Il digiuno è la tavola operatoria della natura

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di Valdo Vaccaro

Il digiuno viene definito spesso la “tavola operatoria della natura”, poiché tramite esso – senza bisturi, senza l’uso di alcun prodotto chimico-farmaceutico, e dunque anche senza controindicazioni di sorta – è possibile far sparire in pochi giorni lipomi, miomi, tumori al seno e altro.

Far sparire in pochi giorni lipomi, miomi e tumori al seno, mediante autolisi o auto-scioglimento, senza orribili mutilazioni e senza l’uso di farmaci, è cosa normalissima per l’igienismo, anche se medici e medicalizzati rimangono spesso perplessi, sbalorditi e increduli, di fronte a questa possibilità.

E’ chiaro che se un soggetto si alimenta quotidianamente al meglio, vale a dire con cibo prevalentemente crudo, e abbondanza di frutta, se respira come si deve, se fa del moto, se riposa bene, se prende il sole, e cerca di vivere in armonia con sé stesso e gli altri, non ha bisogno di digiunareGli basta il normale e naturale digiuno notturno e la colazione a base di frutta acquosa, per regolare perfettamente il suo organismo. Per una persona non carica di troppi veleni, e di pre-esistenti patologie curate con farmaci, il digiuno autogestito può estendersi senza troppi problemi a una settimana e anche oltre, se vuole magari mandar via innocentemente qualche chilo di troppo.

Difficile dire con certezza quanto a lungo si può estendere un digiuno senza assistenza, dato che ogni caso è diverso. A volte, per evitare crisi eliminative troppo forti e intense (soprattutto nelle persone molto intossicate), si suddivide il digiuno in due o tre sedute a distanza di uno o due mesi. L’assistenza al digiuno si limita, in ogni caso, a parole di spiegazione e di incoraggiamento, durante il momento delicato delle crisi espulsive, e a niente altro che quello. Trattasi dunque di supporto psicologico più che pratico.

Quando il digiunante ha a disposizione una decina di bottiglie di acqua distillata (o comunque leggera in termini di minerali) vicino al comodino, quando sta rilassato a letto, quando mantiene un bel ritmo respiratorio, quando la stanza è arieggiata, priva di odori e di rumori, di radio e televisione, tutto procede liscio. Il digiuno si interrompe allorquando arrivano i segnali giusti, ovvero quando la patina bianca della lingua scompare, quando le urine ridiventano chiare, quando l’alito e il sapore in bocca ridiventano gradevoli, e quando ritorna in modo prepotente l’appetito.

Il digiuno, tuttavia, non si interrompe certamente buttandosi su un piatto di spaghetti, ma con qualche giorno di alimentazione fruttariana (meglio solo frutta acquosa) o a base di centrifugati o frullati di carote, bietole, mele, ecc., per completare il lavoro ripulitivo, per poi riprendere alla fine la dieta normale umana, che è quella vegana tendenzialmente crudista, priva di effetti collaterali e intossicanti (salvo che uno non voglia rimettersi nuovamente nei guai).

Ogni fenomeno fastidioso, ogni dolorino, ogni debolezza, ogni senso di vertigine, ogni eritema e ogni rigonfiamento epidermico, ogni scarico di muco, ogni liberazione di pus, ogni eventuale tensione nervosa e ogni temporaneo picco depressivo, vanno inquadrati nella famosa crisi eliminativa. Trattasi di una crisi costruttiva, gestita con sapienza dal sistema immunitario, che con l’aiuto dissolvente dell’acqua leggera e demineralizzata, smaltisce le acque stanche e le cellule grasse, disgrega i depositi interni di minerali inorganici, di acidi, di urokinasi, di ammoniaca, di caffeine, teine, nicotine e cadaverine, nonché demolisce per autolisi le crescite patologiche e irregolari tipo calcoli, tumori, cisti, lipomi e compagnia bella.

