la Healthy Eating Plate, anzi, bisognerebbe sostituire al latte l’acqua potabile durante i pasti. Gli esperti di nutrizione sottolineano, infatti, che a causa dell’alto livello di grassi saturi, il latte e i derivati sono diventati un alimento che sarebbe meglio evitare. E tra i danni che potrebbe causare alla salute delle persone, si annoverano il rischio di cancro della prostata e cancro ovarico. E proprio uno studio dell’Università di Harvard afferma che il latte pastorizzato prodotto a livello industriale è associato nel causare tumori ormoni-dipendenti a causa della mungitura della mucca per tutta la sua gravidanza.

Cow_milking_machine_in_actionCome assumere, allora, il calcio? Sicuramente ve lo starete chiedendo in molti. Dalla Harvard University spiegano: “quelle pubblicità che propongono il latte come la risposta alle ossa forti sono quasi inevitabili. Ma bere il latte si traduce davvero in un rafforzamento delle ossa?”. Abbiamo già spiegato nell’articolo LATTE: QUELLO CHE DEVI SAPERE E NON CONVIENE CHE TU SAPPIA che: “Il latte contiene sí una quantitá di calcio, il quale peró non puó essere digerito e assimilato propriamente perché le molecole sono connesse alla proteina caseina. Inoltre si trova nel latte una grossa mancanza di magnesio, indispensabile per l’assorbimento del calcio. Il magnesio, trasporta il calcio dalle arterie e vene fino alle parti dure del corpo come denti e ossa. Il calcio calcifica le ossa e i denti, ma se si deposita per mancanza di magnesio rimane nelle arterie e va a calcificare le arterie. Giá sentito parlare di calcificazione delle arterie? O arteriosclerosi?? E non solo! Invece di rinforzare le ossa, si deposita nelle vene, tendini, cuore e cervello, rovinando il corpo umano e provocandone l’invecchiamento prematuro. Il latte in realtá non dá calcio, lo ruba! Tutto il contrario di ció che ci dicono? Sí. La digestione del latte produce una base acida dello stomaco, si dice che le sue “ceneri” siano acide. Il corpo umano è di base leggermente alcalina e tutto ció che è acido nello stomaco deve essere neutralizzato. E con che cosa? Con soluzioni alcaline. La nostra miglior riserva alcalina è quella di calcio, magnesio, potassio e cosí via. Il corpo per mantenere il suo equilibrio fisiologico deve rubare dalle giacenze alcaline il necessario per poter neutralizzare il velenoso acido. Ed ecco che una buona parte del nostro prezioso calcio viene sacrificata per eliminare l’aciditá provocata dal latte e/o i suoi derivati.” [Vedi anche  Alla scoperta del MAGNESIO: Aiuta a curare quasi tutto, perché non tutti lo sanno?]

magnesio-cloruro

Gli esperti ribadiscono che il latte deve essere sostituito con altri alimenti ricchi di calcio, come verdure, lattuga, cavolfiore, broccoli, sesamo e fagioli.

Per ossa forti, poi, restano fondamentali anche la prevenzione, il movimento, il sole e la vitamina D. [Vedi I Poteri Curativi della Vitamina D] Tutto questo senza considerare gli scandali legati al mondo del latte (vedi il caso Cospalat, il latte contaminato da sostanze tossiche e cancerogene è stato messo in commercio in tutta Italia, dal Friuli Venezia Giulia fino alla Campania).

