Mauro Biglino – Conferenza a Varese – 22 Gennaio 2015

Conferenza imperdibile di Mauro Biglino sulla lettura della Bibbia secondo i testi Ebraici e Masoretici. La conferenza si è tenuta il 22 gennaio 2015 presso Bagatella Libreria per l’Anima – Bio Wine Bar.

Si ringrazia l’autore della ripresa che, come noi, contribuisce alla difficile opera di divulgazione delle idee di Mauro Biglino.

 Mauro Biglino (Torino, 13 settembre 1950) è un saggista e traduttore italiano. Cultore di storia delle religioni, specializzatosi nella traduzione dall’ebraico antico, ha tradotto dal testo masoretico diciannove libri della Bibbia, di cui dodici pubblicati nel libro “I profeti minori” e i rimanenti ne “I cinque Meghillôt“, libri pubblicati a cura di P. Beretta per la casa editrice Edizioni San Paolo. Conferenziere e curatore di prodotti multimediali sugli argomenti trattati, come traduttore della Bibbia, è stato intervistato dalla televisione nazionale italiana e da diverse emittenti radiofoniche.

Secondo Biglino, attraverso l’analisi diretta di quanto riportato dai testi ebraici della Bibbia, si potrebbe meglio accedere alla conoscenza e alla comprensione del pensiero religioso. Traduce quello che legge nell’Antico Testamento, tralasciando volutamente gli aspetti inerenti alla fede, riservati alla sensibilità personale. Biglino propone quindi una disamina dell’antico testamento attraverso la traduzione letterale del testo ebraico, la Biblia Hebraica Stuttgartensia. In particolare vengono posti in risalto i riferimenti e le conoscenze tecnologiche di coloro i quali, secondo l’Autore, avrebbero creato l’uomo a propria immagine e somiglianza. Inoltre evidenzia come, nei testi biblici, sarebbero riscontrabili riferimenti a velivoli alieni – o comunque a dispositivi dotati di tecnologie all’epoca non conosciute e non compatibili con il livello di conoscenze tecnologiche del periodo – e alla presenza di esseri provenienti da altri pianeti. Oltre alle teorie ufologiche, espone traduzioni che differiscono in forma e in contenuto da quelle adottate dalle maggiori confessioni religiose, riscontrando talune differenze semantiche e interpretative. Ne “La Bibbia non è un libro sacro“, l’Autore, pone l’accento su come la divinità, spiritualmente intesa, non sarebbe presente nell’Antico Testamento e si interroga anche sulle possibili modifiche subite dal testo e sulle figure attive nei secoli per dar seguito a tali interventi. [Fonte: Wikipedia].