Quello che non conviene divulgare sulla Chemioterapia…

Chemioterapia-quello-che-non-devi-sapere

I tumori fanno parte di un normale meccanismo biologico di risposta del sistema corpo/cervello agli insulti psichici e/o biochimici, e continuamente vengono generati e riassorbiti senza che nella stragrande maggioranza dei casi ce se ne accorga.

Il cancro è un tumore che è momentaneamente sfuggito al controllo del corpo, ma se il corpo è sano il cancro può ancora ritornare sotto controllo e regredire fino a scomparire.

Un tumore che progredisce troppo non è tanto dannoso di per sé, ma piuttosto perché consuma le risorse del corpo (i nutrienti) oppure perché la sua massa ostacola le funzioni fisiologiche, comprime organi e tessuti, ecc.

Quando un corpo è già troppo indebolito dalla eccessiva presenza di sostanze tossiche, parassiti e squilibri biofrequenziali, non è più in grado di mantenere il controllo del processo di generazione e riassorbimento del tumore, e questo degenera sempre più, con una progressiva dedifferenziazione dei tessuti, i quali divengono ameboidi e invasivi.

Rimuovendo dal corpo le sostanze tossiche, i parassiti e gli squilibri biofrequenziali, e ammesso che il corpo abbia mantenuto la capacità di risposta immunitaria, il cancro può invertire la rotta e regredire più o meno rapidamente, fino a completa guarigione.

filosofi-medicina-olistica

La medicina olistica conosce ormai molte terapie anticancro, del tutto naturali e relativamente economiche, che agiscono sulle cause e senza distruggere il sistema immunitario: sono ormai ben collaudate e, se ben applicate, funzionano nella stragrande maggioranza dei casi.

 

I casi di tumore sono in apparente grande aumento essenzialmente per due ragioni: la prima è che effettivamente il nostro corpo è sempre più indebolito da sostanze estranee, e dunque è sempre meno capace di mettere in atto i meccanismi di difesa. La seconda ragione, meno evidente ma ben reale, è che la diagnostica è sempre più avanzata e scopre tumori piccolissimi, i quali il più delle volte sarebbero regrediti da soli…

 

Quando, secondo la medicina ufficiale, a un paziente viene detto che ha un cancro, il poveretto subisce innanzitutto un violento trauma psichico che “stampa” in lui l’idea della condanna ineluttabile, il che già compromette gravemente la capacità di reazione psiconeuroimmunologica. Come se non bastasse, il malcapitato inizia quasi sempre il calvario della chemioterapia, il che devasta il sistema immunitario, avvelena il fegato, ha forti ripercussioni sul sistema nervoso, rende debolissimi e fa vivere veramente un inferno, fra nausea, caduta dei capelli, e molto altro.

Questo accade perché i chemioterapici sono tremendi veleni cellulari: mentre da un lato effettivamente ostacolano (poco) la riproduzione delle cellule cancerose, dall’altro devastano il sistema immunitario e tutte le funzioni del corpo nel suo complesso, oltre a mantenere del tutto intatte le cause che hanno portato alla comparsa del cancro stesso. Chi fa la chemioterapia quasi sempre soffre moltissimo, e spesso muore malamente. Anche quando va bene e il cancro sembra guarito, per i vasti danni prodotti difficilmente si ha poi più la possibilità di riprendersi totalmente: prima o poi il cancro ricompare, e trovando un corpo senza più difese non lascia scampo.

chemioterapia

Per gli ammalati di cancro la chemioterapia, in Italia, è totalmente gratuita, grazie al Servizio Sanitario Nazionale, ma pochi sanno che il suo costo per lo stato è altissimo, decine di migliaia di euro a ciclo, da ripetere più e più volte… senza contare il costo dei farmaci associati e i trattamenti addizionali per combattere gli imponenti effetti collaterali… e poi c’è tutta la diagnostica, sempre più spinta… Ma non basta, un chemioterapizzato ha subìto talmente tanti danni che per tutto il resto della vita (generalmente breve) avrà bisogno di molti farmaci… È un business che definire immenso è poco.

Le cure alternative hanno invece, al confronto della chemioterapia, un costo molto basso, e per lo più non sono brevettabili perché si tratta di prodotti naturali non lavorati…

Le multinazionali farmaceutiche, infiltratesi ormai ovunque, difendono la loro gallina dalle uova d’oro con ogni mezzo, contro la minaccia rappresentata dalle terapie naturali e olistiche. Con la forza del denaro – tanto denaro – corrompono l’Organizzazione Mondiale della Sanità (che di per sé è già una vera e propria mafia), corrompono i ricercatori falsando le sperimentazioni, influenzano pesantemente le riviste scientifiche e ginsengl’informazione al pubblico, e corrompono gli informatori sanitari. La maggioranza dei medici tutto questo lo sa bene, ma se si ribellano al sistema sono prima “consigliati” e poi minacciati, e se insistono si fa in  modo di fargli passare qualche guaio giudiziario. È cosa abbastanza comune, ormai, far chiudere i siti di medicina alternativa con un pretesto qualunque, ed anzi, basta una richiesta dell’Ordine dei Medici, e la Finanza mette i sigilli al sito, “in attesa delle opportune verifiche e controlli”, poi passano mesi od anni prima della “riabilitazione”, senza alcun indennizzo del danno economico e di immagine. Ma la Finanza non trova nulla di illegale, si fa in modo che gli sgherri dell’ufficialità, messi nei posti chiave dell’informazione, li ridicolizzino e li screditino, presentandoli come ciarlatani.

Essendoci però il rischio che la verità salti fuori, lo sforzo più grande è dedicato alla manipolazione dei dati sui tumori e sull’efficacia della chemioterapia. Non potendo falsificare tutti i risultati delle terapie, viene adottato un metodo del tutto particolare per valutarli. Tutto dipende dai dati, vediamo…

Cominciamo col dire che se un ammalato di cancro sopravvive 5 anni dal giorno della diagnosi, viene automaticamente classificato come “guarito”, e questo anche se sta malissimo e muore a 5 anni e un giorno! Se per esempio un paziente viene ospedalizzato per un tumore allo stomaco, e dopo fatto il ciclo di chemioterapia esce, nelle statistiche non è considerata solo come una dimissione, ma come guarigione!

Se dopo 3 mesi lo stesso paziente ritorna con un tumore al fegato (probabilmente scatenato dalla chemioterapia) il caso non sarà riaperto e ricollegato all’altro, ma sarà considerato come nuovo!

Se un paziente viene dimesso, e successivamente ritorna anche per controlli e viene di nuovo dimesso, ogni volta è un dato positivo. Ma poiché si può morire solo 1 volta, anche se si viene dimessi 9 volte, alla fine il risultato dichiarato sarà del 90% di guarigioni e del 10% di mortalità!

E ancora: dal tumore al testicolo si salvano più del 90% dei malati, mentre da tumore al polmone si salvano solo il 10%. Si dichiara così una sopravvivenza media di circa il 50%…

… nascondendo però che quelli del testicolo sono solo 2.000 l’anno, mentre quelli del tumore al polmone sono 40.000….

… perciò la vera media sarebbe molto, molto più bassa!

La sconcertante realtà che si evince dalle statistiche correttamente eseguite è che, quasi sempre, chi non fa la chemioterapia vive più a lungo di chi non fa nessuna terapia!!! E inoltre, sempre dai veri dati, risulta che l’aggressività di un tumore recidivante diventa esponenziale dopo la chemioterapia, e se poi ricompare c’è ben poco da fare, in un organismo compromesso dal veleno.

Non fatevi fregare.

 

Fonte: xmx.it

Tratto da: buonanuova
http://terra2000.altervista.org

Attraverso: frontediliberazionedaibanchieri

 

 

La guerra occulta alla Ghiandola Pineale è stata avviata molto tempo fa!

La guerra occulta alla Ghiandola Pineale è in atto basta dare uno sguardo alla realtà e renderci conto che non siamo nient’altro che schiavi di società segrete e governi ombra. Incapaci di capire quanto la spiritualità e l’ambiente circostante possano incidere sulla nostra salute e sul nostro benessere…

 

Il Cibo, la Genetica e il Karma – Conferenza del Dottor Franco Berrino – Milano, 4 febbraio 2015

berrino2Per anni si è creduto che il nostro destino fosse scritto nei geni che abbiamo ereditato dai nostri genitori, quindi nel nostro DNA, che può essere danneggiato da cause ambientali, come radiazioni, virus, sostanze mutagene o altro, ma che non è in nostro potere modificare. Nel secondo millennio questa presunzione è stata modificata: il DNA, infatti, contiene un milione di interruttori che possono accendere e spegnere i nostri geni e modificarne l’azione; su questi interruttori possiamo agire con il cibo, con l’esercizio fisico e, come è stato recentemente dimostrato, anche con la mente, con la meditazione. È la rivoluzione epigenetica.