Il digiuno però non si limita a quanto sopra, ma fa molto di più. Smonta e smentisce categoricamente tutte le bugie pasteuriane e neo-pasteuriane, tutte le teorie mediche sui batteri e sui virus, sulle intolleranze e le allergie. Annienta e ridicolizza tutte le vecchie ideologie, tutti i martellamenti ministeriali su virus e ceppi virali provenienti dai vari punti cardinali del globo, evidenziando come un corpo diagnosticato carico di batteri e virus, senza alcun antibiotico e alcun antivirale, senza alcuna vaccinazione, si libera velocemente da batteri e virus accumulati, riacquistando al 100% la sua salute.

Infatti, se avessero ragione i virologi e gli immunologi, una persona che affronti un digiuno, carica di batteri e di virus, lasciata senza cure biochimiche all’azione di tali voraci predatori, verrebbe divorata velocemente dai medesimi, sviluppatisi nel frattempo esponenzialmente, e morirebbe in preda a mille sofferenze. Succede invece esattamente l’opposto. Come mai? I virologi si defilano e scappano via imbarazzati. Non sanno cosa rispondere. Il motivo è ben presto spiegato. I batteri non trovano più porcherie da mangiare all’interno di un corpo ripulito dal digiuno, riducendosi così al quantitativo normale, logico e simbiotico previsto dalla natura. I virus, ovvero i detriti derivanti dalla fisiologica moria cellulare (normale ricambio metabolico giornaliero che vede miliardi di cellule morire e trovare le proprie sostitute), vengono parzialmente riciclati (vedi recupero del ferro in zona intestinale), e poi espulsi. Anche le allergie vengono a loro volta attenuate ed esorcizzate in modo naturale.

Nessuna meraviglia dunque che l’Ordine Medico combatta l’igienismo e il digiunismo a spada tratta, dicendone di cotte e di crude, spaventando a morte i malati e inducendoli a evitare tale pratica. Il digiuno mette in evidenza più di ogni altra cosa al mondo gli svarioni, gli spropositi, le ipocrisie, le corruzioni e le piccolezze della medicina. Il digiuno denuda spietatamente il monarca sanitario, mettendolo sotto i riflettori, smascherando tutto quanto c’è sotto. In definitiva, sbeffeggia la vorace e venale sanità mondiale, facendo guarire perfettamente la gente col semplice costo di poche bottiglie di acqua e di un piccolo sacrificio.

Ho dovuto scrivere decine di articoli su questo argomento, tipo: “Scienza e fantascienza del virus”, oppure “L’AIDS non malattia ma programma di governo”, “Il caso Sandlers e i conigli polio-resistenti”, “La farsa del contagio batterico-virale”, e tanti altri, per scalfire le intoccabili cattedre dei baroni e demolire le presunzioni e le arroganze dei ministri e dei sottosegretari, dei governi, dei piazzisti e dei portaborse, dei giornali e delle televisioni.

Ma coi ragionamenti teorici, è facile inceppare nelle trappole dei sofismi e nelle reti degli azzeccagarbugli. Qui parliamo di un esperimento pratico, facilmente ripetibile, verificabile e controllabile da una qualsiasi giuria pubblica. In realtà bastano 3-5 giorni di digiuno, per smantellare ogni montatura sanitaria, ogni costruzione fasulla e truffaldina basata sul binomio batterio-virus. Il digiuno è la prova del nove che batteri e virus non c’entrano in alcun modo con le malattie, non le provocano, ma sono semmai causati e moltiplicati da esse, e dalle tossicità accumulate precedentemente dal fisico. Si tratta di una semplice, chiara ed inequivocabile prova.

 

Fonte:
dionidream.com

 

Artrite – Un metodo naturale per liberarsene definitivamente

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Dottor Herbert M. Shelton, tratto da “Scienza e Salute”, dicembre 1988

“Non esiste una cura per l’artrite”, sentenzia la voce alla radio, “ma c’è li farmaco tal dei tali». Il farmaco “tal dei tali” è una medicina notevolmente pubblicizzata per «alleviare» i dolori dovuti a mal di testa, neurite, neuralgia, reumatismi ed artrite. Naturalmente il suo corso regolare è quello di fungere da palliativo nei confronti dei sintomi, piuttosto che allontanare le cause. Il mal di testa è un sintomo. Può essere “alleviato” temporaneamente con l’aspirina che non fa nulla per eliminare le cause dei mai di testa. Questi metodi abusano dell’organismo umano eppure sono molto popolari e alla fine arrecano più male che bene.