Fonte: dionidream

 

Passaparola: i 12 comandamenti contro il cancro, Dott. Franco Berrino

 

Le dodici azioni quotidiane anticancro:

1. Non fumare. Non fare uso di tabacco

2. Non fumare in casa. Appoggia le politiche contro il fumo sul luogo di lavoro

3. Fai in modo di mantenere il peso corporeo salutare

4. Sii fisicamente attivo tutti i giorni. Limita il tempo che trascorri seduto

5. Segui una dieta sana:
mangia principalmente cereali integrali, legumi, verdura e frutta
limita i cibi ad alto contenuto calorico (cibi con alto contenuto di zuccheri e grassi)
ed evita le bevande zuccherate
evita la carne conservata; limita la carne rossa e i cibi ad alto contenuto di sale

6. Se bevi alcolici, limitane l’assunzione. Per la prevenzione del cancro non è consigliabile bere alcolici

7. Evita lunghe esposizioni al sole, con particolare attenzione ai bambini. Usa le protezioni solari. Non utilizzare lampade solari

8. Sul luogo di lavoro, proteggiti dall’esposizione ad agenti cancerogeni seguendo le istruzioni in merito alla sicurezza

9. Controlla se in casa sei esposto ad alti livelli di radiazioni radon. Attivati per ridurre i livelli di esposizione al radon

10. Per le donne:
l’allattamento riduce il rischio di cancro nella donna. Se puoi, allatta il tuo bambino
la terapia ormonale sostitutiva (HRT) aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro. Limita l’uso dell’HRT

11. Assicurati che il tuo bambino sia vaccinato per:
Epatite B (per i neonati)
Papillomavirus – HPV (per le ragazze)

12. Aderisci ai programmi di screening per:
cancro all’intestino (uomini e donne)
cancro al seno (donne)
cancro alla cervice (donne)

 

Fonte:
www.salute.gov.it

 

Cibo spazzatura prodotto per creare dipendenza, farci ammalare e… acquistare farmaci…

cibo-spazzatura-dipendenza

 

Il cibo spazzatura crea dipendenza come alcool e droga. Obiettivo? Creare adulti deboli psicologicamente, malati e candidati a trattamenti farmacologici a vita.

Il cibo spazzatura dilaga anche in Italia dove, secondo Coldiretti, il 41% dei bambini ne è dipendente. Ad aggravare il quadro il 23% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura.

Dati inquietanti considerando che, secondo l’ultima indagine “Okkio alla Salute” del ministero della Salute già più di un bambino su tre di età compresa tra i 6 e gli 11 anni pesa troppo, mentre il 12,3% dei bambini è obeso e il 23,6% è in sovrappeso, soprattutto a causa delle cattive abitudini alimentari.

Il quadro è desolante e il gioco fin troppo evidente: bambini oggi “educati” alla dipendenza e al sovrappeso, con ottime probabilità saranno domani adulti deboli psicologicamente (quindi “consumatori” ideali), fisicamente malati e candidati a trattamenti farmacologici a vita.

Un’alimentazione a base di carne e cibi raffinati industriali e povera di verdure crude, frutta e legumi è infatti responsabile di patologie cardiovascolari, tumori, invecchiamento precoce.

bambini-obesi

 

Cibi raffinati, hamburger, patatine fritte, bibite e merendine dolci, ossia il cibo-spazzatura, creano una dipendenza simile a quella da nicotina e droga. È quanto ha scoperto un’equipe di ricercatori Usa che ha rivelato su Nature Neuroscience i meccanismi che danno vita al vincolo e a vere e proprie crisi di astinenza quando si cerca di smettere di mangiare i piatti più saporiti ma meno salutari. Gli autori della ricerca, Paul Johnson e Paul Kenny, dell’Istituto Scripps a Jupiter in Florida, lo hanno dimostrato trasformando ratti di laboratorio in consumatori compulsivi di cibi-spazzatura.

Hanno osservato così che, come nella dipendenza da fumo e droga, anche in quella dal cibo-spazzatura si indebolisce l’attivazione dei circuiti cerebrali della ricompensa, che in condizioni normali scattano immediatamente quando si vive un’esperienza piacevole. Alle cavie sono state date bacon, salsicce, dolci e cioccolato. Gli animali hanno così gradito il nuovo cibo spazzatura che sono rapidamente ingrassati. In poco tempo è precipitata la loro sensibilità alla ricompensa, proprio come avviene in chi è dipendente da droghe. I ricercatori hanno anche appurato che nei ratti come nell’uomo, la dipendenza impedisce di interrompere l’assunzione di una sostanza anche quando è chiaro che questa è pericolosa per la salute. Hanno così associato il consumo dei cibi ipercalorici alla comparsa di un segnale luminoso e a un dolore ad una zampa: non appena si accendeva la luce i ratti normali rinunciavano volentieri allo stuzzichino pur di non provare dolore, mentre i ratti obesi e dipendenti continuavano a mangiare.