“Gli studi biomedici hanno dimostrato l’esistenza di una rete immensamente complessa di vie di segnale metaboliche, ancestralmente conservate, che se opportunamente modulate possono prevenire o rallentare l’accumulo di danni alle cellule, aumentare la durata della vita libera da malattie o facilitare le guarigioni – spiega il dottor Berrino. La parola Karma significa ‘Azione’. Sino a che punto ogni nostra azione è figlia di un nostro libero pensiero? Sino a che punto è figlia di un qualcos’altro, di una azione, di un Karma, di un destino che noi non vediamo, di cui non abbiamo coscienza, ma che fa parte della nostra stessa natura di mammiferi pensanti? Quali tracce di attivazione/disattivazione genica ereditate dai nostri antenati e accumulate nel corso della nostra vita condizionano le nostre reazioni, il nostro comportamento, e anche il rischio di ammalarci?”

 

Il video della conferenza inizia dopo il 15° minuto:

 

Lo scritto che segue è tratto dal libro “L’unico mondo che abbiamo” di Thich Nhat Hanh, Terra Nuova Edizioni, citato anche dal Dottor Berrino nella sua conferenza.

 

Nella vita di oggi la gente è convinta che il proprio corpo le appartenga e che possa farne tutto quel che vuole: “abbiamo diritto a vivere la nostra vita”, dice. La legge dà sostegno a questa dichiarazione, che è una delle tante manifestazioni di individualismo. Secondo gli insegnamenti del Buddha, invece, il tuo corpo non appartiene a te: appartiene ai tuoi antenati, ai tuoi genitori, alle generazioni future; appartiene anche alla società e a tutti gli altri esseri viventi. Tutti loro si sono radunati insieme – alberi, nuvole, terreno, ogni cosa – per generare la presenza di questo corpo. I nostri corpi sono come la Terra. Il Bodhisattva Sostenitore della Terra tiene insieme ogni cosa.

Mantenere in buona salute il proprio corpo è un modo di esprimere gratitudine e lealtà all’universo intero, a tutti gli antenati, alle generazioni future. Dal nostro benessere possono trarre beneficio tutti quanti: non solo gli esseri umani ma gli animali, le piante e i minerali. Questo è un precetto da bodhisattva. Quando pratichiamo i Cinque Addestramenti alla Consapevolezza ci troviamo già sul sentiero del bodhisattva. Noi siamo ciò che consumiamo. Se osserviamo in profondità quali generi consumiamo ogni giorno, e in che quantità, arriveremo a conoscere molto bene la nostra natura. Certo, dobbiamo pur mangiare, bere e consumare, ma se lo facciamo in modo inconsapevole possiamo arrivare a distruggerci il corpo e la coscienza, mostrandoci ingrati verso gli antenati, i genitori e le generazioni future. A volte apriamo il frigorifero e ne tiriamo fuori qualche cibo che non ci fa bene; lo sappiamo, siamo abbastanza intelligenti da riconoscerlo, eppure non ci fermiamo e lo mangiamo lo stesso, cercando di mascherare così il disagio che abbiamo dentro.

In altre parole, consumiamo per dimenticare le nostre preoccupazioni e ansie. La pratica che il Buddha ha raccomandato è questa: quando in noi emerge un sentimento di ansia o di paura non dovremmo cercare di reprimerlo col metodo di darci ai consumi, dovremmo invece invitare l’energia della consapevolezza a manifestarsi….

Ci sono gioie che possono essere nutrienti e risananti, che possono darci calma, agio, pace e freschezza, che ci aiutano a rimanere limpidi e lucidi: è di questo genere di gioia che abbiamo bisogno. Altri tipi di gioia possono originare molte sofferenze, in seguito – il piacere di mangiare cibi non salutari o di bere alcolici, di mangiare troppi dolci, di ingerire sostanze che sono tossiche per il corpo. Dobbiamo distinguere fra i due generi di gioia: una è risanante e nutriente, l’altra è distruttiva. Il cibo che mangiamo può rivelare l’interconnessione fra l’universo, la Terra, tutti gli esseri viventi e noi stessi. Ogni boccone di verdura, ogni goccia di salsa di soia, ogni pezzetto di tofu contiene la vita del sole e della Terra. In un pezzo di pane possiamo vedere e assaporare l’intero universo! Possiamo cogliere il significato e il valore della vita, in quei preziosi bocconi di cibo.

La possibilità di sedersi a tavola con la famiglia e gli amici e assaporare ottimo cibo è in sé un’occasione preziosa, che non tutti hanno. Sono in tanti a soffrire la fame, al mondo; quando tengo fra le mani una ciotola di riso o un pezzo di pane so di essere fortunato e provo compassione per tutti coloro che non hanno cibo da mangiare e che non hanno amici o una famiglia. È una pratica molto profonda; per farla non occorre andare al tempio o in chiesa, la possiamo praticare direttamente alla nostra tavola. Mangiare in consapevolezza ci permette di coltivare in noi i semi della compassione e della comprensione, i quali rafforzeranno la nostra determinazione a fare qualcosa per aiutare chi è affamato e solo a ricevere il nutrimento di cui ha bisogno.

Quello che possiamo fare è riflettere sulla quantità di carne che mangiamo. Da più di duemila anni molti buddhisti praticano il vegetarianismo, allo scopo di nutrire la compassione per gli animali; oggi si è scoperto anche che passare a una dieta vegetariana potrebbe essere uno dei modi più efficaci per combattere la fame nel mondo e il riscaldamento globale. La pratica di allevare animali a scopo alimentare ha causato al pianeta uno dei danni ambientali peggiori ed è responsabile di un quarto delle emissioni totali di gas serra del mondo.

Il nostro modo di alimentarci e di produrre cibo può essere molto violento nei confronti di altre specie, del nostro stesso corpo e della Terra. Il nostro modo di alimentarci fa soffrire profondamente la Madre Terra. Gli animali da macello sono la maggiore fonte mondiale di inquinamento delle acque: i rifiuti delle fattorie e dei macelli si immettono nei corsi d’acqua da cui attingiamo l’acqua potabile. Nei soli Stati Uniti per coltivare foraggio per gli allevamenti si sono disboscati oltre centocinque milioni di ettari di foresta. Per farne pascoli per bovini, si incendiano e radono al suolo le preziose foreste pluviali tropicali che regolano la temperatura del pianeta e che offrono dimora alla maggior percentuale delle specie vegetali e animali della Terra. Dei milioni di tonnellate di cereali che si coltivano, una parte consistente non è destinata all’alimentazione umana ma all’allevamento dei bovini da carne e alla produzione di alcolici.

Una relazione dell’Agenzia per la Protezione Ambientale sulla produzione agricola statunitense per l’anno 2000 riporta che circa l’ottanta per cento di tutti i cereali coltivati negli Stati Uniti è destinato al consumo degli allevamenti nazionali e internazionali di bovini, pollame e pesce: l’ha dichiarato la stessa Associazione Nazionale dei cerealicoltori. Osservando in profondità il boccone di carne che hai sulla forchetta, dunque, ti renderai conto che per produrre quel singolo pezzetto di carne è stata usata un’enorme quantità di cereali e di acqua. Anche per fabbricare alcolici si impiega una quantità spaventosa di cereali e di acqua. Decine di migliaia di bambini ogni giorno muoiono di fame o malnutrizione: quei cereali potrebbero nutrirli. Quando beviamo alcolici in consapevolezza ci rendiamo conto che stiamo bevendo il sangue dei nostri figli. Stiamo mangiando i nostri figli, nostra madre e nostro padre. Ci stiamo mangiando la Terra…. 

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Fonti:
dionidream.com
aamterranuova.it

 

Latte si o latte no?

Valdo Vaccaro: «…il latte contiene oltre 100 componenti causanti allergie…. causa l’asma, la sinusite, l’irritazione intestinale, la colite, la diverticolite, la cataratta…. il latte stimola formazioni tumorali al seno e alle ghiandole sessuali… il latte è il cibo dell’anemia… il latte è il cibo dell’osteoporosi, della sclerosi, del diabete, della sclerosi multipla, delle tiroiditi…»

 

 

L’inganno del latte:
nardellamichele.blogspot.ch

 

I nutrizionisti di Harvard eliminano latte e derivati dalla guida per l’alimentazione sana

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Gli esperti di nutrizione della Harvard University hanno eliminato latte e latticini dalla loro guida per un’alimentazione sana Healthy Eating Plate, che si basa “esclusivamente sulle migliori conoscenze scientifiche disponibili, e non è stata sottoposta ad alcuna pressione politica o commerciale dalle lobby dell’industria alimentare”.

L’invito degli scienziati è quello di “moderare il consumo di latte o di altri prodotti lattiero-caseari a massimo 1-2 porzioni al giorno”, con benefici soprattutto per i bambini. Per gli adulti, invece, consumarli non è essenziale, per una serie di motivi.