La salute scaturisce da uno stile di vita giusto; la malattia scaturisce da uno stile di vita errato.

La persona che riesce a vedere nello stile di vita errato le cause della malattia è mentalmente preparata ad accettare un piano razionale (e radicale) per l’assistenza del corpo e della mente, non solo come mezzo di preservazione, ma anche di ripristino della salute. Gli elementi di un successo illimitato sono contenuti nei principi della salute che deriva da uno stile di vita salutare.
I reumatismi, l’artrite e la gotta sono in effetti tre termini che indicano una medesima condizione: l’infiammazione delle articolazioni.

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La gotta si riferisce all’infiammazione delle articolazioni delle dita dei piedi. Il reumatismo invece è più ampio e si riferisce all’infiammazione muscolare. La lombaggine è un termine utilizzato per indicare i reumatismi alla regione lombare, i reumatismi possono interessare anche la regione dei muscoli intercostali. L’artrite reumatoide e l’artrite deformante sono reumatismi alle articolazioni che hanno subito processi deformanti.
Queste condizioni possono essere acute, subacute o croniche. La forma acuta è in genere quella più grave ed è accompagnata da febbre. La forma subacuta dei reumatismi o dell’artrite è simile a quella acuta, tranne che per il fatto che i suoi sintomi non sono sempre così gravi. La forma acuta e quella subacuta delle malattie reumatiche possono manifestarsi di tanto in tanto e diventare gradualmente croniche. La gotta cronica e l’artrite cronica tendono a diffondersi da un’articolazione all’altra e nel tempo le strutture articolari possono essere distrutte mentre la parte terminale delle ossa finisce per unirsi, dando origine all’anchilosi.

Si crede che queste condizioni siano determinate da germi e siano affiancate a raffreddori, tonsillite ed altri problemi. Non è vero che i raffreddori, la scarlattina, la tonsillite, il morbillo ed altre “malattie” acute, che spesso precedono i reumatismi, sono la causa dei reumatismi acuti o cronici, in quanto si tratta di crisi dovute a una debilitazione costituzionale da cui dipendono anche i reumatismi o l’artrite.
I reumatismi acuti, semplici o cronici, l’artrite deformante, la osteoartrite cronica o le semplici artriti sono anch’esse delle crisi che compaiono in seguito a un indebolimento costituzionale, consistente innanzitutto di una diatesi reumatica o predisposizione e in secondo luogo di una debilitazione combinata e di una tossiemia determinate da abitudini di vita errate e da regimi alimentari sbagliati.
L’artrite reumatoide dipende da una nutrizione sbagliata in coloro che soffrono di predisposizione alla gotta. E’ legata ai calcoli alla cistifellea e ai reni, all’indurimento delle arterie, ai depositi calcarei nelle valvole dei cuore e a tutte le forme di “reumatismi” ai quali viene dato il nome di gotta.
Appartiene alle «malattie da deficienza».

reumatismiI reumatismi e i reumatismi al cuore sono determinati da un’autoinfezione e da abitudini che debilitano e indeboliscono i poteri digestivi; successivamente se quelle pratiche indebolenti persistono si manifesta la fermentazione intestinale; questa fermentazione altera l’alcalinità dei sangue e spiana la strada ai reumatismi e alle malattie al cuore nelle persone predisposte, o comunque prepara le condizioni allo sviluppo di queste malattie.
Sebbene i sintomi gastrointestinali cronici siano comuni a tutte le artriti croniche, non si sa se la persona in genere riesca a rendersi conto che questi reumatismi provengono dall’iperalimentazione o comunque da combinazioni alimentari improprie.

L’individuo predisposto ai reumatismi rappresenta una persona che “vive bene”, ma non saggiamente. Ama “la buona cucina” e abbondanza, e come regola preferisce mangiare amidi e zuccheri in eccesso.

