Marra spiega che cos’è la mafia, il signoraggio bancario e perché furono uccisi Moro e Kennedy

… commento da YouTube di ale lio:
Marra non ha tutti i torti e Barbacetto è un inutile disinformatore da quattro soldi. Definire Barbacetto giornalista è offendere l’intero mondo dell’informazione. Marra parla chiaro, non dice che la mafia non esiste, ma parla di cultura mafiosa, cosa vera e sacrosanta. Marra non fa chiacchiere da bar, ma coglie cose che non tutti riescono a capire. Barbacetto è utile per dare consigli di cucina a Donna Moderna per le casalinghe di Cittadella, mentre Marra pone una questione seria. Per me sinceramente la prima forma di associazione a delinquere, vera e propria, è la Repubblica Italiana. Nessuno ha mai detto che tutto il CSM (Consiglio Superiore della Magistratura) o quasi, era CONTRO Borsellino e Falcone.

 

 Le banconote che causarono la morte di Moro (500 lire) e Kennedy (2 dollari)

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Questa non è una crisi economica…

di Marco Della Luna

Questa non è una crisi economica. Spiegata la fretta di Renzi sull’Italicum.

Questa non è una crisi economica, ma è uno strumento, un processo voluto e pianificato per arrivare a sostituire la zootecnia alla politica, ossia per poter governare la popolazione terrestre con la padronanza e prevedibilità con cui si governa il bestiame nella stalla o i polli in batteria. E per arrivarci con la collaborazione della gente, facendole credere che le riforme siano tutte scelte scientifiche razionali e magari anche democratiche (l’aspetto didattico-ideologico, la dottrina dei mercati sani e disciplinanti).

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Questo processo è stato avviato dalla metà degli anni ’70, mediante una serie di precise scelte: un preciso modello economico, una serie di riforme legislative, di lungo respiro (soprattutto la deregolamentazione del settore bancario, l’indipendenza delle banche centrali, la privatizzazione del rifinanziamento del debito pubblico), che si sapeva benissimo che cosa avrebbero prodotto, ossia una società e un’economia reale permanentemente in balia dei mercati e ricattabili dagli speculatori finanziari. Una crescente concentrazione di quote di reddito, quote di ricchezza, quote di potere, nelle mani dei pochi che decidono. Tutti gli altri soggetti (cioè Stati, imprese, famiglie, pensionati, disoccupati…) permanentemente con l’acqua alla gola, impoveriti, costretti ad obbedire, ad accettare, come condizione per una boccata d’aria o di quantitative easingla (seconda) più grande truffa della storia – dosi ulteriori di quelle medesime riforme. Dosi ulteriori di concentrazione di ricchezza e potenza, di oligarchia tecnocratica irresponsabile e senza partecipazione dal basso, senza controllo democratico. Senza garanzie costituzionali. Era tutto intenzionale. Infatti, nessuno dei meccanismi finanziari che hanno prodotto e mantengono l’apparente crisi è stato rimosso, dopo visti i danni che facevano, nemmeno la possibilità per le banche di giocare in borsa coi soldi dei risparmiatori.

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Anche l’euro si sapeva benissimo che cosa avrebbe prodotto, in base a ripetute esperienze precedenti con il blocco dei cambi tra paesi economicamente dissimili.

Tutto questo non è un incidente, una crisi, un cigno nero, bensì un’operazione di potenziamento e razionalizzazione tecnologica del controllo sociale; non mira banalmente al profitto economico, il quale ormai è un concetto superato da quando la ricchezza si produce con metodi contabili ed elettronici nel gioco di sponda tra banche e governi, che possono creare tanto denaro quanto vogliono. Mira all’ottimizzazione tecnologica e giuridica del dominio sociale.