Per la Healthy Eating Plate, anzi, bisognerebbe sostituire al latte l’acqua potabile durante i pasti. Gli esperti di nutrizione sottolineano, infatti, che a causa dell’alto livello di grassi saturi, il latte e i derivati sono diventati un alimento che sarebbe meglio evitare. E tra i danni che potrebbe causare alla salute delle persone, si annoverano il rischio di cancro della prostata e cancro ovarico. E proprio uno studio dell’Università di Harvard afferma che il latte pastorizzato prodotto a livello industriale è associato nel causare tumori ormoni-dipendenti a causa della mungitura della mucca per tutta la sua gravidanza.

Cow_milking_machine_in_actionCome assumere, allora, il calcio? Sicuramente ve lo starete chiedendo in molti. Dalla Harvard University spiegano: “quelle pubblicità che propongono il latte come la risposta alle ossa forti sono quasi inevitabili. Ma bere il latte si traduce davvero in un rafforzamento delle ossa?”. Abbiamo già spiegato nell’articolo LATTE: QUELLO CHE DEVI SAPERE E NON CONVIENE CHE TU SAPPIA che: “Il latte contiene sí una quantitá di calcio, il quale peró non puó essere digerito e assimilato propriamente perché le molecole sono connesse alla proteina caseina. Inoltre si trova nel latte una grossa mancanza di magnesio, indispensabile per l’assorbimento del calcio. Il magnesio, trasporta il calcio dalle arterie e vene fino alle parti dure del corpo come denti e ossa. Il calcio calcifica le ossa e i denti, ma se si deposita per mancanza di magnesio rimane nelle arterie e va a calcificare le arterie. Giá sentito parlare di calcificazione delle arterie? O arteriosclerosi?? E non solo! Invece di rinforzare le ossa, si deposita nelle vene, tendini, cuore e cervello, rovinando il corpo umano e provocandone l’invecchiamento prematuro. Il latte in realtá non dá calcio, lo ruba! Tutto il contrario di ció che ci dicono? Sí. La digestione del latte produce una base acida dello stomaco, si dice che le sue “ceneri” siano acide. Il corpo umano è di base leggermente alcalina e tutto ció che è acido nello stomaco deve essere neutralizzato. E con che cosa? Con soluzioni alcaline. La nostra miglior riserva alcalina è quella di calcio, magnesio, potassio e cosí via. Il corpo per mantenere il suo equilibrio fisiologico deve rubare dalle giacenze alcaline il necessario per poter neutralizzare il velenoso acido. Ed ecco che una buona parte del nostro prezioso calcio viene sacrificata per eliminare l’aciditá provocata dal latte e/o i suoi derivati.” [Vedi anche  Alla scoperta del MAGNESIO: Aiuta a curare quasi tutto, perché non tutti lo sanno?]

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Gli esperti ribadiscono che il latte deve essere sostituito con altri alimenti ricchi di calcio, come verdure, lattuga, cavolfiore, broccoli, sesamo e fagioli.

Per ossa forti, poi, restano fondamentali anche la prevenzione, il movimento, il sole e la vitamina D. [Vedi I Poteri Curativi della Vitamina D] Tutto questo senza considerare gli scandali legati al mondo del latte (vedi il caso Cospalat, il latte contaminato da sostanze tossiche e cancerogene è stato messo in commercio in tutta Italia, dal Friuli Venezia Giulia fino alla Campania).

Fonte: dionidream

 

Passaparola: i 12 comandamenti contro il cancro, Dott. Franco Berrino

 

Le dodici azioni quotidiane anticancro:

1. Non fumare. Non fare uso di tabacco

2. Non fumare in casa. Appoggia le politiche contro il fumo sul luogo di lavoro

3. Fai in modo di mantenere il peso corporeo salutare

4. Sii fisicamente attivo tutti i giorni. Limita il tempo che trascorri seduto

5. Segui una dieta sana:
mangia principalmente cereali integrali, legumi, verdura e frutta
limita i cibi ad alto contenuto calorico (cibi con alto contenuto di zuccheri e grassi)
ed evita le bevande zuccherate
evita la carne conservata; limita la carne rossa e i cibi ad alto contenuto di sale

6. Se bevi alcolici, limitane l’assunzione. Per la prevenzione del cancro non è consigliabile bere alcolici

7. Evita lunghe esposizioni al sole, con particolare attenzione ai bambini. Usa le protezioni solari. Non utilizzare lampade solari

8. Sul luogo di lavoro, proteggiti dall’esposizione ad agenti cancerogeni seguendo le istruzioni in merito alla sicurezza

9. Controlla se in casa sei esposto ad alti livelli di radiazioni radon. Attivati per ridurre i livelli di esposizione al radon

10. Per le donne:
l’allattamento riduce il rischio di cancro nella donna. Se puoi, allatta il tuo bambino
la terapia ormonale sostitutiva (HRT) aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro. Limita l’uso dell’HRT

11. Assicurati che il tuo bambino sia vaccinato per:
Epatite B (per i neonati)
Papillomavirus – HPV (per le ragazze)

12. Aderisci ai programmi di screening per:
cancro all’intestino (uomini e donne)
cancro al seno (donne)
cancro alla cervice (donne)

 

Fonte:
www.salute.gov.it

 

Cibo spazzatura prodotto per creare dipendenza, farci ammalare e… acquistare farmaci…

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Il cibo spazzatura crea dipendenza come alcool e droga. Obiettivo? Creare adulti deboli psicologicamente, malati e candidati a trattamenti farmacologici a vita.

Il cibo spazzatura dilaga anche in Italia dove, secondo Coldiretti, il 41% dei bambini ne è dipendente. Ad aggravare il quadro il 23% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura.

Dati inquietanti considerando che, secondo l’ultima indagine “Okkio alla Salute” del ministero della Salute già più di un bambino su tre di età compresa tra i 6 e gli 11 anni pesa troppo, mentre il 12,3% dei bambini è obeso e il 23,6% è in sovrappeso, soprattutto a causa delle cattive abitudini alimentari.

Il quadro è desolante e il gioco fin troppo evidente: bambini oggi “educati” alla dipendenza e al sovrappeso, con ottime probabilità saranno domani adulti deboli psicologicamente (quindi “consumatori” ideali), fisicamente malati e candidati a trattamenti farmacologici a vita.

Un’alimentazione a base di carne e cibi raffinati industriali e povera di verdure crude, frutta e legumi è infatti responsabile di patologie cardiovascolari, tumori, invecchiamento precoce.

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Cibi raffinati, hamburger, patatine fritte, bibite e merendine dolci, ossia il cibo-spazzatura, creano una dipendenza simile a quella da nicotina e droga. È quanto ha scoperto un’equipe di ricercatori Usa che ha rivelato su Nature Neuroscience i meccanismi che danno vita al vincolo e a vere e proprie crisi di astinenza quando si cerca di smettere di mangiare i piatti più saporiti ma meno salutari. Gli autori della ricerca, Paul Johnson e Paul Kenny, dell’Istituto Scripps a Jupiter in Florida, lo hanno dimostrato trasformando ratti di laboratorio in consumatori compulsivi di cibi-spazzatura.

Hanno osservato così che, come nella dipendenza da fumo e droga, anche in quella dal cibo-spazzatura si indebolisce l’attivazione dei circuiti cerebrali della ricompensa, che in condizioni normali scattano immediatamente quando si vive un’esperienza piacevole. Alle cavie sono state date bacon, salsicce, dolci e cioccolato. Gli animali hanno così gradito il nuovo cibo spazzatura che sono rapidamente ingrassati. In poco tempo è precipitata la loro sensibilità alla ricompensa, proprio come avviene in chi è dipendente da droghe. I ricercatori hanno anche appurato che nei ratti come nell’uomo, la dipendenza impedisce di interrompere l’assunzione di una sostanza anche quando è chiaro che questa è pericolosa per la salute. Hanno così associato il consumo dei cibi ipercalorici alla comparsa di un segnale luminoso e a un dolore ad una zampa: non appena si accendeva la luce i ratti normali rinunciavano volentieri allo stuzzichino pur di non provare dolore, mentre i ratti obesi e dipendenti continuavano a mangiare.

Come sostiene Martina de Zwaan, direttore della Clinica di Medicina psicosomatica e di psicoterapia all’Hannover Medical School “la dipendenza, al massimo, può essere determinata da stati emotivi come la tristezza, il dolore, lo stress o la solitudine. Il piacere ottenuto dal cibo è pari a quello dell’alcool o del sesso per la risposta neuronale che arriva al cervello”.

La differenza tra il cibo spazzatura e la droga è data dal fatto che mangiando si arriva ad avere la sensazione di sazietà, cosa che manca quando si assumono droghe. In laboratorio è stato dimostrato come gli alimenti, ai quali sono stati aggiunti sali, zuccheri e grassi, vanno ad agire sui recettori della dopamina, proprio quello che accade quando si prendono droghe. In questo modo quindi si arriva alla dipendenza fisica, all’assuefazione, visto che l’assunzione di cibi grassi stimola i recettori dell’ormone sopracitato; qualora poi questi recettori non vengano più stimolati, non assumendo più cibi grassi, il corpo si sente privato di una sostanza che di conseguenza richiede al proprio organismo, innescando il meccanismo della dipendenza. Con una dieta ricca di grassi viene aumentato anche l’ormone cui si implica lo stress.