Come sostiene Martina de Zwaan, direttore della Clinica di Medicina psicosomatica e di psicoterapia all’Hannover Medical School “la dipendenza, al massimo, può essere determinata da stati emotivi come la tristezza, il dolore, lo stress o la solitudine. Il piacere ottenuto dal cibo è pari a quello dell’alcool o del sesso per la risposta neuronale che arriva al cervello”.

La differenza tra il cibo spazzatura e la droga è data dal fatto che mangiando si arriva ad avere la sensazione di sazietà, cosa che manca quando si assumono droghe. In laboratorio è stato dimostrato come gli alimenti, ai quali sono stati aggiunti sali, zuccheri e grassi, vanno ad agire sui recettori della dopamina, proprio quello che accade quando si prendono droghe. In questo modo quindi si arriva alla dipendenza fisica, all’assuefazione, visto che l’assunzione di cibi grassi stimola i recettori dell’ormone sopracitato; qualora poi questi recettori non vengano più stimolati, non assumendo più cibi grassi, il corpo si sente privato di una sostanza che di conseguenza richiede al proprio organismo, innescando il meccanismo della dipendenza. Con una dieta ricca di grassi viene aumentato anche l’ormone cui si implica lo stress.

Diventare dipendenti dallo junk food non è poi così difficile: se si segue una dieta scorretta la dipendenza da questo genere di cibo può diventare una strada semplice ma dannosa. Si possono contrarre problemi cardiovascolari e di obesità, oltre a squilibri emotivi e psicologici. Con una dieta ricca di cibo spazzatura dunque non solo si ingrassa ma si è anche più inclini ad ammalarsi, alla depressione e alle dipendenze da cibo e… farmaci…

 

Fonti:
ilsentiero.net
benessere.unita.it

Tratto da:
jedasupport.altervista.org

Attraverso:
ununiverso.altervista.org

 

 

Mettereste la testa in un forno a microonde?…. Lo fate tutti i giorni!

Al di là della veridicità di questi video, l’importante è sensibilizzare la gente a un uso più corretto del cellulare che come dicono diversi esperti è una fonte d’inquinamento elettromagnetico, e porterebbe all’insorgere di certe patologie (cancro compreso) molto dannose per l’equilibrio psico-fisico del corpo umano!

 

3 cellulari fanno saltare i popcorn…

… non sorprendiamoci se a qualcuno frigge il cervello!!!

 

… qui si rompono anche i bicchieri (10 cellulari)…

 

 … questo tipo addirittura con 9 cellulari riesce a friggere un uovo…

 

 

MAMMOGRAFIA: una ‘bufala medica’

di Mike Adams 

Le mammografie sono una bufala medica, oltre un milione di donne americane danneggiate da “trattamenti” non necessari per tumori che non hanno mai avuto.

La mammografia è una crudele bufala medica. Come ho descritto qui su Natural News più di una volta, lo scopo principale della mammografia non è “salvare” donne dal cancro, ma reclutarle come falsi positivi per spaventarle e portarle a sottoporsi a trattamenti costosi e tossici come la chemioterapia, le radiazioni e la chirurgia.

Il “piccolo sporco segreto” dell’industria del cancro è che proprio gli stessi oncologi che terrorizzano le donne con la falsa credenza di avere un cancro sono quelli che realizzano enormi profitti vendendo loro i chemioterapici. Il conflitto di interessi e l’abbandono dell’etica nell’industria del cancro lascia senza fiato.