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Queste abitudini persistono fino al momento in cui non si è più capaci di “amministrare” il cibo.
Troppi amidi o troppi amidi e zuccheri combinati costituiscono uno dei fattori preponderanti nella predisposizione a reumatismi in qualsiasi forma essi si manifestino; non è più il tempo del pane con la marmellata, del pane con lo zucchero o con lo sciroppo, dei dolci o dei cereali con lo zucchero che hanno giocato un grande ruolo nella manifestazione dei reumatismi, dell’artrite, della gotta, molto più di qualsiasi altro cibo o di combinazioni di cibi: il pane con la carne, le uova con il pane, il pane con la frutta, il pane tre volte al giorno, il pane ogni volta che si mangia, o tra un pasto e l’altro o il pane con le patate, con i dolci, ecc..

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Nel caso di un reumatismo al cuore, le fibrine si depositano nelle valvole, che non riescono a chiudersi normalmente, così si origina il difetto a livello delle valvole. Comunque, non si può affermare che l’artrite alle ginocchia, per esempio, causi dei problemi al cuore. E’ più giusto dire che il cuore è danneggiato dalle tossine che hanno causato l’artrite, in quanto il difetto al cuore è anche dovuto a un’autoinfezione imposta da una tossiemia primaria o metabolica. Le malattie al cuore hanno un’altra causa forse più comune. Circa 90 anni fa Sir Lauder Brunton ha affermato che i salicilati (l’aspirina) se da un lato “alleviano” il dolore dei reumatismi, dall’altro aggravano la malattia al cuore.

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Oggi i medici persistono nell’utilizzazione dei salicilati in caso di reumatismi e spesso discutono il problema della grande incidenza di malattie cardiache che fanno seguito ai reumatismi.
Salicylic_AcidIl dr. Richard C. Cabot nel suo Manuale di Medicina afferma a proposito dei reumatismi: «Le droghe definite salicilati, a cui appartengono le aspirine, ci permettono di alleviare il dolore di questa malattia. Non la curano, non abbreviano la durata della malattia, non proteggono il cuore, non fanno nulla se non alleviare il dolore e questo è già tanto. Sono stati una grande benedizione, rendendo così non più necessario l’uso della morfina e di droghe simili come una volta venivano utilizzate».
Non è vero “che non fanno nulla se non alleviare il dolore.” Infatti, il loro operato si ripercuote a livello dei nervi che diventano insensibili e ovviamente la cosa non può avvenire senza danno ai nervi in particolare e allo stesso corpo in generale. Qualsiasi studio accurato su tale argomento rivelerebbe i foro effetti dannosi.

Perché sottomettersi agli effetti dannosi di una cura, che non abbrevia la malattia e non protegge il cuore? In che modo questi veleni e i loro effetti dannosi possono effettivamente essere detti una benedizione? Solo nel senso che essi hanno sostituito delle droghe più dannose come la morfina, che sicuramente costituisce il peggiore tra i due mali.

tonsillePer un certo periodo di tempo era piuttosto diffuso cercare di porre rimedio a queste affezioni eliminando i denti, le tonsille, la cistifellea, l’appendice, le ovaie, ecc.. L’eliminazione di questi cosiddetti “sfoghi di infezione” era ritenuto essenziale non perché causassero l’artrite, ma perché rappresentavano parte della patologia generale. E’ vero le secrezioni devono essere drenate, ma non è necessario rimuovere gli organi. Essi possono tornare a godere di ottima salute.
Perché sottoporsi ad un’operazione per la rimozione dell’appendice, della cistifellea per curare i reumatismi, quando la causa dei reumatismi, dell’appendicite, della colecistite è la stessa?

Poiché tutte queste affezioni sono determinate da un’unica causa, la tossiemia, può una qualsiasi persona dotata di un briciolo di intelligenza aspettarsi di curare una delle tre affezioni, eliminando uno degli organi? I medici promettono di eliminare la gotta, l’artrite, i reumatismi attraverso l’operazione di un’appendice infiammata o di una cistifellea – queste ultime affezioni derivano dalla stessa causa che ha prodotto la prima. Ma la cosa è altrettanto assurda proprio come eliminare un durone dall’alluce operando e incidendo il mignolo. Anche quando il cuore viene coinvolto, i reumatismi hanno la tendenza a guarire, sebbene qualche volta il cuore possa essere danneggiato permanentemente e sebbene l’infiammazione reumatica del cuore qualche volta si concluda con la morte. Guarire da un’infiammazione reumatica acuta delle dita dei piedi (gotta), delle articolazioni (artrite) o dei muscoli (reumatismi muscolari) non significa tornare in buona salute. Una crisi può passare e alcuni giorni dopo o altre settimane se ne manifesta un’altra. Le crisi vanno e vengono, ma la tossiemia che è alla loro base, le alterazioni dei metabolismo e lo stile di vita errato continuano.