Diventare dipendenti dallo junk food non è poi così difficile: se si segue una dieta scorretta la dipendenza da questo genere di cibo può diventare una strada semplice ma dannosa. Si possono contrarre problemi cardiovascolari e di obesità, oltre a squilibri emotivi e psicologici. Con una dieta ricca di cibo spazzatura dunque non solo si ingrassa ma si è anche più inclini ad ammalarsi, alla depressione e alle dipendenze da cibo e… farmaci…

 

Fonti:
ilsentiero.net
benessere.unita.it

Tratto da:
jedasupport.altervista.org

Attraverso:
ununiverso.altervista.org

 

 

Scie chimiche: imparare come proteggersi da questi pericolosi veleni

scie chimiche 2

Carole Pellatt osserva:

L’esercito americano ha spruzzato armi chimiche e biologiche nell’aria come test sulla popolazione civile fin dagli anni 40 del novecento. Essi erano chiamati “test di vulnerabilità“.

Questa non è una dichiarazione controversa. I militari hanno ammesso queste pratiche in molte occasioni e c’è un’abbondante documentazione governativa che le corrobora. Vi è anche la documentazione di intenzionali rilasci sperimentali di radiazioni sulla popolazione civile. Purtroppo, questo viene alla superficie molto tempo dopo di quando avrebbe potuto salvare molte vite, o diminuire la sofferenza delle vittime. (note di Sa Defenza, come dire, il lupo perde il pelo ma non il vizio: Carole Pellatt. Connections. “What’s going on in the air? Yes, we are being sprayed.” Aug.2007:.mac.com/carolepellatt/ )

Si dovrebbe vivere in una casa ermeticamente sigillata e mangiare solo cibo coltivato in casa, schivare le conseguenze pericolose delle scie chimiche è quasi impossibile. Purtroppo, questi spray aerei tossici sono diventati una realtà del giorno per giorno per la maggior parte delle persone nei paesi della NATO – ciò richiede che gli individui si debbano fortificare con alimenti disintossicanti e integratori per evitare gravi malattie. Sia pasteggiare con un umile mela o contrastare specificamente i metalli pesanti con clorella, è di grande importanza nella routine quotidiana affrontare gli effetti virulenti della geoingegneria. Veleni che scendono dal cielo

Le tossine si trovano nelle scie chimiche e si infiltrano in ogni aspetto della nostra vita, dall’aria che respiriamo all’acqua che beviamo al cibo che mangiamo. Chiediamoci: c’è da meravigliarsi che malattie fisiche e mentali stiano aumentando a ritmo impressionante? E’ sorprendente vedere cosa irrorano con questi spray aerei che spesso contengono bizzarri mix di veleni e agenti patogeni:

 

 

Batteri


Pseudomonas fluorescens

Collegato con la guerra biologica, gravi inflessioni di sangue, attacchi di tosse e vertigini.

(ndt [Pseudomonas fluorescens è una batterio gram-negativo, che dà nome a un gruppo di specie affini all’interno del genere Pseudomonas.] Wikipedia )

Pseudomonas aeruginosa

Associata con polmonite, bronchite, orecchio e infezioni agli occhi, la meningite, la fibrosi cistica e dolori articolari e muscolari con disturbi gastrointestinali.

(ndt [ P. aeruginosa è un batterio ubiquitario, non fermentante, con semplici richieste nutrizionali, considerato un patogeno opportunista nell’uomo. Il nome Pseudomonas significa falsa-unità, dal greco pseudo- e monas.] Wikipedia )

Mycoplasma fermetans incognitus

Un agente patogeno della bioingegneria collegato con la malattia della Guerra del Golfo e la stanchezza cronica.

(ndt [ Mycoplasma incognitus è un micoplasma invasivo cellula umana e un agente patogeno che può causare una varietà di malattie umane, tra cui l’AIDS, sindrome da stanchezza cronica, diabete di tipo 1, morbo di Parkinson, e l’artrite reumatoide . M. incognitus appartiene al dominio batterica ed è pensato per essere una forma mutata del Brucella batterio combinato con il Visna virus, da cui il micoplasma viene estratto . M. incognitus è un agente immunomodulante, che significa che può alterare la risposta immunitaria riducendo la capacità del sistema immunitario di produrre anticorpi. Questo micoplasma è altamente patogeno e può essere trasmesso da persona a persona attraverso i fluidi corporei.] microbewiki )

Morgellons

Attacca la pelle, che porta alla morte finale. Morgellons è un agente patogeno “mistero”, come gli scienziati non sono sicuri se classificarlo come un batterio o virus.

(ndt [La sindrome di Morgellons, o morbo di Morgellons, o semplicemente Morgellons è il nome dato ad una presunta patologia caratterizzata da una serie di sintomi cutanei quali prurito, fitte dolorose, apparente presenza di fibre sulla o sotto la pelle, lesioni permanenti alla cute (es. eruzioni cutanee o piaghe)] .wikipedia )

 

 

Prodotti chimici

 

Dibromoetilene (EDB)

Una tossina EPA bandita perché danneggia il fegato, il sistema respiratorio e cardiovascolare.

(ndt [Ai nostri giorni il principale composto utilizzato dall’industria è stata la dibromoetilene impiegata nella formulazione delle benzine come molecola capace di bloccare il piombo di risulta dalla decomposizione del tetraetilene derivato del metallo pesante. Al declino dell’impiego di Pb è seguito il declino di questo composto che 40 anni fa costituiva il 95% di tutta la produzione dei bromoderivati ed oggi non arriva al 50%. Nel frattempo sono subentrati altri usi come quello del bromuro di metile (vermicida) o di molecole attive come pesticidi.] unifi.it )

 

 

Metalli pesanti

Cadmio

Cancerogeno. Compromette le vie cardiovascolari, renali, gastrointestinali, i sistemi neurologici, riproduttivo e respiratorio.

[Il cadmio è l’elemento chimico di numero atomico 48. Il suo simbolo è Cd. Di aspetto metallico, è tossico e relativamente raro; tenero, bianco-argenteo con riflessi azzurrognoli. Wikipedia ]

Nano-alluminio rivestito in Fibra di vetro (pula)

Danneggia le funzioni del cerebrali. Collegato alla instabilità emotiva, paranoia, scarsa memoria, irritabilità, diminuzione della vigilanza, disturbi dell’umore e cattivo giudizio.

Mercurio

Danni al sistema nervoso, all’apparato respiratorio, digerente, renale e al sistema immunitario.

Mercurio: tossicità del mercurio (ndt [Il mercurio, come gli altri metalli, ha la capacità di legarsi con i gruppi-SH delle proteine e degli enzimi microsomiali e mitocondriali. Questo meccanismo d’azione provoca una forma di tossicità sia acuta che cronica, danno aspecifico e morte cellulare. In caso di intossicazione acuta, gli effetti riscontrati sono broncopolmonite, con sintomi neurologici a livello del SNC e dell’apparato gastrointestinale. Nella tossicità cronica gli effetti riscontrati comprendono tremori, forme di allucinazioni, danno renale, neurotossicità a livello della corteccia cerebrale (una delle zone del cervello deputata all’attività cognitiva) e del cervelletto (parte impiegata nell’attività motoria), alterazioni dei movimenti, debolezza muscolare, perdita della vista e dell’udito, morte.] tossicologia/mercurio )

Bario

Promuove aritmie cardiache, paralisi, ipertensione, disturbi gastrointestinali e insufficienza respiratoria. Bario è anche implicata in malattie neurodegenerative come la sclerosi multipla.

(ndt [La miscela dei sali del bario crea una certa elettrostaticità nell’atmosfera, che può essere modulata di intensità e di destinazione… In via generale, il controllo del clima può essere diviso in due categorie principali: soppressione ed intensificazione dei fenomeni atmosferici. Nei casi estremi, si potrebbero generare delle situazioni climatiche mai conosciute, attenuare o controllare delle tempeste violente… Il controllo del clima può far diminuire le precipitazioni, dissolvere le nuvole, creare nebbie, sollevare venti e determinare variazioni repentine della temperatura. Questa tecnologia permette oggi di regolare le piogge, provocando siccità e desertificazione così come inondazioni e uragani] tankerenemy )

 

Abitudini quotidiane disintossicanti

Se vogliamo proteggere noi stessi da questa follia, rivolgiamo l’attenzione a pochi selezionati alimenti e integratori che possono aiutare.

 

ChlorellaChlorella

Tira i metalli pesanti dal tessuto e incapsula le tossine per impedirne il riassorbimento nel tratto digestivo.

(NDT [Una delle ragioni per cui la clorella ha un alto valore per i giapponesi è la capacità di disintossicare naturalmente. La clorella è un “alimento verde”, una micro-alga unicellulare grande circa da 2 a 10 micron. È molto piccola con una proprietà unica: permette una azione assorbente su metalli pesanti, sostanze chimiche e alcuni pesticidi.