Ora, un nuovo studio scientifico ha confermato che la maggior parte delle donne con “diagnosi” di cancro tramite mammografia non hanno mai avuto il cancro, ed è solo l’inizio.

mammografia_1

Il 93% delle “diagnosi precoci” non ha alcun beneficio per il paziente

Questa è la conclusione del pionieristico studio pubblicato sul New England Journal of Medicine.

“Abbiamo riscontrato che l’introduzione dello screening ha portato 1,5 milioni di donne alla diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale” scrive il co-autore dello studio Dr. Gilbert Welch.

Ora, a prima vista questa potrebbe sembrare una buona notizia. Potreste pensare “Beh, la diagnosi precoce salva delle vite, proprio come ci hanno detto Komen e le associazioni no-profit riguardo il cancro”. Ma sbagliereste. Come scoperto dal team del Dr. Welch, virtualmente non vi è stata riduzione degli stadi terminali del cancro alla mammella a partire da tutte queste diagnosi precoci, e questo significa che alla maggior parte delle donne a cui è stato detto di avere il cancro alla mammella dopo una mammografia è stato mentito.

mammografia_2

 

Così continua il dottore

“Abbiamo scoperto che ci sono state solo 0,1 milioni di donne in meno con una diagnosi di cancro alla mammella in fase terminale. La discrepanza significa che c’è stata molta diagnosi inutile ed esagerata: a più di un milione di donne è stato detto di avere un cancro in fase iniziale -molte delle quali hanno subito chirurgia, chemioterapia o radiazioni per un cancro che non le avrebbe mai fatte stare male. Anche se è impossibile sapere chi siano queste donne, il danno è evidente e serio”.

Si, lo è. Infatti, se fate il calcolo, 0,1 milioni di donne in meno con un cancro in fase terminale rispetto ad 1,5 milioni di diagnosi precoci significa che si ha avuto un falso positivo nel 93% dei casi; questo significa che non si sarebbe in ogni caso arrivati alla fase di cancro terminale.

 

Chemioterapia, radiazioni e chirurgia oncologica sono in gran parte bufale

Secondo quanto detto dagli scienziati, “il cancro alla mammella è stato over-diagnosticato (cioè sono stati trovati tumori in fase di screening ma questi non avrebbero mai portato a sintomi clinici) in almeno 1,3 milioni di donne americane negli ultimi 30 anni.

Gli oncologi di queste donne hanno mentito dicendo: “se non acconsentite al trattamento, morirete entro sei mesi” (o due anni, o qualsiasi tipo di scansione fraudolenta essi usino).

Sotto la minaccia di questa paura, la maggior parte delle donne si piegava e acconsentiva a iniziare il trattamento – spesso nello stesso giorno della falsa diagnosi. Questo cosiddetto trattamento consiste in una iniezione di sostanze chimiche mortali che fanno la fortuna degli oncologi che le vendono ai loro stessi pazienti. Si, è così: le cliniche oncologiche e i centri di trattamento del cancro fanno profitti enormi sui chemioterapici che vendono ai loro pazienti – gli stessi pazienti che spaventano e dirigono verso il trattamento con mammografie falsamente positive.

Ignorando il quasi totale fallimento della mammografia da un punto di vista scientifico, la propaganda continua a spingere verso questa tecnica in maniera assordante. Come il Dr. Welch spiega in questo articolo del New York Times:

“Nessun altro test clinico è stato tanto pubblicizzato come la mammografia – gli sforzi sono andati oltre la persuasione e sono arrivati alla coercizione. E chi la proponeva ha usato le più fuorvianti statistiche di screening a disposizione: i tassi di sopravvivenza. Una recente campagna Komen esemplifica questo aspetto: in breve, dite a chiunque che ha il cancro, e i tassi di sopravvivenza aumenteranno a dismisura.”