Non c’è bisogno di meravigliarsi e di chiedersi perché queste affezioni artritiche difficilmente riescano ad essere superate. Sono delle condizioni estremamente debilitanti, in cui la tossiemia è notevole e spesso ha raggiunto l’ultimo stadio.
Il metabolismo è stato alterato eppure queste persone sofferenti non vogliono abbandonare quelle vecchie e cattive abitudini che hanno determinato l’affezione. Si scoraggiano facilmente, cosa di cui i trattamenti e le terapie precedenti sono in gran parte responsabili. Molti non ricorrerebbero a nessun tipo di consiglio se la gravità dei sintomi non glielo imponesse.
L’eliminazione di tutte le abitudini debilitanti e che favoriscono l’assorbimento dei veleni nel tratto gastrointestinale, permette di evitare gli “attacchi” dei reumatismi, della gotta, dell’artrite anche se è stata acquisita una certa predisposizione verso di essi.

Al contrario, data una predisposizione o diatesi verso una malattia, sia essa la gotta, l’artrite, la tubercolosi, la neurastenia, il morbo di Bright o qualsiasi altro nome, aggiunta alla debilitazione e alla tossiemia, allora non mancherà che si manifesti una vera crisi.
Spesso sentiamo che le istituzioni mediche trattano l’artrite attraverso la dieta, anche se non riescono ad ottenere gli stessi risultati raggiungibili con il trattamento Igienico. Innanzitutto, perché ignorano la debilitazione e la tossiemia e lo stile di vita da cui essi dipendono. In secondo luogo, perché gli individui assuefatti alle droghe, utilizzano il cibo come droghe, cioè cercano di curarsi con la dieta senza allontanare le cause dell’artrite.
L’artrite è incompatibile con gli zuccheri e gli amidi, in seguito al cattivo funzionamento dei metabolismo.

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Comunque, i migliori risultati si ottengono non attraverso una mera riduzione dei carboidrati, ma attraverso una riduzione generale dei regime alimentare, in quanto i carboidrati non sono gli unici colpevoli. La tossiemia appare in seguito all’abuso che si protrae nel tempo di qualsiasi cibo ingerito impropriamente e nelle combinazioni errate.
Quindi non tanto la riduzione dei cibo, quanto l’astinenza da qualsiasi cibo, per un certo periodo, riuscirà ad eliminare rapidamente l’irritazione gastrointestinale che rappresenta il punto di partenza di tutti i casi di artrite reumatoide. A ciò si aggiungerà una correzione dello stile di vita nella sua totalità e un riposo adeguato per recuperare a pieno l’energia nervosa.
La salute non deriva da trattamenti, terapie, cure, bensì da uno stile di vita salutare che ne permetterà il ripristino e la salvaguardia. La persona che soffre di artrite può ritrovare la salute se impara a vivere in modo appropriato prima che le articolazioni siano stato danneggiate in modo eccessivo.
 


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Valdo Vaccaro
Dizionario di Salute Naturale – Libro
Le risposte della scienza igienista – a ogni sintomo un rimedio
Anima Edizioni

 

 

 

 

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Herbert M. Shelton
Artrite: Soluzione Naturale
Come prevenire e disfarsi naturalmente di questa malattia senza medicine o chirurgia
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Fonte:
www.dionidream.com

 

 

Bluff B12 e carenze inesistenti! – Valdo Vaccaro

Lettera

QUALCHE TIMORE INNESCATO DAI SOLITI ESAMI DEL SANGUE

Ciao Valdo come stai? Tutto bene? Ho bisogno di un consiglio da parte tua. Tempo fa sono stato dalla De Petris (che ti conosce e ti saluta) per una questione di afte che mi attanagliano da anni.
Mi ha fatto fare degli esami del sangue approfonditi. Si è verificato ciò che lei temeva, ossia carenza di B12 (131 il risultato e 211-911 il valore di riferimento), omocisteina alta (17,9 il risultato e 15,4 il valore max di riferimento), creatinina bassa (0,49 risultato e 0,50-1,25 il valore di riferimento), globuli bianchi bassi (3,4 il risultato e 4,8-10,8 il valore di riferimento).