Quando la clorella è introdotta nell’organismo, agisce legandosi naturalmente ai metalli pesanti, alle sostanze chimiche e ai pesticidi che trova lungo il tratto digestivo che è la strada per arrivare al flusso sanguigno attraverso il quale queste pericolose tossine vengono trasportate e depositate nelle cellule….

La clorella non si lega ai minerali indispensabili per il funzionamento ottimale del corpo. Non si lega alle sostanze benefiche come calcio, magnesio o zinco. È come se la clorella sapesse quali metalli fanno parte dell’organismo e quali sostanze chimiche devono essere rimosse. L’integrazione con la clorella può liberare un piccolo esercito dentro al vostro organismo che combatte la battaglia della rimozione e dell’eliminazione delle tossine dai tessuti.] chlorella )

 

pectinaPectina

Assorbe metalli pesanti nell’intestino e ne aiuta la rimozione.

(ndt [Alle pectine si assegnano molti ruoli tra cui il contenimento della porosità alle pareti (limitando la porosità, le pectine possono influenzare la crescita cellulare regolando l’accesso degli enzimi che rompono i legami dei glucani – un tempo chiamati emicellulose – che si uniscono alle microfibrille cellulosiche), ma anche una carica elettrica a queste superfici, tale da modulare il pH e la presenza degli ioni minerali.] treccani.pectina )

 

coriandoloCilantro (Coriandrum sativum)

Elimina mercurio, piombo e alluminio dal corpo.

(ndt [Il coriandolo (Coriandrum sativum, L. 1753), prezzemolo cinese conosciuto anche con il nome spagnolo cilantro, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Apiaceae (o Umbelliferae)… È uno dei pochichelanti del mercurio, sia nel nucleo della cellula (evitando il danno al DNA) che negli spazi tra cellule, e fa sì che la colecisti riversi nell’intestino tenue molta più bile, contenente le tossine. Pertanto, se non è assunto con un chelante per l’intestino tenue, come la clorella, vi è una reintossificazione per riassorbimento del mercurio nelle terminazioni nervose dell’intestino.] Coriandrum_sativum )

 

alga-kombuAlga kombu

Ricco di alginato di eccellente nell’assorbimento di metalli pesanti.

(ndt L’alga kombu o konbu (in giapponese 昆布) è molto usata in cucinaper insaporire e addolcire in modo naturale, per ammorbidire altri cibi o semplicemente come una qualsiasi altra verdura.

[È un’alga ricca dipolisaccaridi e minerali come ferrocalcioiodio,magnesio, e viene raccomandata in casi di sclerosi, nel trattamento delle artriti, nell’ipereipotensione, negli squilibri ghiandolari, nelle malattie polmonari, ecardiovascolari, malattie della tiroide, come anche nella prevenzione delle malattie degenerative.] wiki/Kombu )

 

argento-colloidaleArgento colloidale

Distrugge i batteri, virus e funghi.

(ndt [l’ Argento Colloidale; Nonostante le sue eccezionali proprietà, l’argento colloidale fu dimenticato per molti anni finchè, agli inizi degli anni ‘70, il Dr. Carl Moyer, Presidente del Washington Department of Surgery, ricevette un contributo per sviluppare nuovi trattamenti per gli ustionati. Il Dr. Moyer, fece lunghe sperimentazioni che portarono alla ri-scoperta delle infinite proprietà dell’Argento Colloidale notando che era in grado anche di bloccare gli enzimi che consentivano la sopravvivenza degli agenti patogeni. Da allora iniziarono diversi studi anche in campo dermatologico che dimostrarono la sua validità nella terapia di dermatiti, ustioni, verruche , ferite, acne, eczemi.] argento-colloidale )

 

carbone-attivoIl carbone attivo

Lega di metalli pesanti per la rimozione sicura dal corpo.

(ndt [Il potere di adsorbimento del carbone attivo viene valutato in base ad alcuni indici specifici come l’indice di benzene, l’indice di melasso(indicativo della capacità del carbone di adsorbire sostanze ad elevatopeso molecolare), indice di iodio (indicativa della proprietà del carbone di adsorbire composti inorganici ad alto peso molecolare), indice di blu di metilene (indicativo dell’attività del carbone con particolare riferimento alla sua microporosità] wiki/Carbone_attivo ).

 

Come un potente disintossicante di metalli pesanti, parassiti, sostanze inquinanti, batteri, funghi e virus, la bentonite è un eccellente difesa contro le scie chimiche. Per il consumo interno, solo ingerire la varietà commestibile noto come bentonite di calcioargilla. Può essere utilizzato anche nel bagno come disintossicazione attraverso la pelle.

(ndt [..come indicato sul sito blog.regardingme.com , Dott. Miriam Jang , autore di ” I passi avanti nella Autismo , ” crede che i metalli pesanti , come il piombo , alluminio , mercurio , e cadmio sono fattori che contribuiscono . Facendo uso di bentonite di calcio argilla in un bagno, ha scoperto che lei era in grado di abbassare i livelli di questi metalli in pazienti autistici . Ha trovato miglioramenti nella loro salute fisica ha portato dopo tre mesi, ma resta da vedere come se sarà anche portare a miglioramenti nelle facoltà mentali dei bambini.] 265health.alternative-medicine )

 

Inoltre, DMPS (sodio 2,3-dimercaptopropane-l-solfonato) è un sale acido solforico che è estremamente efficace nella rimozione di metalli pesanti dal corpo. Nei test di laboratorio, quando è stato fatta una dose di DMPS per via endovenosa, il 90 per cento di metalli pesanti sono stati escreti attraverso i reni dopo 24 ore. Una aggiunta orale è anche un’opzione, anche se è considerata meno efficace.

(ndt [Il sodio 2,3-dimercapto-1-propane sulfonato (DMPS, Dimaval) è un agente chelante idrosolubile che può essere somministrato per via orale o sistemicamente ed è stato usato per curare l’intossicazione da metalli fin dagli anni 60, nell’ex Unione Sovietica e dal 1978 in Germania.] mmmariani.abstract )

 

In definitiva, la sospensione di irrorazione è la migliore protezione contro le conseguenze devastanti sulla salute da scie chimiche.

 

Passi concreti per fermare l’assalto puoi trovarlo qui .

 

 

Fonti :

http://www.cfids-cab.org

http://www.klinghardtacademy.com

https://www.osha.gov

http://www.who.int

http://www.ncbi.nlm.nih.gov

http://tang-thorkil.dk

http://www.klinghardtacademy.com

http://www.globalhealingcenter.com

http://www.healthiertalk.com

http://www.naturalnews.com

http://www.globalresearch.ca

http://www.naturalnews.com

http://www.rense.com

http://www.youtube.com

http://www.youtube.com

 

Carolanne Wright

Wake Up World

tradusiu editau

de Sa Defenza

 

fonte: sadefenza.blogspot.it

http://ilquieora.blogspot.it/

 

attraverso: terrarealtime.blogspot.ch

 

Caffè: Vero e Falso

caffè

di Luciano Gianazza

 

Tutto quello che viene detto sul caffè riguardo al suo far bene non è assolutamente vero!
E’ tutto falso, tutto quello che dice la pubblicità, e qui non ci vuole un genio per capire che “più ne mandi giù e più ti tira su” è una emerita bugia. Ma è tutto falso anche quello che dicono i dottori, i dietologi, che non si espongono troppo dicendo che “con moderazione” il caffè fa bene, aiuta la digestione, da una spinta di energia, ecc. …

 

Lo stesso discorso con il cioccolato, a cui si aggiungono gli psicologi che dicono che cura la depressione, perché siamo tutti dei poveri bambini cresciuti carenti di affetto e ci possiamo coccolare con il cioccolato che contiene la teobromina che sollecita le endorfine e ritroviamo il paradiso in terra.
Oltre a tutto questo bisognerebbe parlare anche dello zucchero che viene quasi sempre aggiunto al caffè, ma credo che ormai sia conoscenza comune che fa male all’organismo e non ne parliamo se non accidentalmente.

Il caffè in realtà è un veleno, e più esattamente lo è la caffeina che esso contiene.
La caffeina da un sapore amaro alle foglie e ai chicchi di caffè, è un sistema di difesa della pianta per non farsi mangiare dagli insetti o dagli animali. E’ una sostanza tossica. Il caffè inoltre contiene quasi 200 altre sostanze tossiche incrementate dai processi di tostatura.

