Il giornalista tedesco Udo Ulfkotte scatena un putiferio in tv, ecco le sue incredibili dichiarazioni

Sono stato un giornalista per quasi 25 anni e sono stato addestrato a mentire, a tradire e a non raccontare la verità al pubblico. Ma ora da qualche mese, osservando come i media tedeschi ed americani cercano di spingere verso una guerra in Europa, a fare la guerra alla Russia. Ho deciso che non ci sto, che non è giusto quello che ho fatto in passato non ci sto a manipolare la gente in questo modo, a fare propaganda contro la Russia e non è corretto quello che i miei colleghi fanno e hanno fatto in passato. Perché sono stati corrotti a tradire la fiducia delle persone, non solo in Europa ma in tutto il mondo.

 

Il video è una lunga (quasi 15 minuti) intervista al giornalista tedesco che ha collaborato, tra gli altri, con il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung. Oltre alla carriera di giornalista Ulfkotte è stato consigliere del governo di Helmut Kohl e tra la metà degli anni Ottanta e la fine degli anni Novanta ha vissuto a lungo in diversi paesi arabi, tra cui Iraq, Iran, Afghanistan e Arabia Saudita. Nel suo discorso Ulfkotte si dice molto preoccupato della possibilità concreta del prossimo scoppio di una guerra in Europa e si dichiara disgustato dal modo come i giornali e i media tedeschi stanno lavorando contro la Russia, foraggiati dal denaro della CIA e delle potenze occidentali per scrivere articoli e inchieste pro-Europa e pro-America. Udo Ulfkotte stesso ammette di essere stato in passato reclutato dalla CIA con il ruolo di “not official cover” e di aver collaborato in diverse occasioni con Intelligence americana. Questo è potuto accadere perché, secondo Ulfkotte, la Germania è una colonia americana e quindi gli agenti statunitensi hanno la possibilità di agire liberamente e di corrompere i giornalisti. Sono le agenzie di Intelligence che, manipolando i giornalisti, manipolano le notizie in modo da influenzare il pubblico. Udo Ulfkotte sostiene che la CIA era “di casa” in redazione al Frankfurter Allgemeine e che questa è la prassi in molte altre redazioni, dove i servizi segreti fanno sostanzialmente da ghost writer per i giornalisti che sul loro libro paga.

 

Fonte:
nextquotidiano.it