Non è una crisi, e soprattutto non è una crisi economica, signori economisti; sicché affannarsi a proporre ingegnose soluzioni sul piano economico e monetario è incongruo, improduttivo. Non è qualcosa di accidentale, non si sta cercando di uscirne, è un processo guidato verso un obiettivo preciso e già ampiamente conseguito, un processo a cui nessuna forza politica o morale può opporsi efficacemente, dati i rapporti di forza, e l’unica speranza sta nella possibilità che esso sfugga di mano ai suoi strateghi e ingegneri, per la sua stessa complessità e dinamicità.

La fascistoide riforma costituzionale ed elettorale di Renzi – diciamo di Renzi, ma sappiamo che le riforme strutturali in Italia le detta Francoforte, nell’interesse di padroni stranieri, e che da qualche tempo i primi ministri italiani agiscono su suo mandato – è un tassello italiano di questa strategia zootecnica, disegnato per consentire la gestione dell’intero paese attraverso un’unica persona, un unico organo istituzionale, il Primo Ministro, che assommerà in sé i poteri politici senza contrappesi e controlli indipendenti. I tempi forzati in cui detta riforma deve venire attuata sono verosimilmente in relazione al tempo per cui la situazione italiana può reggere, prima che vengano  meno le condizioni esterne molto favorevoli oggi presenti, prima che arrivino pesanti scadenze finanziarie, prima che si dissolva l’impressione popolare di incipiente ripresa e che si renda necessario imporre nuovi e impopolare i sacrifici.

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Quando ciò avverrà, si scateneranno forti tensioni sociali e si calcola di poterle reprimere e contenere grazie a una riforma costituzionale di tipo autoritario. Renzi non è un dittatore, è solo un esecutore teleguidato, costruito col marketing. Ma sta preparando il posto di comando per il dittatore che verrà dopo di lui. Ecco il perché della fiducia posta dal governo sull’Italicum, una riforma elettorale che andrà in vigore nel 2016, sicché non ci dovrebbe essere fretta ad approvarla; ma in realtà c’è molta fretta, perché proprio nel 2016 finirà il quantitative easing assieme agli effetti benefici della svalutazione dell’euro, e allora il quadro potrebbe saltare, bisogna avere tutto pronto.

Renzi

Per rispettare questi tempi, e a conferma del fatto che il suo governo come i precedenti rappresenta l’alleanza (asimmetrica) tra gli interessi della casta  italiana e quelli del padrone straniero, il governo Renzi deve mantenere l’appoggio degli interessi parassitari legati alla politica e necessari per avere i voti in parlamento, il che spiega perché non ha toccato i centri di spreco e ruberie come le famose società partecipate e non ha proceduto alla spending review, quantunque queste siano vere urgenze. Se l’avesse fatto, la sua maggioranza si sarebbe squagliata subito. Invece il 29 e 30 aprile ben due terzi dai suoi apparenti oppositori interni gli hanno votato la fiducia sulla legge elettorale. Funziona sempre, questa irresistibile attrazione delle poltrone che resteranno a galla quando il paese affonderà.

 

Fonte:
marcodellaluna.info

 

L’Impero d’Europa fondato sul tradimento dei popoli – Giuliano Amato confessa: ecco come vi abbiamo portato nell’euro! Pura follia!

Allucinante confessione di Giuliano Amato, deposta come se si trattasse di una marachella qualunque e non della vita di milioni di persone: sapevano, li avevano avvisati, avevano previsto tutto ma andarono avanti lo stesso! Portarono questo paese nell’euro pur consapevoli che difficilmente avrebbe funzionato. Ma non è una lezione di storia, non è il racconto della decadenza del Sacro Romano Impero. E’ qualcosa che sta succedendo adesso, qui. Andrebbe raccontato con ben altro sentimento di contrizione, non con questa nonchalance. Hanno giocato. Hanno perso, ma il debito di morte dobbiamo pagarlo noi. Siamo alla follia! Ecco le sue allucinanti parole…

Amato si becca una pensione d’oro e probabilmente sarà un possible presidente della repubblica… più si fanno male le cose più ti premiano…

 

Fonte:
byoblu.com

 