Non dà alcuna energia, anche se ci sentiamo più carichi di energia dopo averne bevuto.
Quando ne beviamo, il corpo interviene abbastanza rapidamente per eliminare questo veleno che stimola le ghiandole endocrine del corpo inducendole a secernere ormoni, come l’adrenalina per esempio. Non è che aggiunga energia, ma induce il corpo a usare quella che ha in quel momento, poca o tanta che sia. Se sei debole e carente di energia, il caffè, stimolando il sistema endocrino, ti costringerà a usare la poca energia che hai e sentirai un innalzamento del tono e potresti pensare che il caffè e lo zucchero ti hanno dato energia.
Puoi far correre un cavallo stanco frustandolo, ma le frustate non danno energia al cavallo, lo costringono a usare quella che ha e se continui a frustarlo continuerà fino a quando schianta con la bava alla bocca.
Il caffè è la frusta e dopo le frustate sarai più stanco di prima, avrai ancora meno energia, e una buona parte di essa viene usata dal corpo per liberarsi della droga, la caffeina. Ma se bevi un altro buon caffè, ritorni in forma!

reni sono fra gli organi che soffrono di più a causa della caffeina. I loro tessuti drogati non riescono a trattenere molti minerali come calcio, ferro, potassio, zinco e altri, e vitamine del gruppo B.
Se pensi di avere tanta B12 e devi liberartene, bevi caffè!
Oltre a questo le ghiandole surrenali, sottoposte a superlavoro, si deteriorano progressivamente.

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Depressione

Questa carenza di vitamine e minerali abbassa il tono generale dell’organismo e a livello mentale si manifesta come una forma di depressione. Chi si rivolge a uno psicologo ritorna a casa con le scatole di antidepressivi, per “curare” una depressione di cui non se ne conosce l’origine o il motivo.
Infatti non esistono in questo caso ragioni per essere depressi. Quante sono le persone in cura per questo tipo di depressione proveniente da cause ignote, a cui spesso vengono attribuite cause inesistenti perché quella vera non viene rilevata?
Molte persone depresse che assumono psicofarmaci sono anche accaniti bevitori di caffè. Stanno curando ciò che è ritenuto un disturbo mentale quando in realtà è uno scompenso biochimico, aggravato dall’ulteriore intossicazione provocata dagli psicofarmaci.
Questa potremmo chiamarla la Coffee Connection.

 

Assuefazione

Quando bere il caffè è diventata un’abitudine, è presente l’assuefazione e la dipendenza, come avviene per qualsiasi tipo di droga.
Molti sanno che per mettersi in marcia al mattino devono prima prendere il caffè, altrimenti si sentono uno straccio.
Se non bevono il caffè non riescono ad andar di corpo, se non lo bevono dopo il pranzo non riescono a riprendere il lavoro senza essere appesantiti e assonnati.
Molti anziani non potrebbero farne a meno per non passare la giornata intontiti. Il guaio è che il loro corpo diventa sempre più intossicato e i processi di disintossicazione sempre più lenti e insufficienti, rendendo la vita un tirare avanti invece che un appagamento.
La digestione nelle persone onnivore è un serio problema. L’enorme quantità di cibi inadatti all’alimentazione umana impedisce al corpo di digerire senza dover sacrificare molta energia sottraendola alle normali attività della vita, come il lavoro, lo studio o il divertimento.

 

Mal di testa

Molti passano le prime ore del pomeriggio digerendo e lavorando con fatica perché l’energia è quasi tutta usata per il processo della digestione. Non si vede l’ora che arrivino le cinque. Un caffè stimola le ghiandole endocrine e sembra che la digestione vada meglio, ma l’impoverimento della riserva di minerali come sodio e potassio e vitamina B1 e la ridimensionata produzione di ormoni provocano il mal di testa.
Allora si prendono le pastiglie per il mal di testa, molto ben pubblicizzate per la rapidità con cui rimettono in pista. Guarda caso quasi tutti quei farmaci contengono caffeina, che stimolano l’organismo nuovamente per poi farlo precipitare, su e giù, su e giù come sulle montagne russe.
Non per niente la coca cola, che contiene caffeina, inizialmente è nata come un rimedio per il mal di testa.

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Disinformazione e Denaro

Chi non beve mai caffè è una mosca bianca. Tutti gli altri più o meno sono assuefatti al caffè.
I medici insistono che un uso moderato del caffè non è così dannoso come sostiene chi è di parere contrario. Ma l’uso moderato del caffè è un’illusione. Presto o tardi l’uso diventa sempre meno moderato per finire nell’uso costante e abitudinario.
Gli stessi medici che fanno simili affermazioni sono essi stessi assuefatti al caffè, e si stanno comportando come i loro colleghi degli anni passati che fumavano e suggerivano ai pazienti di fumare qualche sigaretta per approfittare di un momento di “distensione”.

Perché dunque tutte queste menzogne sul caffè e sul cioccolato, che si differenzia per il fatto che contiene teobromina invece che caffeina, pubblicizzati come prodotti energetici?
In questo mondo sempre più aberrato, dove i valori etici e morali stanno scomparendo, bisogna seguire il filo del denaro per scoprire il motivo del persistere di false teorie e nefaste abitudini, come succede con il tabacco, che nonostante anche i sassi ormai sappiano che accorcia la vita, continua a essere venduto ovunque e in certe nazioni, come in Italia, lo stato vuole essere sicuro di essere l’unico ad approfittare di questa sorgente di denaro che procura morte prematura ai suoi cittadini, beneficiando quindi anche l’ufficio pensioni.

La coltivazione del caffè è la più grande del mondo. Supera ogni altra massiccia coltivazione, quella del frumento, del granoturco, del tabacco, della soia.
Come in tutte le coltivazioni intensive, fertilizzanti, diserbanti, e altri prodotti chimici vengono usati senza controllo, in quanto in quei paesi le cui risorse principali dipendono dal caffè, le leggi che dovrebbero regolare la sua coltivazione e le attività correlate sono alquanto permissive.
Le conseguenze sono inquinamento ambientale, maltrattamento della mano d’opera, malattie professionali, avvelenamento da sostanze chimiche, distruzione della flora e fauna native, violazione dei diritti dell’uomo.

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Una buona parte del pianeta viene coltivata a caffè, cacao, the, canna da zucchero, barbabietole, uve da vino, per l’ottenimento di sostanze che non sono alimenti ma stimolanti, droghe leggere lecite.
Se al loro posto venisse coltivata frutta e verdura, non esisterebbe la fame e la popolazione sarebbe certamente più sana.

Parecchie cose gravitano intorno al caffè. La macchina del caffè che si rompe è un problema per un bar. Un bar senza caffè non sopravvive.
Un mio amico era titolare dell’ultimo bar prima della zona industriale di una città, ed era il primo dall’uscita dell’autostrada. Apriva alle 5 del mattino e quando alzava la serranda c’era già gente fuori ad aspettare. Alle 11 del mattino aveva già fatto più di 1000 tra caffè e cappuccini, oltre alla vendita di brioche e biscotti. Dietro al banco aveva una grossa cesta dove riponeva centinaia di tazzine che il personale non riusciva a lavare per stare dietro alla richiesta di caffè nelle prime due ore. Risolse il problema costruendo un altro bar al lato opposto della strada, ma ben presto i caffè erano diventati 2000, 1000 per bar. Lui deve la sua fortuna al caffè e come lui molti altri, in un modo o nell’altro.
Non possiamo dire quindi che il caffè non sia popolare, non è il gusto che lo ha reso tale, che deve essere calmierato dallo zucchero e dal latte, ma piuttosto deve la sua popolarità all’effetto stimolante tipico delle droghe.

Naturalmente ci sono istituti di ricerca assoldati dalle compagnie del caffè, che ti dimostrano che il caffè rende più attivi, che il cioccolato rende felici, ma omettono di dire che il prezzo da pagare non è solo quello della tazzina di caffè o della barretta di cioccolato. La salute viene progressivamente compromessa, ma raramente lo si associa al caffè e questo è il vero prezzo da pagare.

 

Caffè Biologico

Nei negozi di alimenti biologici troviamo anche il caffè e il tè biologico. Inoltre ci sono anche caffè provenienti da gruppi che gravitano intorno al consumo equo solidale.
Per quanto si voglia aiutare i coltivatori indipendenti e boicottare le grandi arroganti compagnie, il caffè è comunque un veleno sia che provenga dal mercato equo solidale o che sia biologico, non è meno dannoso di quello delle confezioni 3 per 2 vendute al supermercato. E’ un veleno biologico o solidale

caffeina

 

Come liberarsi

E questo è il paragrafo più importante di tutto l’articolo. Una volta compreso che il caffè non è così innocuo o addirittura benefico come vogliono farci credere i testimonials delle varie marche del caffè, è meno difficile liberarsi.
Puoi osservare che negli spot pubblicitari le compagnie del caffè non risparmiano, impiegano sempre personaggi molto popolari (e costosi), non delle anonime comparse. Il risultato delle campagne pubblicitarie di solito supera le più ottimistiche aspettative. Non c’è bisogno di fare pubblicità al caffè, le varie società cercano solo di convincerti che il loro caffè è più buono di quello di un’altra società, ma l’acquisto avviene principalmente in base alla simpatia suscitata dal testimonial. Poi magari varie marche di caffè lo comprano dagli stessi fornitori e torrefattori.