Komen for the cure, ovviamente, è stata scoperta a mentire sui presunti “benefici” della mammografia. Il loro trucco statistico frega la maggior parte delle donne, tristemente, e le convince a subire chemioterapie tossiche per un cancro alla mammella che non hanno mai avuto.

mammografia_3

 

Lo starnazzare dell’oncologia moderna

Quando le donne iniziano una chemioterapia per un cancro che non hanno iniziano anche a sperimentare quello che gli oncologi chiamano “sintomi del cancro”. I capelli cadono. L’appetito scompare. I muscoli si atrofizzano. Diventano deboli, confuse e cronicamente stanche. Il dottore del cancro dice poi loro “devi essere forte per sopportare tutto questo mentre le medicine fanno effetto”

Pure chiacchiere! Potreste fare meglio invocando il voodoo o semplicemente sperando di guarire. Perché tutto quel che gira attorno all’esperienza del cancro nella medicina moderna -la diagnosi, il trattamento, le autorità sanitarie– è maliziosamente fabbricato per generare un profitto all’industria del cancro.

 

“Migliori” tecnologie portano a più falsi positivi

Non c’è miglior esempio delle chiacchiere della medicina moderna che quello dell’industria del cancro. Armato con le ancora-più-precise macchine per la mammografia, il tasso di falsi positivi ha sfondato il soffitto.

 

Come il Dr. Welch scrive sul New York Times:

Sei anni fa, un follow up a lungo termine di un trial randomizzato mostrò come un quarto dei tumori riscontrati con lo screening fosse un caso di over-diagnosi. Questo studio rifletteva le potenzialità dei macchinari degli anni 80. I nuovi macchinari digitali riscontrano molte più anormalità e le stime dell’over-diagnosi sono salite compatibilmente: ora siamo probabilmente tra un terzo e metà dei tumori diagnosticati con questa metodica.

Capito la storia? Molte delle diagnosi di cancro da mammografia sono false. Ma sono un’ottima tecnica di terrorismo per trovare donne-adepte a quello che può solo che esser chiamato “culto del cancro” dove vengono manipolate fino ad auto avvelenarsi con le medicine. Verranno più tardi chiamate “sopravvissute al cancro”, se il veleno non riuscirà ad ucciderle.

Queste sopravvissute al cancro, ovviamente, sono vittime di un malizioso culto medico che io chiamo “culto di Komen”. In quasi tutti i casi non è stato il cancro ad ucciderle, ma il trattamento!

Tumore-al-seno-la-prevenzione

 

Il culto di Komen

Le persone di oggi storcono il naso al suicidio di massa del 1978 del culto di Jim Jones pensando “come è possibile che i membri siano stati tanto stupidi da avvelenarsi a morte da soli?”

Guardatevi attorno gente, perché l’industria del cancro ha preso la stessa formula di quel culto e l’ha moltiplicata per un milione. Il “culto di Komen” è una versione moderna del culto suicida di Jim Jones. Si tratta di un culto dove le persone “credono” nella promessa di salvezza di un indottrinamento chimico ma che in realtà si vedono dare morte, dolore, sofferenza e umiliazione. (Molti chirurghi oncologici hanno letteralmente amputato mammelle a seguito di diagnosi falsamente positive, sfigurando quelle donne per il resto della vita).

Una delle caratteristiche chiave di questo culto è l’adorazione dell’auto-mutilazione. Non si tratta solo di donne che vengono manipolate fino a farsi amputare le mammelle dai chirurghi; si tratta anche di donne manipolate fino a farsi iniettare veleni mortali che distruggono i loro reni, i loro fegati e i loro cervelli. L’effetto collaterale numero 1 della chemioterapia, peraltro, è il cancro.