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DUBBI SULLA B12

Lei mi consigliava degli integratori vegani che esistono in commercio non farmaceutici e non testati sugli animali.
Tu cosa mi consigli alla luce di questi valori? Ho letto che la carenza di B12 comporta dei rischi.

E’ vero tutto ciò? Grazie mille Valdo e buona giornata.

Tiziano

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Risposta del professor Valdo Vaccaro

UNA IPNOTICA FISSAZIONE CHIAMATA B12

Valdo-VaccaroCiao Tiziano, sto magnificamente sull’invidiabile ed ultrastabile accoppiata 100 pg/mL per la B12 e 26 ng per la B9, e ricambio pubblicamente i saluti alla dottoressa De Petris, brillante autrice, tra le altre ottime cose che fa, di un testo sui colori naturali della frutta. Nulla di quanto scrivo sia inteso a contrasto o polemica “ad personam” su quanto ti ha indicato. Già il fatto di averti suggerito rimedi non farmaceutici e non testati su animali, le rende onore e le fa guadagnare ulteriori simpatie. Detto questo, ho ovviamente le mie idee e i miei dati, sia sugli esami del sangue (limiti e modalità), che sulla trasmissione degli esami ai pazienti (se fossi medico, non darei al paziente i dati stessi), che sulla interpretazione dei dati. Sulla B12 in particolare c’è molto, anzi troppo da ridire, e sempre in linea generale. Chiaro che ti allego alcune tesine esplicative.

 

CARENZA O ECCEDENZA? TI RISPONDO ECCEDENZA!

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Struttura chimica della vitamina B12

Chi ti ha mai detto che 131 pg/mL siano bassi? Io ti dico che, al contrario, sono troppo alti. Troppo alti soprattutto se il tuo livello di folati B9 sta intorno ai livelli alti (da 3 a 16 è il valore di riferimento). Hai dunque degli ottimi margini di miglioramento. Verso il basso, naturalmente, visto che più bassa è la B12 e meglio stai, in quanto significa che il tuo sangue circola veloce e che il tuo metabolismo non soffre di pigrizia linfatica.

Per il resto non ho mai creduto all’inseguimento dei singoli valori, per una serie di motivi che ho già detto e ribadito in diverse recenti tesine che evidentemente ti sono sfuggite.

 

I GAGLIOFFI ADULTERATORI DELLA FDA

pinocchioTi ricordi la storia di Pinocchio? Se tu trovassi per strada un tizio dal naso lungo un metro, crederesti forse a quanto ti dice? Bene, la FDA (Federal Drug Administration), più che un naso ha una proboscide lunga quanto l’oceano Atlantico, ed è grazie a tale proboscide che ha imbrogliato ed infinocchiato il mondo negli ultimi 50 anni, senza che nessuna autorità e nessuna forza pubblica sia ancora andata ad arrestare, uno per uno, i suoi gaglioffi. Un po’ di galera, almeno per qualche mese, con qualche tazebao di svergognamento pubblico, come usano fare in Cina nei riguardi dei furfanti che adulterano l’olio o allungano il latte con la pipì di mucca, o con quella umana direttamente, per incrementare il grado minimo proteico del latte precedentemente annacquato.

 

CLAMOROSI BROGLI SULLE QUOTE PROTEICHE E SULLA VITAMINA-C

vitamina-cLe sue balle strabilianti vanno dalle piramidi alimentari contraffatte alle tabelle truccate e manipolate.