Viviamo in un mondo di immagine associata all’emozione. Un veleno può essere fatto passare per prodotto energetico con una bella confezione e una divertente scenetta di 120 secondi.
Ma se stai leggendo questo articolo e non stai pensando: “Ma questo è pazzo!” riferendoti a chi l’ha scritto, sei sulla strada giusta per liberarti dalla trappola del controllo mediatico.
Per liberarsi del caffè si può passare al caffè decaffeinato, che credo che sia comunque tossico per le tracce di solventi usati per estrarre la caffeina e poi chissà cosa altro ci fanno.
Spesso si ritorna in breve tempo al “vero” caffè e ci si ritrova da capo.
Un altro potrebbe essere il caffè d’orzo, e questo mi sembra il miglior sostituto. Il concetto di sostituire tuttavia indica la presenza del rimpianto dell’amata bevanda. Ce ne vogliamo liberare perché ci fa male, ma ci manca tutto il resto, il background associato ad esso.

Mi ricordo un periodo vissuto alla Franz Kafka a Puerto Banus dove leggevo libri seduto a un tavolino fuori del bar Sinatra, sulla banchina del porto e sorseggiavo da una tazza da cappuccino un forte espresso doppio seguito da una corposa sigaretta di tabacco nero Ducados.
Beh, allora se qualcuno mi avesse chiesto di disintossicarmi dal caffè e dal tabacco, lo avrei guardato come se mi avesse chiesto di tagliarmi due dita della mano destra. Il mio coinvolgimento nella vita sintetica e artefatta era allora troppo profondo per permettermi di rinunciare ai gesti e ai riti di aggregazione come offrire un caffè e accettare una sigaretta.

Non è facile.

 

La soluzione che ho adottato è stato quello di smettere di colpo di prenderlo. Mi annoiano i programmi, li inizio e poi non li porto avanti, e visto che non mi importa un granché degli effetti indesiderabili temporanei, per me è stata la soluzione meno fastidiosa .
Questi effetti nel mio caso sono stati: un mal di testa terribile per quattro giorni, che allentava la sua morsa quando mi stendevo per dormire e si ripresentava al risveglio.
Avevo anche un male agli occhi come se qualcuno li comprimesse dentro le orbite con il pollice. L’odore della sigaretta mi era particolarmente sgradevole. Dopo quei quattro giorni sono stato particolarmente bene, avevo una piacevole sonnolenza improvvisa, ogni volta che delle sostanze tossiche entravano in circolo mi trovavo addormentato e mi svegliavo di colpo dopo un minuto. Mi è successo parecchie volte in una settimana. Andare di corpo era diventato un ricordo e l’uso del clistere e una dieta di frutta e verdura mi hanno rimesso in carreggiata.

Questa è stata la mia esperienza, fatta più di una volta perché sono ricaduto ancora un paio di volte in quanto allora non ero completamente convinto fino a che punto fosse un veleno il caffè e cosa causa all’organismo invece di dare la cosiddetta e mal compresa “carica”.
La tua esperienza potrebbe essere diversa se decidessi di disintossicarti dal caffè, ma quasi tutti quelli che si sono avventurati in questa impresa hanno avvertito mal di testa e stitichezza, ma questi sintomi vengono alleviati se nel frattempo applicassi una dieta di frutta e verdura, o una di transizione, se per te tale dieta fosse un cambiamento troppo drastico.

Anche i clisteri aiutano parecchio.
Il libro Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco di Arnold Ehret presenta diete di transizione razionali ed efficaci per una graduale disintossicazione che rendono molto meno difficile liberarsi del caffè.
Questo è il sito ufficiale: www.arnoldehret.it.

Fonte: www.medicinenon.it/viaggio-nellincredibile

Il clistere di caffè

http://www.medicinenon.it/il-clistere-di-caffe

Bere caffè causa i seguenti problemi:

 

• Aumenta la reazione riflessa

• diminuisce la pressione del sangue

• aumenta la frequenza del battito cardiaco

• causa palpitazioni e insonnia

• stimola le ghiandole surrenali

• irrita lo stomaco

• lascia un residuo tossico nel corpo

Un clistere di caffè, quando fatto correttamente, non produrrà questi effetti.

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Qui sotto trovate altre importanti informazioni tratte da studi e ricerche effettuate sugli effetti del caffè:


Da “L’ALIMENTAZIONE NATURALE” di Nico Valerio (Ed. Oscar Mondadori) – pp. 281-282:

«Il caffé contiene un alcaloide del gruppo delle purine: la caffeina (da 60 a 250 mgr. per tazzina) e pertanto dovrebbe essere usato come un farmaco, non come una bevanda (la caffeina è imparentata con le droghe stupefacenti: nicotina, morfina e mescalina – ndr). Invece il suo consumo diffusissimo dà luogo anche a fenomeni di assuefazione e di tossicodipendenza notevoli. È utile, invece, come anche il tè, in casi di cefalea, mal di testa (solo se assunto come una medicina, perché il suo uso regolare, al contrario, provoca mal di testa – ndr) e ipotonia, e nei rari casi di scarsa acidità di stomaco…

Come bevanda di ogni giorno è però da scartare decisamente, non solo per la tossicodipendenza da caffeina, ma per l’eccitazione cardiaca che arriva facilmente alla tachicardia, per i disturbi di circolazione (dato che è un vasocostrittore, molto pericoloso dunque per chi soffre di pressione alta – ndr), per il rischio reale di gastriti e ulcere gastriche.
Poiché dopo i primi minuti di eccitazione si genera una depressione, il consumatore abituale di caffé è portato a berne molte tazze nella giornata.

Le donne in gravidanza e in allattamento non devono berlo, perché passerebbe nel feto entro sei ore o inquinerebbe il latte e il lattante…

In casa si può avere un caffé quasi privo di caffeina, in modo semplice: facendo bollire per qualche istante il caffé. Non è così sano invece il caffé decaffeinato, in cui restano tracce del solvente adoperato per eliminare gran parte della caffeina.

Neanche l’aggiunta di latte rende sana questa bevanda calda. Il caffelatte caldo dà origine a un composto, il tannato di albumina, che è difficilmente digeribile. Lo stesso… avviene nel tè. Nel caffelatte del bar, poi, l’alta temperatura del vapore acqueo aggiunto fa degenerare la caseina del latte, danneggiando, a lungo andare, il fegato.

In conclusione il caffé è sempre un tossico, tanto più se lo si consuma regolarmente. È un veleno grave per chi soffre di affezioni cardiache, circolatorie, renali, digestive. Ma la caffeina non è il composto più dannoso. Più dannosi sono gli idrocarburi e le sostanze nuove formatesi per l’alta temperatura della tostatura: sono sicuramente cancerogene.

Un’alimentazione sana e naturale, per concludere, non contempla certamente l’uso del caffé.»

 

Da “ALIMENTA IL TUO STAR BENE” del Dott. Glauco Facchini (Ed. A.d.V.) – pp. 334-338:

«La caffeina è un alcaloide che, per le sue proprietà, trova frequente impiego nella preparazione di diversi farmaci… Il farmaco presuppone una patologia da correggere, invece nell’individuo sano, in stato di equilibrio, proprio per le caratteristiche intrinseche di farmaco, la caffeina esercita una azione intempestiva e quindi, modificando una situazione di normalità, provoca un’alterazione… I danni possono rimanere latenti anche per decenni, ma ciò non toglie che non si verifichino.

I motivi che inducono l’assunzione di caffé sono legati alle sue proprietà di eccitazione psichica, riduzione del senso di fatica fisica e mentale e della sonnolenza, facilità di parola e di ideazione; ma l’effetto che s’instaura rapidamente è effimero e di breve durata e alla prima fase euforizzante segue uno stato di iporeattività che è tanto più intenso quanto maggiore era stato il senso di fatica rimosso. È facile che s’instauri così una sindrome di vera e propria dipendenza nella quale si senta nuovamente bisogno di una nuova dose per ristabilire l’equilibrio.

Non è privo di rischi il voler sopprimere il sintomo della fatica che ci avverte della situazione reale nella quale si trova il nostro fisico o la nostra mente e quindi della necessità di riposo e di recupero. Il caffé allontana il sintomo ma non rimuove la causa. Inoltre, per la continua eccitazione cardiaca si possono indurre o facilitare aritmie in soggetti predisposti. Questa azione configura un rischio reale in tutti coloro che accusano disturbi cardiaci quali cardiopatia ischemica, prolasso della mitrale e cardiomiopatie.

A queste conclusioni sono arrivati i ricercatori dopo vari e ripetuti studi tesi ad individuare il rapporto caffé-malattie cardiovascolari. Studi analoghi hanno dimostrato che esiste una correlazione tra consumo di caffé (più di tre tazzine), aumento dei livelli di colesterolo totale, di colesterolo LDL (dannoso) e apolipoproteine B.