Come ogni culto, quello dell’industria del cancro spinge su una propaganda carica di contenuto emotivo e su simboli potenti (i fiocchi rosa). Milioni di donne vengono innocentemente intrappolate in manifestazioni e raccolte fondi, apparentemente senza indizio del fatto che la maggior parte dei soldi per le “cure” finisce col pagare altre mammografie e quindi altre false diagnosi che costringeranno ancora più donne a cadere nel racket.

fiocco_rosa

Così, le stesse donne che partecipano alle raccolte fondi in questi eventi promossi dal culto dei fiocchi rosa, stanno partecipando a pagare le macchine per le mammografie che recluteranno altre donne nello stesso culto tramite diagnosi inutili seguite da “campagne di paura e terrore” portate avanti dagli oncologi. Quel che oggi l’industria del cancro sta facendo è, senza mezze misure, un crimine contro le donne. Si tratta anche di una forma di mutilazione culturale nei confronti delle donne, più o meno come abbiamo visto con gli Aztechi, i Maya e varie culture africane durante il corso della storia.

Il culto di Komen è un’operazione criminale? Quasi certamente. Su base scientifica? Neanche per sogno. Non esiste nulla di scientifico nella moderna industria del cancro se non la scientifica manipolazione delle paure e delle emozioni femminili. Quel che manca a Komen e all’industria in campo etico, scientifico o dei fatti viene ampiamente bilanciato dalle tattiche di influenzamento linguistico, di coercizione e di deliberata menzogna sui benefici della mammografia.

L’industria del cancro non è un business della cura del cancro, in fin dei conti; di fatto è il business della propaganda del culto del cancro. Come spiega il Dr.Welch:

“I sostenitori dello screening incoraggiano il pubblico a credere in due cose false e conosciute come tali. Primo, che ogni donna che ha avuto il cancro diagnosticato con una mammografia ha avuto la sua vita salvata” (pensate a quelle T-shirt con scritto “La mammografia salva le vite. Io ne sono la prova”). La verità è che queste “sopravvissute” sono molto più probabilmente vittime di over-diagnosi.

Così, tutte quelle donne che marciano indossando le T-Shirt rosa che dicono “la mammografia salva la vita” stanno in realtà dichiarandosi come vittime incoscienti di una campagna scientifica mirata alle donne e tesa a spaventarle e portarle verso trattamenti che non necessitano e che le mutileranno con farmaci tossici o bisturi chirurgici.

Se quelle magliette dicessero la verità, dovrebbero dire “Sono sopravvissuta all’industria del cancro”.

La grande domanda in tutto questo, ovviamente, è: per quanto tempo la cultura occidentale continuerà a vivere sotto l’influenza del culto di Komen? Quanti altri milioni di donne dovranno sacrificarsi sotto le chiacchiere della mammografia e la truffa dell’oncologia moderna?

Ma soprattutto, perché le famiglie consentono alle loro madri, figlie, zie e nonne di essere avvelenate e mutilate proprio davanti ai loro occhi standosene sedute ascoltando le finte autorità mediche che di fatto praticano nulla più che chiacchiere?

 

L’oncologia moderna è il medioevo della medicina occidentale

Verrà il giorno, come ho predetto più volte, in cui la moderna pratica della chemioterapia verrà relegata nei libri di storia come malasanità insieme al respirare vapori di mercurio o al rimuovere chirurgicamente organi del corpo per curare malattie psichiatriche. Fino a quel giorno, un numero incalcolabile di donne innocenti verrà ingannato e portato alla mutilazione, all’intossicazione chimica e alle radiazioni da dottori malvagi che francamente non si interessano minimamente di quante donne mutilano o uccidono fintanto che questo viene loro rimborsato.

Questa è la verità sull’industria del cancro che non sentirete da Komen (né da qualsiasi altro adepto del culto del fiocco rosa).

 

La conclusione dagli autori dello studio

Nonostante il sostanziale incremento delle diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale, lo screening mammografico ha solo marginalmente ridotto il numero di donne che si presentano con un cancro avanzato. Anche se non è chiaro quali fossero le donne realmente affette, questo squilibrio suggerisce una sostanziale over-diagnosi in circa un terzo delle nuove diagnosi e che lo screening ha, nella migliore delle ipotesi, solo un minimo effetto sui tassi di morte da carcinoma alla mammella.

 

Fonti:
www.naturalnews.com
http://www.laviadelcuore.eu