Clamorosi i suoi raggiri sulle proteine, indicate intorno ai 300 grammi/giorno e man mano ridotte, a 250, 200, 175, 150, e ora 75, quando le stesse OMS, WHO e FAO, hanno pubblicamente approvato i 24-30 grammi come tetto massimo oltre il quale il corpo umano va in acidificazione. Altrettanto clamorosa la sua sottovalutazione della vitamina C, che da anni giace a 40-60 mg/giorno quando tutti la quotano a 300-600.

 

TRUCCHETTI E MANIPOLAZIONI

world-health-organizationMa la cosa più odiosa sta proprio nell’aver manipolato i dati sulla B12 negli anni ’70, quando la WHO li aveva fissati a 80-900. Dava molto fastidio quel livello minimo vedo-non-ti-vedo, peso-non-ti-peso, che caratterizza le persone in forma strepitosa come i vegani-crudisti accorti. E alla FDA, sempre farcita da personaggi in combutta coi McDonald’s, presero quei minimi di 80 e li moltiplicarono per due, portandoli a 157 (non 160 per dissimulare il furbo ritocco e non destare troppi sospetti). Scelsero la B12 a ragion veduta. Tutto puoi pesare ma non un umore e un odore che va e viene. Nessuno sarebbe stato in grado di scoprire facilmente i loro trucchi. fda_logo

 

L’IMPORTANZA STRATEGICA DI ALTERARE DEI DATI

Siccome nella B12 il livello basilare che conta è quello minimo, il portare la quota da 80 a 157 ebbe enorme importanza strategica, spingendo masse di persone nel mondo a fare alcune clamorose scemenze tipo:

A) Mangiare carne, pesce, formaggi magari una volta la settimana per garantirsi una B12 elevata.

B) Sentirsi in crisi e a rischio come vegetariani.

C) Diventare vittime del martellamento terroristico sulla B12

D) Avere l’impressione di appartenere a una scuola vegana ottima ma caratterizzata da una grave carenza, quasi uno zampino del diavolo, o un difetto di fabbricazione da parte di un Creatore pressappochista e deficiente.

E) Prendere integrazioni di B12 (con gravi perturbazioni e sbilanci, viste le precise leggi del minimo che governano le sinergie tra i minerali e le vitamine, e gravi rischi di eccesso).

 

MANIPOLI UN NUMERETTO E 7 MILIARDI DI PECORELLE SEGUONO IL TUO IMBROGLIO

No-More-LiesMa la cosa più scandalosa e irritante di questa faccenda, è la totale inerzia, il pio, acritico e giocondo abbeverarsi della gente, incluso per primi i medici e i docenti universitari, a quanto propinato scandalosamente dalla FDA.Un mondo di pecore sotto ogni aspetto. Basta appendere sulle pareti di ambulatori e ospedali una tabella firmata dal Dr. Pinco Pallino, del Ministero della Sanità (che ricopia pedissequamente i dati trasmessi da SuperPinocchio-FDA) e tutti fanno Beeh, cioè Biiii, o meglio Biiidodici.

 

LE RICERCHE PIU’ AVANZATE CONFERMANO IN PIENO IL BLUFF B12

The-China-StudyGli ultimissimi studi condotti da centinaia di medici e ricercatori trasparenti americani, europei e cinesi, diretti da Colin Campbell nel The China Study, confermano quanto già si sapeva da decenni. La B12 è importante al pari di tutte le altre vitamine, Si trova sempre e comunque in compagnia sinergica e proporzionata nei raggruppamenti di vitamine del gruppo B, ed in particolare con la B6 e la B9. La sua presenza è sempre impercettibile e imponderabile come è giusto che sia, tanto nell’uomo che nei carburanti dell’uomo che sono le piante vive e non cotte. Quindi c’è B12 in tutto il fogliame, in tutte le radici, in tutti i frutti, ma sempre a livelli vedo-non-ti-vedo. Più enzima impalpabile che vitamina dotata di peso molecolare. Uno sputtanamento della FDA su tutti i fronti. Ci sarà qualcuno che, dopo aver praticato infame bidodicismo per anni e anni, arrossisce o impallidisce per l’imbarazzo? Oppure tutti brillano per la loro bella faccia di bronzo?

Valdo Vaccaro

 

Fonte:
http://valdovaccaro.blogspot.ch