Project Avalon intervista Simon Parkes, che parla del futuro della Terra e l’influenza di alcune razze aliene

Questa intervista è stata pubblicata il giorno 11 maggio 2014  ed è stata organizzata dal Progetto Avalon. Simon Parkes, ha avuto molteplici contatti ed esperienze con extraterrestri, ed è da tempo un rispettato membro del Forum di Avalon.

parkes_matides L’intervista, (con sottotitoli in Italiano) ha avuto luogo a casa di Simon Parkes il 15 Dicembre 2013, è stata realizzata da Karelia, moderatrice di Avalon. Le domande sono state preparate e fornite da membri del forum di Avalon, e sono state riordinate per chiarezza nella forma finale. Il fondatore di Avalon Bill Ryan, via Skype, ha fatto alcune sue domande alla fine.

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(Questa è una trattazione avanzata di argomenti poco noti al grande pubblico. Per chi non avesse mai affrontato il tema, suggeriamo di studiare testi o video di David Icke, Salvador Freixedo, Inelia Benz, Zecharias Sitchin, Robert Dean, Gregg Braden).

 

 Simon Parkes discute ampiamente:

– il futuro della Terra

– le influenze di alcune razze aliene come le Mantidi e Rettiliani

– la nostra responsabilità individuale e le opportunità che ci attendono

– il ruolo degli Illuminati e altri Controllori Globali

– la storia del nostro pianeta

… e molti molti altri argomenti

 

 

Parkes è un membro di Avalon molto attivo, nell’area riservata ai membri, dove risponde a svariate domande regolarmente.

Testo completo in italiano dell’intervista (file PDF)

Fonte:
segnidalcielo.it

 

 

IL SOGNO ITALIANO (HD) CARTONI ANIMATI! – Il signoraggio bancario è comprensibile anche ai bambini!

In questo video-animazione possiamo comprendere le vere ragioni della crisi economica, di guerre e rivoluzioni, dell’inflazione, della povertà, di personaggi di rilievo che spariscono dalla circolazione in circostanze strane, e di altre sciagure che  avvelenano la nostra vita e la nostra serenità.

 

100 Euro - Signore e Signori si ignora il Signoraggio

 

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Ricchi sempre più ricchi e in aumento: dov’è la crisi?

Sono 1426 i miliardari che controllano il mondo dell’economia, con un valore netto complessivo di 5400 miliardi dollari, in crescita da 4600 miliardi di dollari.

La rivista statunitense di economia e finanza “Forbes” (fondata nel 1917) ha trovato nell’ultimo anno 210 nuovi fortunati a dieci cifre. Cioè i miliardari sono aumentati da 1216 a 1426!

Ancora una volta gli Stati Uniti guidano la lista con 442 miliardari, seguita da Asia-Pacifico (386), Europa (366), Americhe (129) e il Medio Oriente e Africa (103).

FerreroInoltre, diversi illustri signori sono riusciti (in questi periodi difficili) ad aumentare considerevolmente il loro patrimonio. Prendiamo per esempio il sig. Ferrero, l’uomo più ricco d’Italia, dal 2009 ad oggi è riuscito a raddoppiare il proprio capitale, passando da 9,5 a 20,4 miliardi di dollari!

 

Bill-GatesA marzo 2013 la lista miliardaria, compilata da “Forbes“, era quella presente qui sotto (primi 30). Notare che Bill Gates si trova al secondo posto. Nell’agosto del 2013, come riportato da repubblica.it, il fondatore e presidente della Microsoft è tornato a essere l’uomo più ricco del mondo con 72,7 miliardi di dollari di fortuna personale.

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Una domanda giunge spontanea: siamo in una profonda crisi economica, o è solo un’illusione ben costruita che serve solamente a coprire il passaggio dei soldi dalle tasche dei “poveracci” a quelle dei “Paperoni“!

 

 

Fonti:

http://www.forbes.com

http://www.repubblica.it/