I ricercatori alla fine dell’indagine concludono affermando che, essendo l’aumento di tali valori fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, il caffé aumenta indirettamente il rischio di tali patologie (Williams e coll., 1985)…

Ma è stata la ricerca degli agenti connessi con la malattia del secolo, il cancro, a mettere in luce fra i tanti fattori di rischio anche le responsabilità del caffé. Riportiamo testualmente una sintesi di questa ricerca (B.N. Ames, 1983):

“Il caffé è una sostanza mutagena, in quanto contiene notevoli quantità di materiale bruciato, compreso un prodotto della pirolisi mutagenica, il metilglioxale. Anche una sola tazzina di caffé contiene circa 250 mg. di acido clorogenico, mutageno naturale; un atractiloside, altamente tossico; induttori del glutatione transferasi, palmitati e inoltre circa 100 mg. di caffeina che inibisce il sistema di riparazione del DNA, favorisce la crescita tumorale e causa alterazioni fetali in percentuali molto elevate in diverse specie di animali da esperimento.
Studi epidemiologici non ancora conclusi hanno dimostrato che esiste una correlazione tra la forte assunzione di caffé e cancro dell’ovaio, vescica, pancreas e grosso intestino.”

Un altro studio sui rapporti tra caffé, fumo di sigaretta, consumo di grassi animali e tumore del pancreas, ha permesso di formulare importanti deduzioni. Relativamente al tumore del pancreas il consumo di caffé è risultato, tra i tre fattori presi in considerazione, quello maggiormente responsabile dell’insorgenza tumorale. Questa correlazione si manteneva costante anche dopo aver eliminato le prime due cause (sigarette e grassi). La relazione non variava significativamente con l’uso di caffé decaffeinato, ciò che depone per la presenza di altre sostanze cancerogene diverse dalla caffeina… La Svezia, la Finlandia e la Danimarca, in testa per importazione e consumo di caffé, hanno anche il primato della mortalità per tumore pancreatico. Mentre la Grecia e la Spagna che presentano un basso consumo, hanno corrispondentemente una minore incidenza di mortalità (M. Radice, 1984)…
Una tazza di tè normalmente concentrato, contiene da 60 a 120 mg. di caffeina oltre alla teofillina che, sebbene in quantità percentuale minore, agisce ancor più energicamente sul sistema nervoso…»

 

Dal BOLLETTINO AdN del 31 maggio 2002

«Due nuovi studi hanno mostrato che anche una sola tazzina di caffé è in grado di causare un temporaneo aumento della rigidità delle pareti arteriose. I ricercatori della scuola di medicina ad Atene, in Grecia, hanno esaminato gli effetti della caffeina su tre gruppi di persone: un primo gruppo con pressione del sangue normale, un secondo con lieve ipertensione, e un terzo con elevata pressione sanguigna. I ricercatori hanno fatto sapere, dai risultati avuti, che, se per tutti gli effetti temporanei dell’assunzione di caffé vi è comunque un innalzamento della pressione e un irrigidimento delle pareti aortiche, il suo utilizzo, anche moderato, è assolutamente da evitare per chi ha già problemi di ipertensione. La ricerca sta continuando per conoscere gli effetti del consumo del caffé a lungo termine. Williams DeWitt, direttore del ministero della salute per la Chiesa Avventista del Nord America, ha aggiunto che l’uso diffuso, continuo e quotidiano del caffé nella società odierna ha indotto a credere che la caffeina fosse innocua. Da tempo sono stati scoperti, invece, tutta una serie di problemi di salute riconducibili al consumo di caffeina, fra i quali: aumento dei battiti irregolari del cuore, diminuzione dell’afflusso di sangue al fegato, aumento di colesterolo, interferenza con l’assorbimento di minerali importanti, come il ferro. Si perde 1 milligrammo di calcio per ogni 10 milligrammi di caffeina consumati; considerando che una tazza di caffé forte contiene circa 103 milligrammi di caffeina, il danno è notevole.

Il caffé può innalzare il tono psichico temporaneamente, ma a lungo termine lo deprime. Il suo consumo, non è stato solo associato a problemi di cuore, ma anche al cancro della vescica. Quelli che prendono due tazze di caffé al giorno raddoppiano il rischio di avere cancro alla vescica rispetto a quelli che non lo bevono. Per oltre 100 anni la Chiesa avventista ha raccomandato di non assumere caffeina e droghe non medicinali, per condurre una vita in salute ed equilibrata, seguendo una buona alimentazione, facendo esercizio fisico, e interessandosi agli aspetti sociali e spirituali della vita.»

 

Da “NEW START! New Health, New Energy, New Joy!” del Dott, Vernon W. Foster (Weimar Institute Ed.) – pag. 133

«Un interessante studio fu realizzato dal Dott. Mervyn G. Hardinge della School of Public Health, presso l’Università Avventista di Loma Linda. Il Dott. Hardinge studiò due specie di ragni, selezionandole fra molti esemplari. Trovò che questi tipi di ragni costruivano bellissime ragnatele, grandi e simmetriche, quindi li usò per i suoi esperimenti. Con molta abilità, riuscì a misurare un’infinitesimale dose di caffeina che iniettò nel corpo di questi ragni con un ago sottilissimo. Ad ogni ragno fu somministrata una dose equivalente a due tazzine di caffé prese da una persona adulta.

ragnatela-1-caffèFoto: La ragnatela normalmente fatta da questi tipi di ragno

 

A questo punto, furono studiate le ragnatele. Tutte risultarono completamente distorte: erano piccole e avevano pochi cerchi, erano addirittura grottesche. Prima della somministrazione della dose di caffeina, le ragnatele avevano da 30 a 35 anelli circolari di fili di seta; ma le ragnatele fatte anche dopo 48 ore dall’assunzione di una singola dose di caffeina, erano ancora imperfette e contenevano solo 12 o 13 anelli. Le distorsioni continuarono anche dopo 72 ore e ritornarono completamente normali solo a 96 ore di distanza!

Il rimedio per la stanchezza non è la droga. La cura per la stanchezza è rappresentata da uno stile di vita appropriato, cibo nutriente e riposo.»

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Foto: La ragnatela fatta dal ragno a 24 ore dall’assunzione di caffeina

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Foto: La ragnatela fatta dal ragno a 48 ore dall’assunzione di caffeina

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Foto: La ragnatela fatta dal ragno a 72 ore dall’assunzione di caffeina

 

 

CONCLUSIONE

Se tutti consideriamo il fumo di tabacco un peccato per chi conosce il messaggio biblico di salvezza totale (corpo, anima e spirito), come mai accettiamo così passivamente il consumo di caffeina che è un alcaloide imparentato
con droghe come nicotina, morfina e mescalina??! Fanno parte della stessa famiglia: agiscono tutte sul sistema nervoso centrale e provocano tutte dipendenza!! Una prova? I produttori della Coca-Cola dicono che aggiungono la caffeina per migliorarne il sapore, ma da prove fatte negli Stati Uniti risulta che i consumatori non sono in grado di distinguere la Coca-Cola addizionata con caffeina da quella senza. I ricercatori ne hanno concluso che la caffeina è aggiunta in bevande di questo genere con l’unico scopo di creare dipendenza ed aumentare quindi i consumi.

Riassumendo: il caffé…

 

a) Predispone alle malattie cardiache.

b) Diminuisce l’afflusso di sangue al fegato.

c) Aumenta il colesterolo cosiddetto “cattivo”.

d) Interferisce con l’assorbimento di minerali e vitamine importanti, come il calcio, il ferro, la vit. E (che è un antiossidante, quindi anti-invecchiamento). Si perdono circa 10 mgr. di calcio per una tazzina di caffé: si tratta di un danno notevole.

e) Incide pesantemente sul sistema nervoso centrale, innalzando temporaneamente il tono psichico, ma deprimendolo a lungo termine e favorendo le emicranie.

f) Fortemente cancerogeno per vescica (due tazze di caffé al giorno raddoppiano il rischio per questo tipo di cancro), ovaie, pancreas e grosso intestino (anche se decaffeinato).

g) Una sola tazzina di caffé causa un temporaneo aumento della rigidità delle pareti arteriose: gli studiosi lo ritengono pericolosissimo anche in minime dosi per chi soffre di pressione alta.

h) Alza il tasso degli zuccheri nel sangue, predisponendo al diabete.

i) Provoca alterazioni fetali in percentuali molto elevate in diverse specie di animali da esperimento.

j) Aumenta il rischio di aborto.

k) Favorisce l’insorgere di artrite reumatoide (anche se decaffeinato).

l) Favorisce l’insorgere di ulcera gastrica.

Riconsideriamo il principio espresso dall’apostolo Paolo, dopo l’inaugurazione del Nuovo Patto: Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio” ( I Corinzi 10:31).

 

 

Fonte:
laviadiuscita.net

 

 

Mettereste la testa in un forno a microonde?…. Lo fate tutti i giorni!

Al di là della veridicità di questi video, l’importante è sensibilizzare la gente a un uso più corretto del cellulare che come dicono diversi esperti è una fonte d’inquinamento elettromagnetico, e porterebbe all’insorgere di certe patologie (cancro compreso) molto dannose per l’equilibrio psico-fisico del corpo umano!

 

3 cellulari fanno saltare i popcorn…

… non sorprendiamoci se a qualcuno frigge il cervello!!!

 

… qui si rompono anche i bicchieri (10 cellulari)…

 

 … questo tipo addirittura con 9 cellulari riesce a friggere un uovo…